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Nasce Rain Home Irrigation

06 June 2014
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La milanese Rain è una delle aziende storiche dell’irrigazione italiana: fondata nel 1968 per soddisfare il mercato professionale, con il tempo ha lavorato per portare ai consumatori privati la qualità e l’esperienza maturata con gli installatori professionisti. Nel corso degli anni sono così nate le divisioni Italpiscine ed EvService: la prima dedicata al mondo delle piscine e la seconda all’irrigazione hobbistica.
La novità è la nascita di una nuova divisione, Rain Home Irrigation: ce ne parla Matteo Stiatti, responsabile commerciale di Rain.

 

Rain Home Irrigation: per chi vuole di più

 

Mondo Pratico: Ci parli di Rain Home Irrigation?

Matteo Stiatti: Per ora posso solo anticipare che l’anno prossimo lanceremo il brand Rain Home Irrigation con un catalogo dedicato e pensato per i consumatori hobbistici.

 

Mondo Pratico: Avete già una linea consumer, Ev Service, come si concilieranno?

Matteo Stiatti: Il marchio Ev Service rimarrà su una fascia più competitiva di prezzo. La nuova Rain Home Irrigation comprenderà le tre linee di irrigazione (interrata, superficie e goccia), cui andremo ad aggiungere altre gamme di prodotto come i guanti - che abbiamo già lanciato – e le pompe per irrorazione. Questo progetto sfrutterà l’esperienza della nostra filiale francese, che sta riscuotendo ottimi risultati e fa un po’ da traino per noi nel mercato del fai da te.
Chiaramente il mercato francese del bricolage è più avanzato rispetto al nostro, ma questo ci permette di portare in Italia alcuni concetti già affermati in Francia.

Mondo Pratico: Per esempio?

Matteo Stiatti: Per esempio l‘ibridazione tra il mercato professionale e il bricolage: un fenomeno tutto francese, ma che sta arrivando anche da noi. Quando un installatore monta un impianto, poi il consumatore deve poter acquistare facilmente i pezzi di ricambio nei centri specializzati.
E poi anche lo stesso criterio espositivo.

Mondo Pratico: Cioè?

Matteo Stiatti: Un’esposizione meno orientata al packaging e all’estetica, ma molto più orientata al valore del prodotto: selezioni più razionali, con rotazioni maggiori in uno spazio minore. Anche questa è una tendenza in atto in Francia che presto arriverà anche in Italia: le grandi superfici specializzate tendono a ridurre lo spazio dedicato all’irrigazione, perché non è particolarmente alto rotante. È quindi importante offrire la gamma più completa, cercando di occupare meno spazio possibile: quindi il packaging si usa solo quando serve, non su tutta la gamma.

Mondo Pratico: Alcuni presentano i prodotti sfusi…

Matteo Stiatti: Si vedono poco, ma stanno prendendo piede. Oggi il consumatore inizia ad avere un po’ di diffidenza verso l’eccesso di packaging, perché ha il sospetto di pagare più per la confezione che per il prodotto.

Non solo irrigazione

Mondo Pratico: Rain ha sempre avuto il suo core business nell’irrigazione: oggi state ampliando l’offerta ad altri settori. Come nasce questa esigenza?

Matteo Stiatti: Anzitutto devo premettere che Rain è l’unica azienda dell’irrigazione che, grazie ai volumi e all’esperienza maturata nel mercato professionale, si è proposta al consumatore garantendo la piena compatibilità di tutti i nostri articoli. Come dicevo prima, spesso il cliente finale deve rimpiazzare degli articoli di un impianto già realizzato, per esempio l’irrigatore che si è rotto, il tubo che va sostituito, ecc.
Per noi questo aspetto è molto importante: noi garantiamo prodotti di derivazione professionale perché i cataloghi sono “a specchio”. Il pack è diverso ma il prodotto è identico.
Una volta approcciato il mercato consumer, abbiamo chiaramente cercato di ampliare la gamma, facendo leva sui referenziamenti che riusciamo ad avere. Anche perché è il mercato che lo chiede.

Mondo Pratico: La crisi ha stimolato la tendenza a contrarre l’offerta e ridurre i fornitori…

Matteo Stiatti: È vero, soprattutto quando lavori con un produttore come noi. Noi non importiamo dall’estero come fanno tanti attori del nostro mercato, ma facciamo della produzione la nostra quotidianità.
La riduzione dei fornitori è importante per molti aspetti: anzitutto per raggiungere il minimo d’ordine ma anche per ridurre i costi di gestione.
Ogni fattura ha un costo palese, cioè il suo valore, e un costo occulto, cioè tutta l’attività amministrativa e logistica che ne determina. Tanto più riesci a ordinare in una singola consegna, tanto meno sarà il lavoro burocratico.

