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Milano-Bologna: l'edilizia si sdoppia

14 October 2011
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Dal 5 all'8 ottobre l'intero comparto delle costruzioni si è concentrato nel nord-Italia, diviso purtroppo su due piazze: Bologna e Milano. Per la prima volta, infatti, si sono tenute in contemporanea, nelle stesse date, le due manifestazioni di riferimento: lo storico Saie di Bologna, giunto alla sua 47esima edizione, e il più giovane Made Expo, al suo quarto appuntamento.
Il Salone dell'Edilizia di Bologna ha visto la partecipazione di 1.044 espositori per un totale di 70.000 mq occupati e ha registrato un'affluenza di 85.000 visitatori, di cui quasi 5.000 stranieri. Per gli organizzatori è comunque un risultato soddisfacente, vista la concomitanza con la concorrente milanese, ma ad onor del vero il Saie perde molti operatori rispetto all'edizione del 2010 (1.500 aziende espositrici, di cui 302 estere; 168.000 visitatori, di cui oltre 6.800 esteri). Cambiano i numeri se sommiano i risultati di Saie con quelli di Cersaie, la manifestazione bolognese dedicata alla ceramica e all'arredobagno svoltasi a fine settembre: grazie all'edizione da record, le due piazze insieme raggiungono i 200.000 mq espositivi, 2.000 espositori e 200.000 visitatori.
Diversi i numeri della rassegna milanese, che chiude con segno positivo: 253.533 le presenze (+4,7%), di cui 31.905 stranieri con un significativo incremento del 34%. “Il risultato ottenuto ci riempie di soddisfazione e gratifica l’intenso lavoro di promozione portato avanti in questo anno e mezzo - affermano gli organizzatori della manifestazione -. I dati positivi e soprattutto l’ampio consenso dimostrato dagli operatori e dagli espositori, in totale 1.950 su una superficie di oltre 96.000 mq, ci hanno dimostrato la grande tenacia e la voglia di investire per reagire al difficile momento”.
Numeri a parte, non è di questo che il mercato ha bisogno e concordiamo con il presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli, quando commenta: “Polemiche e guerre di numeri non sono certo ciò che serve a un settore con tante difficoltà innanzitutto a causa della mancanza di serie politiche di rilancio, come quelle chieste dall’ANCE e dal Presidente Buzzetti di nuovo proprio durante il Saie a Bologna. Un settore per il quale l’unico numero che andrebbe da tutti considerato è il -40% di attività e il -30% di investimenti pubblici negli ultimi 3 anni”.
Se nessuna delle due manifestazioni ne è uscita vincente, chi ha realmente perso è stato il mercato, che anche il prossimo anno si troverà costretto a scegliere su quale piazza investire. Il Saie, infatti, ha annunciato di voler tornare alle sue date storiche, da giovedì 18 a domenica 21 ottobre. Il Made, dal canto suo, decide per un lieve posticipo, fissando le date per la quinta edizione dal 17 al 20 ottobre.