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Eima parte col piede giusto... in attesa di Expo Green

14 November 2008
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Il 12 novembre ha aperto i battenti l’edizione 2008 di Eima International, l’Esposizione Internazionale di Macchine per l’Agricoltura di Bologna, organizzata da Unacoma.
L’inaugurazione ha visto la partecipazione eccezionale di Luca Zaia, Ministro alle Politiche agricole: “L’Eima - ha dichiarato il Ministro al termine della sua visita - è una risorsa importante per uno dei settori produttivi italiani più vivaci che fattura 8 miliardi di euro l’anno. É nostra intenzione difendere l’agricoltura italiana anche se le difficoltà legate alla congiuntura economica non ci consentono di prendere impegni precisi sulla rottamazione del parco macchine”. Con l’occasione il Ministro ha annunciato l’impegno del governo in tema di agroenergie: “Mancano solo gli ultimi decreti attuativi con cui intendiamo dare impulso a quella che considero una vera rivoluzione per il settore agricolo. Confido molto sul ruolo delle imprese italiane di cui mi hanno colpito l’impegno per la ricerca e l’innovazione, ma anche la grande voglia crescere”.

Eima International: la fiera dei grandi numeri


Per capire cosa rappresenta Eima per il mercato italiano dell’agricoltura, basti sapere che su un’area di 105.000 mq erano presenti ben 1.600 aziende provenienti da 40 paesi che hanno presentato più di 25.000 macchine.
Ricordiamo che fino a pochi anni fa Eima ospitava anche EimaGarden, la rassegna dedicata al giardinaggio. In occasione dell’introduzione della biennalità, il garden è stato scorporato da Eima e oggi ha una biennale dedicata, Expo Green che si svolgerà nel settembre 2009.
“La scelta di biennalizzare la manifestazione e di scorporare il settore del giardinaggio accentuando la specializzazione agricola della rassegna - ha spiegato Guglielmo Gandino, amministratore delegato di Unacoma Service, la società organizzatrice - si è rivelata vincente, perché i contenuti tecnici della manifestazione risultano molto elevati e le aziende della meccanizzazione agricola hanno potuto usufruire di maggiore spazio espositivo e realizzare allestimenti altamente scenografici”.