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Strumenti di misura: l’elettronico migliora ma il manuale è ancora richiesto

31 March 2011
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Semplici, pratici, affidabili, i diversi strumenti di misura, manuali o elettronici, hanno registrato un buon andamento di vendita e la ricerca porta a migliorarli continuamente. La confezione “parlante” è importante nella GD e il testo dev’essere chiaro e corretto nelle informazioni fornite, ma anche video dimostrativi favoriscono il sell out del prodotto.

Aumentano le aziende che operano sul mercato degli strumenti di misura e saper distinguere tra i prodotti non è semplice neanche per il rivenditore: ecco perché il marchio viene ricercato.
All’interno delle linee, nuovi prodotti si aggiungono con miglioramenti frutto di una ricerca continua. Anche quelli elettronici sono diventati davvero pratici e semplici nell’utilizzo. Come spiega Andrea Gallazzi, precision tools division regional sales manager Italy, Spain & Portugal di Leica Geosystems, “i laser attuali sono in grado di trasferire i punti desiderati con rapidità e precisione e di conseguenza risultano essere una soluzione efficiente per tutti i lavori di allineamento e messa a piombo. Infatti, Leica Lino proietta linee o punti con precisione millimetrica lasciando le mani libere per lavorare”.
Ma come vedremo in seguito, anche nel segmento dei manuali si cerca di offrire il meglio, pure quando si lavora in “condizioni estreme”.

Uno sguardo al mercato


Tra stabilità e ampio ottimismo, le aziende del comparto non hanno avvertito grandi scossoni, infatti, nel professionale non si può rinunciare a questi strumenti di lavoro e “le vendite hanno un po’ risentito della stagnazione del mercato - spiega Enrico Ullmann project manager acquisti e marketing di Ullmann - ma non hanno mai registrato un vero arresto. Nel 2010 in particolare una leggera ripresa della domanda ha portato il fatturato a livelli più vicini al 2008”.
Vero problema del mercato, secondo Enrico Ullmann, è “la forte concorrenza per nuovi produttori che ogni giorno si aggiungono a quelli già presenti… L’offerta è davvero vastissima e distinguere a priori tra chi offre un prodotto valido e chi propone strumenti meno affidabili è compito arduo, sia per i rivenditori che per gli utilizzatori, per questo motivo il marchio è oggi forse più di ieri un “requisito” apprezzato e richiesto”.
L’azienda Metrica precisa che “trattandosi di beni legati principalmente all’edilizia e alla meccanica, non si può certo dire che il recupero abbia compensato la forte caduta registratasi nell’anno precedente. Tuttavia i segnali sono stati incoraggianti e fanno ben sperare che la ripresa possa consolidarsi, sia pure in maniera abbastanza discontinua e a macchia di leopardo”.

La ricerca e i risultati


Anche nei più semplici strumenti manuali “c’è un grande lavoro di ricerca e sviluppo” spiega Massimiliano Cecconi, key account manager Italia di Irwin. Nel lancio della linea di flessometri, il lavoro “si è concentrato sia sui materiali utilizzati che sulla precisione delle misurazioni. Come risultati abbiamo una grande leggibilità con qualsiasi condizione di luce ed utilizzo e grazie alla stampa su due lati la visibilità è estremamente facile anche in condizioni “estreme” di utilizzo come misurazioni aeree, verticali e sospese”.
Passando al segmento elettronico, Enrico Ullmann project manager acquisti e marketing di Ullmann sottolinea come “la ricerca ha dato un importante contributo all’affidabilità e alla precisione degli strumenti di misura. L’utilizzo dei raggi laser nei distanziometri e dell’elettronica nelle livelle digitali ha consentito misurazioni precise e veloci, impensabili qualche anno fa”. L’obiettivo in Leica Geosystems è di “continuare a migliorare le performance dei prodotti e introdurre nuove tecnologie più utili all'utente finale” aggiunge Andrea Gallazzi, precision tools division regional sales manager Italy, Spain & Portugal.
In Metrica “la ricerca è orientata verso l’affinamento dei sistemi elettronici degli apparecchi a laser, sia nel campo della misura delle distanze che del livellamento. Stanno scomparendo gli strumenti di livellamento a raggio laser con regolazione manuale basata sulle bolle d’aria, in quanto poco affidabili e discrezionali, mentre si affermano gli auto livelli, generalmente a pendolo, o motorizzati per gli apparecchi più sofisticati.
Questi apparecchi, oltre a ridurre drasticamente i tempi di lavoro e di conseguenza i costi, sono molto precisi: l’operatore non deve fare praticamente niente e quindi possono essere affidati con tranquillità anche a manodopera non qualificata”.
Precisano da Sodifer che “anche se gli strumenti di misura elettronici hanno preso sempre più piede e si sono ritagliati una fetta di mercato interessante, gli strumenti meccanici rivestono ancora un ruolo importante all’interno della famiglia degli strumenti di misura. La tendenza è comunque quella di offrire all’utilizzatore finale articoli di qualità, che soddisfino le caratteristiche di precisione nella misurazione, maneggevolezza e resistenza agli urti. Tutto ciò si ottiene utilizzando i migliori materiali plastici e metallici per la produzione degli utensili e le rifiniture degli stessi”.
Ed è per questo che grazie alla continua ricerca di nuovi materiali, di innovazioni e miglioramenti, oggi si hanno prodotti sempre più affidabili e di facile utilizzo, come sottolinea Ester Ferrando, responsabile commerciale di Siba e da Bosch si propongono sempre nuovi prodotti sul mercato.