Meno prestagionale più just in time: un mercato che cambia

Mondo Pratico: La contrazione delle vendite degli ultimi anni ha indotto molti retailer a razionalizzare e ridurre gli acquisti, cercando di limitare il prestagionale e aumentando il just in time. Però non è così semplice…

Matteo Stiatti: Nel mercato si nota un po’ di timore, determinato dal cattivo andamento del 2013, ma oggi il problema è opposto: tutti avevano paura, pochi hanno comprato e adesso tutti vogliono i prodotti. Dovrei dire di essere contento, perché nell’ultimo mese abbiamo registrato un record di fatturato storico per la nostra azienda, ma in realtà è diventato più difficile operare.

Mondo Pratico: La prudenza negli acquisti rischia così di determinare minori vendite quando “scoppia” la richiesta: se non ho il prodotto sullo scaffale non lo venderò…

Matteo Stiatti: In effetti è così e secondo me quest’anno non ci sarà merce sufficiente per soddisfare la domanda. Prima noi facevamo un prestagionale pari il 32-34% del fatturato annuale, oggi è il 18%. Diventa difficile operare perché oggi è il produttore, da solo, che deve scommettere ogni anno: non hai più il rivenditore che ti “aiuta” e ti guida. Nel mercato dell’irrigazione tutto è aggravato da un’influenza climatica che incide enormemente sull’andamento delle vendite.
Le aziende si devono adattare e strutturare per rispondere a nuove esigenze del mercato.

Mondo Pratico: Voi come la affrontate?

Matteo Stiatti: Abbiamo sperimentato una soluzione che sta dando ottimi risultati: tutti gli operai che lavorano all’assemblaggio sono stati educati a lavorare anche in magazzino. Ciò ci permette una maggiore flessibilità nella programmazione, potendo, per esempio, diminuire la produzione e spostare tutto il personale in magazzino. Un risultato reso possibile grazie all’automazione dei processi e all’informatizzazione della logistica.

 

Mondo Pratico: Eliminare il prestagionale in favore del just in time, non rischia di aumentare l’incidenza del costo dei trasporti in modo drammatico su certi prodotti?

Matteo Stiatti: È evidente che la frammentazione delle consegne aumenta l’incidenza del costo del trasporto. Da un certo punto di vista, è una soluzione irrazionale. Il costo di trasporto di alcuni articoli per l’irrigazione, penso per esempio ai tubi, è ingente e va dal 9% al 14% del valore trasportato.
Io penso che non torneremo più al prestagionale, ma lo potremo valutare dopo due o tre anni di economia con segno positivo. Oggi questa disponibilità non c’è e sarà difficile cambiare.

Le nuove centraline

Mondo Pratico: Quale sarà il prodotto “di punta” di Rain Home Irrigation?

Matteo Stiatti: La centralina da rubinetto Amico+, che ha già riscosso un successo enorme nei primi test, basata sulla semplicità di programmazione. Una sequenza logica che adottiamo su tutte le nostre centraline, anche quelle professionali, e basata su tre semplici domande: quando, quanto e ogni quanto. Talvolta le centraline si perdono in complicazioni che spesso gli utenti non comprendono. A noi lo insegna il mercato professionale, che vive le stesse difficoltà: se la centralina è troppo difficile, il cliente chiamerà un sacco di volte l’installatore per sciogliere i dubbi sulla programmazione. È interesse dell’installatore che la centralina sia facile da programmare. E lo stesso vale per il rivenditore: più è semplice la centralina e più è veloce la spiegazione al cliente.
Inoltre abbiamo introdotto molte novità, sia nel design sia nella funzionalità: per esempio lo schermo che si illumina quando si apre il coperchio. E poi alcuni particolari che derivano dal fatto che siamo produttori europei: per esempio personalizziamo il packaging e le scritte sulla tastiera per ciascun paese.
A Eima presenteremo una gamma importanti di nuovi prodotti e l’anno prossimo lanceremo la due zone.

Mondo Pratico: Le centraline a due zone nascono per i mercati europei? In Italia non mi sembra ci sia un mercato…

Matteo Stiatti: Il mercato delle due zone è sottovalutato e poco strutturato in Italia perché costano troppo. Se invece ci fermiamo a riflettere, le centraline a due zone dovrebbero essere “il” mercato: perché chiunque vive in una villetta con giardino ha sicuramente almeno 2 esigenze diverse d’irrigazione, come il prato e i fiori.
Oggi non sono attrattive perché costano tanto: noi cercheremo di presentarle e prezzarle in modo da stimolare lo sviluppo di questo prodotto.


Chi è Rain

Fondata nel 1968, Rain è uno dei punti di riferimento italiani per l’irrigazione professionale e hobbistica. La sede di Cerro Maggiore è composta da due insediamenti, la produzione da 2.500 mq e la logistica su 3.000 mq. È affiancata dalla sede di Casoria (NA) per le spedizioni nel centro- sud e dalla filiale francese di Bordeaux in Francia.
Oggi Rain opera con le divisioni EvService (irrigazione hobby entry level), Italpiscine (specializzata nelle piscine), Rain (irrigazione professionale) e la nuova linea Rain Home Irrigation (irrigazione hobby ad alto valore aggiunto).


www.rain.it