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Confcommercio: più attenzione alle Pmi da parte del governo

17 June 2010
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All'Assemblea annuale di Confcommercio del 16 giugno, il suo presidente, Carlo Sangalli, ha chiesto maggiore aiuto per lo sviluppo delle piccole e media imprese da parte al presidente del Consiglio, presente in sala. Spronandolo a scelte più coraggiose.
'Per le piccole imprese non vogliamo riserve indiane, al cui interno si deperisce e si muore - ha spiegato Sangalli -; vogliamo che le imprese crescano».
Sangalli ha però annunciato che nel 2010 si sono registrati i primi segnali di ripresa: 'Anche per il nostro Paese, il consuntivo della crisi è pesantissimo. Nel biennio 2008-2009, il Pil si è ridotto del 6,3% ed i consumi delle famiglie del 2,9%. Ad aprile del 2010, il tasso di disoccupazione, comunque inferiore alle medie europee, ha raggiunto l’8,9% e, rispetto al picco del marzo del 2008, il numero di occupati si è ridotto di oltre 800 mila unità. Del resto, in tutta Europa, “la crisi economica e finanziaria - come ha ricordato il presidente Barroso - ha spazzato via dieci anni di crescita e di progresso”. Sulla scorta di qualche buon punto di tenuta e in stretta correlazione con gli andamenti del ciclo economico internazionale, oggi anche l’Italia ha però imboccato il percorso di uscita dalla recessione. Nel primo trimestre del 2010, il Pil risulta in crescita dello 0,5%. Ma, nel suo complesso, il motore dell’Italia produttiva gira ancora troppo piano ed il riassorbimento della disoccupazione appare particolarmente critico. Stimiamo, così, una crescita del Pil dello 0,7% nel 2010 e dell’1% nel 2011'.
Confcommercio è la maggiore organizzazione della distribuzione, con oltre 740mila aziende iscritte.