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La nuova campagna web di Leroy Merlin

17 October 2013
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In occasione della Festa del bricolage, Leroy Merlin lancia una nuova campagna video per il web a supporto dell’edizione speciale dei corsi di Fai da te. All’interno della strategia sulla valorizzazione di tutti i servizi, è stata realizzata, con il supporto di Publicis, una campagna multisoggetto per il web on air dal 15 ottobre.
Per la prima volta l’edizione speciale dei corsi avrà come tema in tutti i negozi lo stesso progetto completo che consentirà di scoprire le fasi per la costruzione di un bagno: dalla posatura del pavimento, al montaggio di un box doccia, dall’istallazione dei sanitari all’imbiancatura delle pareti. “Abbiamo pensato – dichiara Stefania Savona, direttore comunicazione Leroy Merlin Italia – di parlare ai non bricoleur mostrando loro una divertente e inconsapevole iniziazione al “fai da te”. Facendo vivere loro il piacere di fare qualcosa con le proprie mani” La campagna, basata sul concetto “Scopri di saperlo fare”, dimostra in modo inaspettato che frequentando un corso di fai da te Leroy Merlin chiunque può essere in grado di installare un box doccia o realizzare una pittura decorativa.
Grazie alla complicità di una moglie e di una mamma, sono cadute nella trappola le vittime perfette: due ignari clienti, rispettivamente un marito e una figlia, che di “fai da te” non hanno mai voluto sentir parlare, ma che alla fine hanno scoperto di “saperlo fare”. La produzione della campagna ha coinvolto veri dipendenti e veri esperti di Leroy Merlin, ma soprattutto veri consumatori. Un notevole sforzo produttivo ha permesso di catturare, grazie a una grande quantità di telecamere nascoste posizionate nelle aree interessate, ogni aspetto e ogni momento delle due storie. “Questo progetto è stato molto stimolante per due aspetti – dichiara Bruno Bertelli, Direttore Creativo Esecutivo Publicis - primo perché ci ha permesso di lavorare sulla percezione di un’intera categoria merceologica come quella del Fai da Te, che in Italia è vista più come un rimedio che non come una passione. Il secondo motivo è che dopo quattro ore a veder montare un box doccia, abbiamo imparato a farlo anche noi.”