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Migoni spiega la sua uscita dal gruppo GIEFFE

13 November 2012
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Da pochi mesi il grossista sardo Migoni Srl non fa più parte del gruppo GIEFFE. Francesco Migoni ci racconta il perché di questo addio e ci spiega le complesse dinamiche del mercato della ferramenta in Sardegna.

“Sono rimasto in ottimi rapporti con i colleghi del gruppo GIEFFE, con i quali in questi anni si è creato un rapporto di sincera amicizia. La mia decisione di uscire dal gruppo è stata presa a malincuore e dettata unicamente dall’attuale congiuntura economica, che al momento mi costringe a concentrare le forze unicamente sulla mia azienda. Ovviamente, quando la crisi avrà allentato la sua morsa, se i soci avranno piacere di riavermi sarò ben lieto di rivalutare un mio ritorno nel gruppo”. Sembra dunque più un arrivederci che un addio quello di Migoni, grossista di Cagliari che, fino a pochi mesi fa, era uno dei soci di GIEFFE, insieme all’emiliano Corradini, al veneto Fabrizio Ovidio, al trentino Franzinelli e al campano Lamura. Oggi, invece, Migoni torna a “camminare con le proprie gambe” in una terra, quella sarda, che rappresenta da sempre croce e delizia per chi ci vive e, a maggior ragione, per chi ci lavora.
Siamo stati ospiti del titolare Francesco Migoni presso la sede di Cagliari, dove abbiamo potuto conoscere più da vicino la realtà della distribuzione tradizionale in Sardegna, e scoprire così le sue peculiarità e le sue differenze con il mercato della ferramenta nel “continente”.
 
Mondo Pratico: L’uscita dal gruppo GIEFFE è stata dunque una decisione sofferta e presa a malincuore?
Francesco Migoni: Assolutamente sì. Lo conferma il fatto che sono rimasto in ottimi rapporti personali e professionali con gli altri soci del gruppo. Purtroppo in questo preciso momento storico ho dovuto compiere una scelta per concentrare le forze sulla mia azienda. Quando negli scorsi anni la realtà di Migoni è cresciuta e si è fatta apprezzare e conoscere, abbiamo deciso di entrare in un gruppo per poter confrontare le nostre esperienze e le nostre conoscenze. Rapidamente la scelta è caduta su GIEFFE, che ci è sembrato il gruppo più indicato alle nostre necessità e alle nostre caratteristiche; questa collaborazione ci ha dato tanti vantaggi e ci ha permesso innegabilmente di crescere e migliorare sotto tanti punti di vista infatti non sempre le politiche commerciali delle aziende sono uguali da nord a sud e da est a ovest; quindi gli incontri che avvenivano costantemente presso la sede del gruppo hanno rappresentato per noi un grande arricchimento e uno scambio proficuo di informazioni.
 
Mondo Pratico: Il suo bacino d’utenza è circoscritto alla Sardegna: quali sono gli svantaggi nel lavorare in una regione insulare?
Francesco Migoni: La mia regione vive di mille contraddizioni, eppure sono sempre più i grossisti che fanno a gara nel dichiarare la loro presenza in Sardegna, anche se magari con un solo agente e a volte senza grossi benefici.
Se a ciò si aggiunge l’atteggiamento di tanti negozianti isolaniche, attirati dal fascino del “continente”, preferiscono dialogare direttamente con le aziende fuori dall’isola, piuttosto che una realtà presente in loco, allora emerge un quadro davvero difficile nel quale operare.
Capisco che avere rapporti fuori dall’isola possa essere gratificante per qualcuno, ma è assurdo per un negoziante sardo scegliere un determinato fornitore solo per potersi vantare di avere contatti al di là del Tirreno. Negli anni abbiamo dovuto lottare tanto per cambiare questa mentalità, e per fortuna nel tempo l’operatore avvedutoe intelligente ha capito che si tratta di un’illusione che in tanti casi dà solo svantaggi: negozi di poche decine di mq carichi di monoprodotto ne sono un esempio significativo.
 
