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Osservatorio sui consumi: per il 2010 si prevede la ripresa

06 May 2010
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Assirm, l’Associazione tra Istituti di Ricerche di Mercato Sondaggi di Opinione Ricerca Sociale, ha presentato l’Osservatorio sui Consumi 2009, da cui è emersa una situazione piuttosto stabile, con un accenno di ripresa previsto per il 2010.
I consumi delle famiglie nel 2009, infatti, sono risultati stagnanti se non in decrescita (-1,8 su base annua secondo l’ISTAT) e si configurano in debole ripresa nel 2010 (+0,4%).
Il dato medio generale, peraltro, appare il risultato di una dinamica più importante nei consumi: sia fra categorie all’interno di un comparto (la crescita del fresco, del freddo e dell’ortofrutta nell’alimentare), sia fra brand (la crescita delle private label) sia fra comparti diversi (la crescita dei prodotti commerciali a scapito di farmaci di autocura nell’area della salute).
A fronte, dunque, di mercati tendenzialmente statici nelle dimensioni globali, la competizione interna sulla quota di mercato tenderà a restare vivace se non, addirittura, a inasprirsi. E ciò appare un promettente segno di vitalità.
Ma come è cambiato il comportamento delle famiglie italiane? Secondo le rilevazioni di GfK-Eurisko il 2009 conferma le tendenze registrate nel 2008 improntate al risparmio e a una maggiore ricerca del rapporto qualità/prezzo, fattori che si traducono in generale nella sviluppo dei canale discount, nel rafforzamento delle private label, nell’attenzione verso le offerte promozionali (+24,4% contro +22,5% nel 2008 e 21,9% nel 2007) e, infine, nell’aumento della frequenza di spesa accompagnata da una contemporanea riduzione dello scontrino medio. Il 2009 ha inoltre segnalato una maggiore polarizzazione degli acquisti tra le varie settimane del mese, al punto che la contrazione della spesa nell’ultima settimana del mese è pari al 25% di quella registrata invece nella prima. In un contesto generale di spesa familiare stabile ciò è un ulteriore segno della maturazione dei consumatori sempre più in grado di gestire e programmare in modo differenziato gli acquisti durante il mese nel segno di un comportamento che si potrebbe definire “budget orienteering”.