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Idropulitrici: quando la pressione sale l’igiene è assicurata in poco tempo

15 November 2007
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Le idropulitrici convogliano acqua con una pressione molto maggiore rispetto a un normale tubo d’irrigazione, consumando quindi una minore quantità di acqua e offrendo al contempo una potenza sufficiente per rimuovere anche lo sporco più ostinato. Le idropulitrici consentono quindi di risparmiare tempo e acqua, ottenere un’elevata forza pulente, ridurre lo sforzo dell’utilizzatore, proteggere l’ambiente. Nella maggior parte dei casi, queste macchine sono molto semplici da utilizzare, e tutto ciò che serve sono un rubinetto, un tubo, due raccordi, una presa di corrente e ovviamente la macchina scelta in base alla destinazione d’uso.
Potenza e pressione elevate, tipo di detergente, pompe, pulitura a freddo o a caldo? Da che cosa dipende esattamente il pulito perfetto? Oltre a pressione e portata, occorre prendere in esame alcuni aspetti relativi al modo di operare della macchina per ottimizzarne l’utilizzo. Ovviamente una pressione elevata contribuisce notevolmente a eliminare lo sporco, e in generale a risolvere i problemi di pulizia. Se il materiale dell’oggetto da pulire è meccanicamente resistente si possono usare pressioni elevate, mentre su altri materiali è consigliabile ridurla. A parità di valore della pressione d’acqua della lancia, un getto concentrato è più efficace di uno aperto, e se il getto è più vicino alla superficie da pulire è più efficace, sempre a parità di pressione.
L’applicazione più classica, quella che fa avvicinare anche l’hobbista più pigro all’idropulitrice, è la pulizia dell’automobile. Infatti per questa applicazione molti produttori hanno messo a punto appositi kit che comprendono spazzole rotanti e universali, pastiglie di detergente e pelle di daino. E proprio lavando l’auto con una idropulitrice piuttosto che con un tubo attaccato all’acqua di rete si possono ottenere considerevoli risparmi. Nei consumi elettrici i risparmi sono modesti, mentre quelli dell’acqua sono sensibili. Perché l’alta pressione dell’idropulitrice permette di ottenere una pulizia più approfondita con un tempo di lavaggio molto inferiore. Un semplice tubo di irrigazione comporta un consumo medio d'acqua, a una pressione di 3 bar, di circa 3000l/h. Secondo i tecnici Bosch, una macchina con una pressione compresa tra 100 e 160 bar consuma da 320 a 600l/h d'acqua. È quindi evidente il miglior risultato con minore consumo d'acqua e in meno tempo.

Il pulito perfetto


Le idropulitrici sono macchine solitamente molto flessibili, bisognerebbe scegliere un modello che fornisca una soluzione concreta per ogni specifica esigenza, quindi “un hobbista dovrebbe privilegiare un particolare accessorio che consente di risolvere il suo problema contingente, un utente professionale dovrebbe invece utilizzare in modo più efficace gli effetti della pressione e un altro operare con maggiore efficienza grazie agli effetti della portata o della temperatura dell'acqua”, spiega Silvia Florean di IP Cleaning. “Le statistiche ci fanno invece registrare che l'utenza è più attratta dai valori della pressione piuttosto che da quelli della portata, e in alcuni casi dai valori della temperatura sempre in relazione alla portata o alla pressione. Ciò accade per una scarsa informazione sui principi elementari di funzionalità, e quando riusciamo a trasmettere che la portata rappresenta la quantità di acqua (calda o fredda) scagliata contro un elemento da rimuovere con una forza che è rappresentata e quantificata dalla pressione, appare chiaro che il risultato migliore lo si ottiene modulando le prestazioni a seconda dei casi e delle tipologie delle sostanze da rimuovere. Poca acqua scagliata con grande forza, per esempio, serve per rimuovere sporchi poco consistenti ma molto aderenti; mentre molta acqua scagliata con una forza minore rimuove sporchi abbondanti ma poco aderenti come polvere o terra”.
Anche per Annovi Reverberi l’immaginario collettivo dei consumatori non professionisti è un po’ confuso, e “tende a privilegiare la pressione sulla portata. In realtà una migliore portata rende più efficace la pulitura a freddo, assieme a un ottimo detergente a caldo per i lavori di sgrossatura più profonda. Importante è anche la tipologia della pompa, ed è migliore la resa di una pompa a biella manovella rispetto a una pompa assiale, e senza discussione la migliore efficienza è del motore a induzione rispetto a quello universale”.
Per Nico Trotta di Kärcher il pulito perfetto “è il risultato del mix di quattro fattori: l’azione fisica del getto d’acqua, il suo tempo di permanenza sulla superficie, il detergente, la temperatura dell’acqua. Per ottenere i migliori risultati è importante conoscere la natura della superficie da trattare e il tipo di sporco. Ma sono molto importanti anche ugelli e accessori, che permettono al getto di raggiungere la superficie con la giusta pressione per rimuovere lo sporco senza danneggiarla. In fase d’acquisto ma anche nel postvendita è importante, per il consumatore finale, potere contare anche su un rivenditore esperto, in grado di consigliarlo”.
Per Mazzoni il pulito perfetto dipende principalmente dalla capacità di capire le esigenze dell'utilizzatore e di conseguenza offrire la macchina "giusta", corredata eventualmente da accessori e detergenti ad hoc. E per rilanciare il mercato italiano bisogna far passare il messaggio che il prodotto giusto non è definito solo dal prezzo o da false prestazioni ma dalla qualità intesa come corretta combinazione di potenza, pressione, portata, temperatura dell'acqua, detergenti e accessori.