Mondo Pratico: Mi sembra di capire che lavorare in Sardegna non sia affatto una passeggiata…
Francesco Migoni: La Sardegna, lo ripeto, è una regione in cui è difficile sviluppare un mercato florido: si lavora bene solo nell’area che comprende Cagliari e dintorni infatti in un raggio di 30km, risiedono circa 900.000 abitanti, su un totale di 1.600.000  di tutta la regione. Nella zona del nord della Sardegna, quella che comprende le province di Sassari e Olbia-Tempio, storicamente più ricche, il lavoro è ancora accettabile. Nella zona centrale, invece, lo scarso tessuto industriale e la bassa densità di popolazione rendono estremamente difficile il nostro lavoro l’agente che deve seguire le zone interne è costantemente in difficoltà.
 
Mondo Pratico: La presenza dei centri di grande distribuzione ha nel tempo penalizzato il lavoro dei vostri clienti e, di riflesso, il vostro?
Francesco Migoni: Le insegne della grande distribuzione hanno lavorato bene e, nei loro punti vendita ormai collaudati, tutti possono rendersi conto delle evidenti differenze rispetto alla maggior parte dei negozi tradizionali. Esposizione curata, layout accattivanti, continui momenti di aggregazione: sono queste le loro armi vincenti; ma attenzione, se spostiamo il discorso sulla qualità dei prodotti o sulla completezza di gamma, probabilmente nel 90% dei casi ne usciamo vincitori, ma numericamente parlando sono insuperabili. Qualità, servizio e conoscenza del mercato e del prodotto sono i nostri plus e lo saranno ancora per tanto tempo, ma è necessario che i negozi più statici si rinnovino, perché ogni giorno la Gds porta via clienti al tradizionale.
 
Mondo Pratico: Solo chi ha saputo mentalmente rinnovarsi,  oggi può resistere al difficile momento del mercato: voi cosa offrite alla vostra clientela?
Francesco Migoni: Oggi molti commercianti preparati, che conoscono bene le dinamiche del nostro mercato, hanno imparato a considerare giustamente il magazzino del grossista come il proprio magazzino distaccato: in virtù di questa tendenza, accentuatasi negli ultimi tempi in coincidenza della crisi, da parte nostra è aumentata la necessità di avere scorte elevate e una gamma importante. Devi lavorare sul quotidiano e sull’immediatezza. Il nostro magazzino ruota in media più di due volte l’anno e siamo sempre più cercati dai nostri clienti anche per la consulenza che sappiamo garantire: mi riferisco, ad esempio, all’assistenza e alla preparazione tecnica che offriamo anche a chi acquista online sul nostro sito internet, e alle certificazioni che forniamo alla consegna di molti prodotti.
 
Mondo Pratico: Migoni è specializzato in viteria e minuteria metallica: è questo il settore che ha trainato il vostro fatturato anche negli ultimi mesi?
Francesco Migoni: Assolutamente sì. In Sardegna chi cerca una determinata vite o un prodotto di minuteria sa che da noi può trovarla, e anche in questo periodo di crisi la viteria e la minuteria in generale sono le merceologie che hanno retto maggiormente. Un altro settore in crescita è quello dell’antinfortunistica, spinto dall’aumentato grado di responsabilità degli imprenditori; tutto ciò che invece riguarda l’edilizia è inevitabilmente in calo.
 
Mondo Pratico: Lei si è posto un obiettivo per il prossimo anno?
Francesco Migoni: No, non ci siamo posti degli obiettivi specifici per il 2013. Il mio staff e io dedichiamo quotidianamente tutte le nostre energie a questa azienda: spero che ciò prosegua anche nelle prossime generazioni. In ogni caso sono fiducioso per il futuro: il segreto è lavorare con serietà, scegliere la qualità e aggiornare sempre le proprie conoscenze tecniche.