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Come sarà “La Casa di domani”? Ce lo dice Leroy Merlin

24 September 2014
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Martedì pomeriggio, nella splendida cornice dei chiostri della Società Umanitaria di Milano, Leroy Merlin ha presentato una nuova ricerca sulla casa di domani, realizzata in collaborazione con Doxa nell’ambito dell’Osservatorio sulla casa: focus di questa ricerca è l’immaginazione della casa di domani da parte degli intervistati – persone comuni ed esperti – a cui è stato chiesto di raccontare le aspettative in ambito abitativo.
Dalla ricerca sono emersi diversi spunti di riflessione, come, ad esempio, quattro temi che diventeranno fondamentali nella casa di domani.
La casa sarà, infatti, “mutante”, quindi con caratteristiche di flessibilità e possibilità di cambiamento continuo negli spazi e nelle atmosfere; sarà poi “collettiva”, nel senso che unirà gli spazi individuali a quelli condivisi, dove si potrà vivere di più l’esperienza “sociale”; “ricongiunta”, grazie al sempre maggiore ricongiungimento con la natura, sia interno all’abitazione che esterno; infine sarà “device”, in quanto la tecnologia andrà sempre più permeandola, ma, allo stesso tempo, tenderà a scomparire dalla vista e ad essere totalmente al servizio dell’uomo.

“Per gli italiani la casa è un argomento di fondamentale importanza. Nel mondo di oggi, dove tutto cambia e si evolve molto velocemente, la casa rimane un caposaldo imprescindibile nella vita delle persone, ma è soggetta anch’essa ai cambiamenti”dichiara Olivier Jonvel, Direttore Generale di Leroy Merlin Italia “Con l’Osservatorio sulla casa, Leroy Merlin, azienda che fa della casa il fulcro delle proprie attività, intende coinvolgere diversi stakeholder nella co-costruzione della casa di domani, identificando i temi e le sfide che si presentano e proponendo reali soluzioni.” 

Poco prima della presentazione della ricerca, si è anche svolta la premiazione del contest indetto da Leroy Merlin “La Casa di domani”: un premio di idee dedicato a studenti e giovani architetti, pensato per coinvolgere giovani talenti nel recupero di aree urbane obsolete, nello specifico lo stabile di via Paullo 3 a Milano, di proprietà di Società Umanitaria.
I vincitori del premio di idee sono Alberto Gadaleta, studente presso l’Università degli studi di Cagliari, nella categoria Studenti, con il progetto “Con-Tenere l’abitare” e Nicola Tognoni, dal Politecnico di Milano, nella categoria Giovani Architetti, con il “PROGETTO COHOUSING - Recupero e Condivisione”.
 
Tornando alla ricerca Doxa, ecco più dettagliatamente i quattro filoni, individuati da Leroy Merlin, che acquisiranno sempre più importanza, man mano che andremo avanti nel tempo. Ad ognuno di loro è dedicato un paragrafo, in cui viene delineato un ipotetico quadro di ciò che ci attende.

La Casa mutante
La prima caratteristica della casa del futuro, che emerge dalla ricerca, riguarda la flessibilità, la capacità di cambiare continuamente dentro e fuori, negli spazi e nelle atmosfere.
Assisteremo a un’evoluzione nelle modalità di arredare e distribuire gli spazi. Tutto sarà intercambiabile, gli spazi non saranno divisi in maniera fissa da muri, bensì si adatteranno ai cambiamenti di vita, alle esigenze del momento e agli stati d’animo, tramite un innovativo modo di utilizzare elementi come, ad esempio, la luce.
 
La Casa collettiva
Il “gruppo” è da sempre parte integrante e fondamentale dell’esperienza umana, ma, mai come in questo periodo storico, siamo testimoni di infinite possibilità di aggregazione. Gli esempi abbondano, e principalmente è la rete a fornire queste chance di incontro, ma non solo.
Questo riguarda anche la casa: sempre più abitazioni riducono gli spazi individuali per espandere quelli condivisi, in cui è possibile vivere appieno l’esperienza “sociale”. Nel futuro assisteremo sempre più al ripensamento di spazi individuali (ovviamente senza intaccare la sfera del personale), per tendere sempre più ad una visione collettiva.
 
La Casa ricongiunta
In futuro sarà sempre più forte per l’uomo il richiamo alla natura. Certo, ora ognuno avverte la necessità di salvaguardare il verde del pianeta, ma il segnale che sembra trasparire sul futuro riguarda una necessità fisica di ricongiungimento con la natura: non è più solo una questione di coscienza sociale, bensì di bisogno.
E non è un caso che le persone intervistate attribuiscano un valore di importanza medio pari a 7,5 alla possibilità di avere uno spazio verde nel quale produrre alcuni alimenti (orto, orto verticale, etc.).
 
La Casa device
Infine, in questo excursus sul futuro, non è possibile non parlare di tecnologia. La tecnologia è già nelle nostre case e probabilmente la sua presenza andrà aumentando sempre più: per affermarlo basta osservare la realtà odierna e quanto tutto sia legato allo sviluppo tecnologico.
In questo ambito, la fantasia degli intervistati ha avuto modo di esprimersi in libertà e i risultati sono, tra gli altri, che il 78,5% di loro auspica una connessione continuativa a distanza con servizi di sicurezza (soccorso medico, vigilanza, etc.), mentre il 68,6% desidera che le tende siano in grado di chiudersi e aprirsi in totale autonomia.