Dotazioni di sicurezza


Le dotazioni di sicurezza sono molto importanti per le idropulitrici, perché si tratta di macchine che uniscono, nel loro processo funzionale, acqua, alta pressione, fuoco ed energia elettrica. Il termostato di massima, per regolare e controllare i valori della temperatura dell'acqua, e il termostato di sicurezza, per controllare e intervenire sull'accensione del bruciatore della caldaia, non devono mancare. Il pressostato automatico di controllo serve per gestire la combustione in funzione dello stato di funzionamento della pompa ad alta pressione; la valvola di sicurezza per proteggere il circuito idraulico da sovrappressioni accidentali, garantendo l'integrità del sistema e la sicurezza dell'operatore. I comandi in bassa tensione proteggono l'utilizzatore da folgorazioni e contatti accidentali, così come le protezioni termiche delle lance da contatti accidentali con le parti calde. Per quanto riguarda la protezione del sistema e del processo, sono importanti: protezione termica sul motore elettrico, spie di segnalazione esaurimento gasolio, spie di segnalazione esaurimento liquido anticalcare, tubi antiattorcigliamento, giunti elastici di accoppiamento pompa/motore.
Il fermo macchina su tutti i prodotti, il blocco in caso di sovratemperatura e, per alcuni modelli professionali, la bassa tensione, il blocco bruciatore per il caldo oppure lo spegnimento in caso di microperdite: sono le dotazioni di sicurezza previste da Annovi Reverberi. Invece Bosch propone l’interruttore di sicurezza nella lancia, mentre Biemmedue offre dispositivo di fermo macchina con disinserimento motore ritardato, motore pompa e bruciatore separati, protezione termica del motore, valvola bypass e termostato per regolare la pressione dell’acqua.
Tutte le idropulitrici ad acqua fredda Yamato, distribuite da Ferritalia, sono dotate di pompa a tre pistoni assiali comandati dal piattello oscillante, testata d’alluminio, valvola bypass incorporata, arresto totale a distanza, aspirazione detergente incorporata, filtri acqua e detergente, motore con protezione termica, testina selezione getto concentrato o a ventaglio, manometro e regolatore di pressione, oltre a tutti i dispositivi previsti dalle norme di sicurezza vigenti a livello europeo.
Il sistema di controllo TSI installato da IP Cleaning, per esempio, impedisce le dispersioni d’acqua nell'ambiente. Dopo essere intervenuto una prima volta per arrestare temporaneamente la macchina, il sistema, dopo 30 secondi di chiusura continuativa della pistola d’erogazione, interviene definitivamente una seconda volta dopo 20 minuti di totale inattività.
Tutte le macchine professionali Mazzoni sono equipaggiate con giunto elastico fra pompa e motore, motori con termici integrati sugli avvolgimenti, Total Stop temporizzato (che blocca la macchina dopo 20 secondi di inutilizzo), Drop Security System (che salvaguarda la macchine dalle anomalie causate da eventuali perdite negli accessori), valvola di sicurezza (contro eventuali sovrapressioni), sistema anticalcare, galleggianti, flussostati e livellostati per verificare che la macchina non rimanga a secco di acqua e gasolio.

Simbolo di qualità


Qual è il componente più importante di una idropulitrice di qualità? Quasi all’unanimità, tutti rispondono “la pompa”. E le caratteristiche più importanti di una pompa di qualità sono le seguenti: testata d’ottone o d’alluminio, valvole d’acciaio inossidabile, pistoni inox con rivestimento di ceramica, regolazione integrata della pressione, capacità di resistere a lungo in condizione di bypass, giri del motore ridotti, eventuale dispositivo Total Stop (spesso richiesto come optional), motore indipendente.
Ma ogni componente deve essere di qualità perché l’idropulitrice possa rispondere al meglio alle necessità dell’utente finale, spiega Nico Trotta di Kärcher. “La pressione è un fattore importantissimo, per esempio, ma in alcuni casi può essere maggiormente ricercata la portata (quantità d’acqua movimentata). Con gli ugelli si può modulare il getto dell’acqua in base alle caratterisitche dello sporco o della superficie, e in un settore come quello edilizio sono molto utili macchine con telaio tubolare, particolarmente robuste, facili da trasportare e con dimensioni contenute”.
Per garantire questa qualità è fondamentale anche che la costruzione sia corrispondente alle normative europee, e oltre alla EMC e alla Direttiva Macchine, quelle fondamentali sono: 60335/1 (sicurezza elettrodomestici), 60335/02, 2006/95 LVD (Low Voltage Directive), 2002/44 (vibrazioni), 2000/14 (rumorosità), 97/23 PED (Pressure Equipment Directive), RoHS 2002/95 (uso di sostanze chimiche).