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Sifuc chiude i battenti e pensa già al 2010

07 November 2008
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Si è svolta a Napoli dal 26 al 28 settembre la 17esima edizione di Sifuc, sostenuta dagli organizzatori come la prima del nuovo corso. Il rilancio ha dato buoni risultati ma gli obiettivi sono stati solo parzialmente raggiunti.

Forse nessuno se lo aspettava, ma il tradizionale appuntamento partenopeo della ferramenta non ha deluso chi vi ha preso parte. L’edizione 2008 del Sifuc, la prima del nuovo corso, si avvicinava molto a quello che può definirsi “evento fierisitico”, nonostante i numeri non siano del tutto incoraggianti. Eccoli: 135 gli espositori, suddivisi in due padiglioni (un terzo padiglione era occupato dalla stampa specializzata e da un’esigua partecipazione cinese); circa 7.000 i visitatori registrati, che hanno “animato” i tre giorni di manifestazione (sebbene nella prima giornata di venerdì 26 settembre i corridoi erano pressoché deserti). Numeri che fanno fatica a competere con altre manifestazioni nazionali e internazionali, ma che in ogni caso servono a indicare l’inversione di tendenza operata da Mar.Sa.
Se l’obiettivo della nuova società organizzatrice era quello di risanare le profonde ostilità nutrite dagli espositori verso la gestione delle passate edizioni, allora possiamo affermare: obiettivo raggiunto. Se invece Mar.Sa. puntava a rilanciare la manifestazione, coinvolgendo operatori provenienti da tutta Italia e da tutti i mercati di riferimento (come da acronimo, il Sifuc era riconosciuto e apprezzato per essere il Salone Internazionale della ferramenta, utensileria e colori), allora non siamo più così certi di poter dire lo stesso, anzi: gli obiettivi sono stati solo parzialmente raggiunti. Per arrivare ad avere un evento realmente competitivo a livello nazionale e internazionale, di strada l’ente organizzatore ne deve percorrere molta ed è quello che Mar.Sa. prospetta per il 2010, quando afferma che: “Le basi per la ricostruzione sono state gettate; ci attendono 2 anni di impegno e lavoro affiancati e supportati dalle aziende che oggi hanno creduto in noi, per realizzare nell’edizione 2010 un evento realmente competitivo a livello europeo”.
Va sicuramente apprezzato lo sforzo compiuto dagli organizzatori nel voler superare le criticità delle passate edizioni, sforzo che ha avuto come risultato l’aver ristabilito un rapporto propositivo, collaborativo e volutamente “amichevole” con tutti gli espositori e gli operatori del settore. Tanto “friendly” che ogni giorno l’espositore trovava al proprio stand un prelibato vassoio di pasticcini.
Altro merito degli organizzatori è stato quello di non far esporre i rivenditori/distributori, evitando così di generare nel visitatore quella confusione tra azienda produttrice e distributrice tanto lamentata nelle passate edizioni. Pari attenzione è stata dedicata ai visitatori, limitando l’ingresso unicamente agli operatori del settore. Le azioni intraprese per il coinvolgimento dei visitatori, sebbene non abbiano completamente soddisfatto le aspettative, hanno confermato ottimi risultati per quanto concerne il target individuato.
Positiva, in tal senso, la spinta data alla manifestazione da parte delle aziende distributive sponsor: Capaldo Spa per il centro-sud Italia, il gruppo Ferritalia, nonché l’azione promozionale svolta da Assofermet, l’associazione di categoria della ferramenta.
Secondo i primi dati forniti: “i visitatori, provenienti in particolare dalle regioni del centro-sud, sono stati per oltre l’80% di tipo “business” con un’alta percentuale di imprenditori, agenti di commercio e rivenditori di ferramenta ed edilizia. Non sono mancati gli utilizzatori professionali, che hanno rappresentato un pubblico di grande interesse per tutte quelle aziende che hanno operato dimostrazioni on site dei propri prodotti come De Walt, Hilti, Tyrolit.”
Di grande interesse si è rivelato il convegno inaugurale dal titolo “Distribuzione moderna e filiera della distribuzione tradizionale di ferramenta a confronto”, (guarda [pu]1772[=url]gli atti del convegno[/url]) il cui dibattito si è presto trasformato in un proficuo confronto tra il mondo della produzione da una parte e quello della distribuzione dall’altra.

Errebi: un giudizio positivo
Errebi, tra le prime aziende a confermare la propria partecipazione alla fiera parteneopea, è rimasta soddisfatta dell’esito della manifestazione, che commenta così: “Dopo una partenza un po’ in sordina, l’affluenza è andata gradualmente aumentando fino ad arrivare alla giornata di domenica durante la quale abbiamo constatato il solito pienone. La forza Errebi era al completo con i vari agenti, tecnici e area managers. Molti sono stati i visitatori del nostro stand, clienti acquisiti e nuovi; la parte del leone è stata fatta dalla Campania, seguita da Puglia, Lazio e Sicilia; a ruota altre regioni come Abruzzo, Calabria e Basilicata. Il Sifuc si riconferma quindi appuntamento importante per la zona del centro-sud Italia; come categorie di visitatori vediamo in prima fila le ferramenta classiche, seguite da grossisti e centri specializzati”.
Per Errebi la manifestazione è stata un’utile opportunità per presentare la macchina duplicatrice Alaska, una versione più sofisticata di Dakota e la macchina LS7 clonner, che costituisce una rivoluzione nel mondo del transponder; inoltre, sull’onda del successo delle chiavi Disney, Errebi ha presentato in anteprima la versione Peanuts e Betty Boop al fine di sondare il mercato.


Fox arriva in Italia
Il Sifuc per Femi è stata l’occasione per lanciare sul mercato un nuovo marchio, di cui l’azienda bolognese è distributrice in Italia. Si tratta di Fox, brand francese che opera prevalentemente nel settore delle macchine per la lavorazione del legno. Fox, che in Italia avrà comunque una gestione indipendente da Femi, ha arricchito l’offerta a catalogo presentando anche trapani a colonna e macchine per il taglio in edilizia.


DWT sonda il mercato italiano
Delegazione cinese a parte, tra le presenze internazionali spiccava l’azienda svizzera DWT Swiss AG che, grazie a un aperto e spazioso stand, esponeva al Sifuc numerosi dei suoi modelli di elettroutensili. Obiettivo di questa “partecipazione”: testare il mercato italiano in previsione di un possibile lancio per i primi mesi del 2009 (marzo-aprile).
DWT si propone come “azienda i cui sforzi sono rivolti all’innovazione e alla ricerca di nuove soluzioni progettuali. Offriamo una gamma di utensili contraddistinti da elevato standard tecnologico, affidabilità, pronto servizio di assistenza, il tutto a prezzi competitivi”.