Accedi oppure registrati

Interviste » Giardinia punta sul consumatore

Giardinia punta sul consumatore

14 April 2008
Photogallery

Tag e categorie

Presieduta da Graziano Giovannelli, il Consorzio di garden center Giardinia affronta un importante progetto di sviluppo volto a consolidare il suo know how.
A coordinare questo passaggio è stata chiamata Simonetta Grossi, una profonda conoscitrice del garden italiano. L’abbiamo incontrata.


Giardinia è una delle più interessanti realtà distributive specializzate nel mercato italiano del giardinaggio. Non solo perchè il gruppo d’acquisto è promosso e gestito dai migliori esempi di garden center italiani, ma soprattutto perchè ha “importato” in Italia in modo innovativo una strategia di associazionismo tra rivenditori specializzati che funziona benissimo in Europa.
Una delle novità del 2008 di Giardinia è l’ingresso di Simonetta Grossi che si occuperà dello sviluppo della comunicazione. Giova ricordare che Simonetta è una profonda conoscitrice del mercato italiano, avendo operato per anni con successo nel management di Gardena Italia. Un passo quindi importante, quello di Giardinia, che denota una volontà progettuale di sviluppo.
Ho il piacere di conoscere Simonetta Grossi da qualche tempo e l’ho convinta a raccontarci qualcosa di più.

”Dal gruppo d’acquisto al mercato”


MondoPratico: Qual è la tua funzione in Giardinia?
Simonetta Grossi: In due parole, mi occupo dello sviluppo del gruppo e dello sviluppo della comunicazione.

MondoPratico: E in più di due parole?
Simonetta Grossi: Giardinia ha fatto un grande passo: la decisione irreversibile di passare da una realtà di gruppo d’acquisto e una realtà di mercato. E quindi avevano bisogno di qualcuno che coordinasse questo progetto: un lavoro non indifferente.

MondoPratico: Chi te l’ha fatto fare?
Simonetta Grossi: Io trovo che il gruppo Giardinia sia veramente fantastico, composto da gente che ha una professionalità elevatissima, con prerogative che consentono di sviluppare un lavoro eccezionale. Oltre a essere professionalmente molto validi, i soci di Giardinia sono stati capaci di stare al passo coi tempi a livello internazionale e di giocare un ruolo da precursori a livello nazionale.
Poi sono persone con una certa etica e moralità, che lavorano e guadagnano ma non vedono solo questo orizzonte. Hanno una visione più ampia, più coinvolgente: riescono a dare al loro lavoro un significato che va al di là del conto in banca. Non è poco. Giardinia non è una catena “qualsiasi”, non è ingabbiata, non è chiusa. E quindi può utilizzare la poliedricità e l’eterogeneità dei suoi associati in modo da trarre tutto il vantaggio dalle singole professionalità e specializzazioni presentandosi sul mercato come un partner eccezionale.
Ha una potenzialità veramente unica sul mercato italiano.

MondoPratico: Cosa significa “da gruppo d’acquisto al mercato”?
Simonetta Grossi: Significa non limitarci a lavorare soltanto nel settore dei fornitori, italiani ed esteri che siano. Sfruttare le capacità dei suoi soci e dei suoi associati non esclusivamente in termini di vantaggi economici nell’acquisizione della merce.
C’è un progetto, un’apertura, un ampliamento dedicato al mondo naturale. Una risposta a un’esigenza che diventa sempre più pressante nei consumatori. La gente fa una vita che non condivide: ha bisogno di qualcosa di integrativo, qualcosa che la aiuti a trovare una condizione di maggior benessere. Noi rappresentiamo una risposta concreta, semplice, efficace, un aiuto adeguato per migliorare con poco la qualità della vita.
Quindi “approccio al mercato” vuol dire approccio al consumatore, in modo univoco da parte di tutti i punti vendita Giardinia. Indipendentemente dalla specializzazione dei singoli punti vendita. Il
messaggio, la missione, sarà comune. È chiaro che esiste anche l’interesse al ritorno economico: non siamo un’associazione di volontariato. Ma si può affrontare il cliente per vendere e contemporaneamente anche dare qualcosa di più del prodotto.
E credo che questo sia un plus che Giardinia può offrire.

MondoPratico: Nasce quindi una “filosofia Giardinia”?
Simonetta Grossi: L’approccio a una vita più naturale, la consapevolezza di problematiche ambientali che oggi sono esplicitate, la ricerca interna di un aspetto realizzativo che non sia soltanto lavoro è un’esigenza sempre più sentita. E il giardinaggio e l’amore per il verde sono una risposta, una motivazione, capace di colmare questo vuoto e alla portata di tutti. Poter contare su un partner esperto è fondamentale. Fra poco presenteremo un prodotto editoriale rivolto al pubblico dei consumatori che esprimerà in modo estremamente preciso la nostra filosofia.

MondoPratico: È previsto un ampliamento del numero degli affiliati?
Simonetta Grossi: Il mio ruolo sarà quello di promuovere e coordinare questo progetto di comunicazione. Ma c’è un progetto più ampio che riguarda la struttura del gruppo e nello specifico la copertura territoriale.
Nello sviluppo del progetto Giardinia è chiaro che avere esclusa metà dell’Italia - come è attualmente visto che arriviamo fino a Roma - è un handicap che va superato.

MondoPratico: Giardinia è sempre stato un gruppo oculato nell’ospitare nuovi associati...
Simonetta Grossi: Sì, c’è stata sempre molta attenzione. Ma voler presidiare il territorio con la filosofia e il marchio Giardinia non vuol dire aprire le porte a chiunque. Vuol dire aprire le porte a degli aderenti che abbiamo delle qualificazioni ben precise. Che siano un punto di riferimento riconosciuto territorialmente per la qualità del servizio e che siano disposti a condividere la filosofia Giardinia. L’appartenenza al gruppo Giardinia non è più, oggi, soltanto un vantaggio economico.
Giardinia aveva una certa cautela nell’acquisizione di nuovi membri perchè dava tanto e riceveva poco. Non sto parlando soltanto di acquisti ma di know how, conoscenze, scelte, esperienza di mercato, ecc. Oggi l’allargamento concettuale di Giardinia, consente una maggiore apertura anche nella considerazione di nuove acquisizioni. Vogliamo creare un gruppo di operatori commerciali che hanno qualcosa in più da dare.