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Elettroutensili a batteria sempre più in alto
Secondo quanto rilevato da Assutel (Associazione Nazionale Aziende degli Utensili Elettrici), nel 2007 il mercato italiano del settore elettroutensili si è chiuso con un +4,1% in valore sull’anno precedente. Ne abbiamo parlato con il presidente Assutel, Alberto Casati.
MondoPratico: Che cosa ne pensa dell’andamento dei trapani in particolare, visto i dati recentemente pubblicati?
Alberto Casati: Nonostante le lamentele, i comparti semiprofessionale e consumer sono in crescita continua da oltre dieci anni. Certo, si tratta di un incremento altalenante, ma sempre con valori di segno positivo. Nell’ultimo decennio, inoltre, abbiamo potuto registrare un diverso approccio nei confronti del trapano elettrico rispetto a quello a batteria, con quest’ultimo in fortissima crescita grazie a un incremento abbondantemente al di sopra delle due cifre d’incremento percentuale. Il successo costante del trapano a batteria rispetto a quello elettrico, che anche nel 2007 ha fatto registrare un trend positivo, è merito dell’evoluzione tecnologica messa in atto dai produttori negli ultimi anni. I modelli a batteria si sono infatti evoluti avvicinandosi molto a quelli elettrici, soprattutto in termini di prestazioni. Per questo, sempre più spesso la scelta dell’utilizzatore, semiprofessionale o consumer, cade su uno strumento pratico e maneggevole ma con elevate prestazioni, e senza badare troppo al prezzo. Basti pensare che un trapano a batteria che fino a ieri arrivava a 7,2/13 V oggi si spinge a 36 V, con evidente allargamento del campo d’impiego. L’accoppiata elevate prestazioni/grande maneggevolezza gioca quindi a favore dei modelli a batteria, per i quali il prezzo è sempre meno un fattore decisivo.
Sempre in termini di valore, il comparto professionale è cresciuto del 3,23% e quello semiprofessionale del 7,88%. L’andamento del professionale è legato al mercato delle costruzioni che in Italia, secondo le statistiche elaborate da Cresme, ha chiuso con un segno negativo (-0,2%) sul 2006. Particolarmente significativi i dati dell’edilizia residenziale (-0,3%) e dell’ingegneria civile (-1,1%). Nel settore professionale e semiprofessionale continua lo sviluppo degli attrezzi a batteria, seconda famiglia per importanza e peso di fatturato (25%). Mentre tassellatori, combinati e martelli demolitori, cioè la famiglia più rilevante in termini di valore (30%) evidenziano uno sviluppo negativo sul fronte del valore.
MondoPratico: Che cosa ne pensa dell’andamento dei trapani in particolare, visto i dati recentemente pubblicati?
Alberto Casati: Nonostante le lamentele, i comparti semiprofessionale e consumer sono in crescita continua da oltre dieci anni. Certo, si tratta di un incremento altalenante, ma sempre con valori di segno positivo. Nell’ultimo decennio, inoltre, abbiamo potuto registrare un diverso approccio nei confronti del trapano elettrico rispetto a quello a batteria, con quest’ultimo in fortissima crescita grazie a un incremento abbondantemente al di sopra delle due cifre d’incremento percentuale. Il successo costante del trapano a batteria rispetto a quello elettrico, che anche nel 2007 ha fatto registrare un trend positivo, è merito dell’evoluzione tecnologica messa in atto dai produttori negli ultimi anni. I modelli a batteria si sono infatti evoluti avvicinandosi molto a quelli elettrici, soprattutto in termini di prestazioni. Per questo, sempre più spesso la scelta dell’utilizzatore, semiprofessionale o consumer, cade su uno strumento pratico e maneggevole ma con elevate prestazioni, e senza badare troppo al prezzo. Basti pensare che un trapano a batteria che fino a ieri arrivava a 7,2/13 V oggi si spinge a 36 V, con evidente allargamento del campo d’impiego. L’accoppiata elevate prestazioni/grande maneggevolezza gioca quindi a favore dei modelli a batteria, per i quali il prezzo è sempre meno un fattore decisivo.
Il resto del mercato
Sempre in termini di valore, il comparto professionale è cresciuto del 3,23% e quello semiprofessionale del 7,88%. L’andamento del professionale è legato al mercato delle costruzioni che in Italia, secondo le statistiche elaborate da Cresme, ha chiuso con un segno negativo (-0,2%) sul 2006. Particolarmente significativi i dati dell’edilizia residenziale (-0,3%) e dell’ingegneria civile (-1,1%). Nel settore professionale e semiprofessionale continua lo sviluppo degli attrezzi a batteria, seconda famiglia per importanza e peso di fatturato (25%). Mentre tassellatori, combinati e martelli demolitori, cioè la famiglia più rilevante in termini di valore (30%) evidenziano uno sviluppo negativo sul fronte del valore.
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