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Il futuro delle filiere: dibattito in Angaisa
Lo scorso luglio, presso la sede di Angaisa (Associazione Nazionale Commercianti articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti e arredobagno), si è svolta una tavola rotonda cui hanno partecipato tutte le principali associazioni industriali del settore e alcuni rappresentanti della distribuzione associata, invitati a confrontarsi, a trecentosessanta gradi, sui fenomeni che stanno trasformando il mercato idrotermosanitario e che rischiano di mettere in discussione ruoli e funzioni di tutti gli attori della filiera. L’ampio dibattito, già iniziato nei mesi precedenti, ha preso in considerazione anche gli scenari di medio e lungo periodo.
È stato Riolfi, presidente di Angaisa, ad auspicare l’adozione di strategie commerciali chiare e coerenti da parte dei fornitori, che possano favorire la definizione e il mantenimento di obiettivi condivisi all’interno di uno scenario sempre più complesso. Tale complessità è stata evidenziata anche da Paola Ferroli, presidente di Assotermica, che ha dichiarato che la filiera è destinata a subire sempre di più l’impatto delle nuove tecnologie e delle normative che, a livello europeo, stanno già oggi ridefinendo gli standard di rendimento energetico e la loro modalità di classificazione.
Per Lorenzo Tadini, presidente di Aqua Italia, il ruolo della distribuzione resta fondamentale, tanto che anche in futuro bisognerà operare insieme per cercare di dare risposte “di sistema” alle attese del mercato. E la formazione, in ambito tecnico, sarà ancora più imprescindibile. Riguardo al problema del “salto della distribuzione”, secondo lo stesso Tadini, si deve “scegliersi”.
In conclusione, Riolfi ha ribadito che un canale di qualità non potrà comunque fare a meno della distribuzione tradizionale.
È stato Riolfi, presidente di Angaisa, ad auspicare l’adozione di strategie commerciali chiare e coerenti da parte dei fornitori, che possano favorire la definizione e il mantenimento di obiettivi condivisi all’interno di uno scenario sempre più complesso. Tale complessità è stata evidenziata anche da Paola Ferroli, presidente di Assotermica, che ha dichiarato che la filiera è destinata a subire sempre di più l’impatto delle nuove tecnologie e delle normative che, a livello europeo, stanno già oggi ridefinendo gli standard di rendimento energetico e la loro modalità di classificazione.
Per Lorenzo Tadini, presidente di Aqua Italia, il ruolo della distribuzione resta fondamentale, tanto che anche in futuro bisognerà operare insieme per cercare di dare risposte “di sistema” alle attese del mercato. E la formazione, in ambito tecnico, sarà ancora più imprescindibile. Riguardo al problema del “salto della distribuzione”, secondo lo stesso Tadini, si deve “scegliersi”.
In conclusione, Riolfi ha ribadito che un canale di qualità non potrà comunque fare a meno della distribuzione tradizionale.
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