Packaging: istruzioni all’acquisto


Con l’impiego di un determinato packaging l’azienda fornisce all’acquirente una serie di informazioni. Come conferma Ferritalia: “importantissimo per comunicare le differenze e le caratteristiche” e aggiunge Dario Conte, titolare di Lamel, “molto importante perché dà una immagine immediata. È il miglior comunicatore sul punto vendita”.
Andrea Gallazzi, precision tools division regional sales manager Italy, Spain & Portugal di Leica Geosystems, fa una precisazione: “sia per il mercato fai da te che per il mercato professionale il packaging rappresenta un fattore importante, ma rimane marginale nella scelta del prodotto nel segmento professionale dove prevalgono ancora la presentazione del prodotto da parte del rivenditore, il supporto post vendita promesso e il brand della ditta produttrice”.
Ma qual è il packaging definibile efficace? Massimiliano Cecconi, key account manager Italia di Irwin ritiene che è quello che “comunica messaggi coerenti con la qualità e le caratteristiche del prodotto”. Scelta dell’azienda, definita dalla stessa un po’ in controtendenza, è stata “di dare uguale importanza sia alla linea di flessometri sfusi che alla stessa versione ma blisterata e appendibile. In questo caso il packaging evidenzia le caratteristiche del prodotto ed è un ottimo veicolo di vendita. In aggiunta, coerentemente con la comunicazione aziendale, anche il lancio dei flessometri Irwin è accompagnato da un filmato di grande impatto nel quale viene spiegata dettagliatamente la gamma e le sue caratteristiche. Il rivenditore apprezza molto la nostra offerta di video dimostrativi ed esplicativi in quanto li favorisce nel sell out del prodotto”.
Enrico Ullmann, project manager acquisti e marketing di Ullmann, pone l’attenzione sul fatto che “è necessario che le informazioni riportate siano volte a consigliare correttamente l’utilizzatore finale e che non riportino messaggi, se non proprio ingannevoli, quanto meno fuorvianti. La serietà del produttore è in questo caso fondamentale”.
Fa una distinzione in base al canale di vendita Sodifer, secondo cui “nel canale della distribuzione moderna, dove c’è una maggiore possibilità di esposizione dei prodotti, il consumatore finale ha una maggiore possibilità di scelta. Proprio per questo motivo, in questo tipo di vendita, assume una particolare rilevanza la confezione del prodotto che deve essere il più possibile “parlante”. Deve cioè presentare un’illustrazione grafica e una spiegazione dei prodotti e del loro utilizzo”.
E anche Marcello Figini, regional brand manager strumenti di misura in Bosch, dichiara quanto l’importanza del packaging al momento dell’acquisto sia “molto poca nel tradizionale ma essenziale nella GDO”.

Più visibilità in…


Sebbene la rivendita tradizionale sia il luogo di vendita in cui “può trovare spazio un prodotto più tecnico con caratteristiche che, se vengono sottolineate nella maniera opportuna, possono indurre il cliente a comprare il prodotto anche se risulta leggermente più caro” come dichiarano in Sodifer, per Leica Geosystems “non esiste più un solo canale distributivo. Le tecnologie più recenti riescono sia per offerta economica che per completezza delle funzioni a raggiungere trasversalmente più canali distributivi. La scommessa odierna - precisa Andrea Gallazzi, precision tools division regional sales manager Italy, Spain & Portugal - è proprio quella di raggiungere e gestire la distribuzione in più canali, diversi tra loro cercando un minimo di armonia”.
Anche lo spazio a disposizione conta, perché come sottolineano in Sodifer “sul settore tradizionale c’è una minore disponibilità di spazio espositivo per cui la confezione viene ridotta al minimo e può essere sostituita da particolari espositori da banco sui quali vengono indicate tutte le caratteristiche tecniche dei prodotti”. Informazioni che invece sono affidate al packaging nella GD.
Anche nel caso di prodotti ancora poco conosciuti nel mondo del fai da te come la nuova livella laser Quigo di Bosch, il canale tradizionale può dare tutte le informazioni necessarie per avvicinare allo strumento e spiegarne l’utilizzo.