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Fashion Show Cocktail: 55 anni di attività sfilano in passerella

20 March 2008
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Se l’obiettivo dei fratelli Ferrario era quello di fare in modo che tutti i partecipanti alla serata avessero un bel ricordo dell’evento, possono dirsi pienamente soddisfatti. Grazie al passaparola, l’impressione positiva ce l’ha anche chi non è intervenuto.

La singolare idea di festeggiare i 55 anni di attività con una serata un po’ “fuori dalle righe” è di Paolo Ferrario, titolare e direttore commerciale della rivendita Ferrario Fratelli, che guida questa solida realtà distributiva del territorio di Monza assieme al fratello Marco. E così, lo scorso 30 novembre, nella psichedelica cornice della discoteca Noir di Lissone (MI) oltre 350 persone, in rappresentanza di 200 ragioni sociali, hanno assistito a un’originale sfilata di modelli e modelle in abiti da lavoro, hanno avuto la possibilità di conoscere da vicino tutto lo staff Ferrario, nonché alcuni nuovi servizi recentemente offerti, per poi scatenarsi fino a notte inoltrata in danze sfrenate.
Come ha sottolineato Marco Ferrario nel suo discorso introduttivo, la serata è stata resa possibile grazie a tutti gli intervenuti che, chi da più tempo chi da meno, sono affezionati clienti. Da un punto di vista propriamente organizzativo, alla realizzazione dell’evento hanno contribuito soprattutto i fornitori sponsor, ormai fidati partner commerciali pronti a collaborare con l’azienda Ferrario. Ma nonostante la loro presenza, l’aspetto propriamente commerciale è stato messo volontariamente in secondo piano, per dare spazio ai festeggiamenti e ai momenti di incontro tra i partecipanti. L’invito, recapitato “a pioggia” a tutta la clientela professionale, è stato accolto in modo entusiastico da circa il 50% dei clienti attivi; ben più alta la percentuale di partecipazione di aziende non clienti ma con le quali la rivendita sta instaurando buoni rapporti: oltre il 95%, infatti, di queste ragioni sociali ha risposto positivamente all’invito.
Naturalmente il “Fashion Show Cocktail” non poteva non essere legato a un discorso commerciale: tutte le aziende sponsor sono state invitate a presentare un’offerta, che non si limitava alla specifica serata (ordine tassativo dei fratelli Ferrario: “questa sera non si vende un chiodo”), ma durava per tutto il mese di dicembre. E il successo è stato unanime, sia da un punto di vista partecipativo – i dati prima elencati parlano chiaro – sia commerciale. Così ha commentato a freddo, qualche giorno dopo l’evento, Paolo Ferrario: “Non ci interessava vendere di più o di meno, ma desideravamo che in tutte le persone intervenute quella sera rimanesse il ricordo dell’evento. E ne abbiamo avuto conferma, ricevendo complimenti da parte di fornitori e di clienti tanto per l’originalità dell’idea quanto per il livello raggiunto. Il nostro obiettivo non era puramente commerciale, ma di fidelizzazione della clientela”.
Per Ferrario, la serata è stata inoltre l’occasione per presentare alcuni servizi recentemente introdotti dalla rivendita monzese: la piattaforma acquisti “ABC online”, il nuovo catalogo “utensili da taglio”, la certificazione SIT per gli strumenti di misura, nonché il servizio di assistenza e il nuovo servizio di riparazione rapida Pit-stop di DeWalt.
Ma è stato anche un momento di crescita. Sentire direttamente dai clienti quelle che sono le loro necessità, per capire dove si sbaglia e in quale direzione andare per poter migliorare.
Per cercare di capire qual è la direzione che sta prendendo la rivendita Ferrario Fratelli in particolare, ma con uno sguardo al mercato locale, ci siamo recati a Monza e abbiamo intervistato il fratello minore, Paolo.

MondoPratico: All’interno del tessuto monzese, cosa rappresenta oggi Ferrario Fratelli?
Paolo Ferrario: Quando abbiamo inaugurato questa attuale rivendita, quindici anni fa circa, uscivamo da una duplice esperienza: da un lato il negozio storico localizzato nel centro città dedicato esclusivamente al privato, dall’altro un piccolo magazzino di 400 mq circa già specializzato nelle forniture industriali. Qui fu realizzato un “contesto ibrido”, che col tempo ha assunto una sua distinta connotazione: abbiamo deciso di abbandonare il privato (seppure continuiamo ad avere il registratore di cassa nel caso entrasse “la sciura Maria” che desidera una chiave nuova), concentrando il nostro lavoro attorno alle forniture professionali. Presentiamo quindi una esposizione mirata a un utilizzatore professionale, offrendo prodotti di qualità medio-alta, non trattiamo materiale di primo prezzo e soprattutto non siamo interessati a quelle etichette legate alla grande distribuzione, preferendo al contrario sinergie strette con grandi marchi, come è il caso di DeWalt e ABC.

MondoPratico La scelta di spostarsi dal privato al professionale era legata a esigenze di mercato?
Paolo Ferrario: Di fatto il fatturato derivante dal professionale era già decisamente preponderante; è stata essenzialmente una scelta naturale. Ci siamo trovati di fronte a due possibilità: continuare a mantenere il contatto con il privato, ma in tal caso per essere competitivi e per poter aggredire il mercato era (ed è ancora) necessario cambiare completamente location e legarci a una insegna in franchising o a un consorzio. Oppure scegliere per il professionale: noi abbiamo continuato quella che era la strada già intrapresa.

MondoPratico 55 anni di attività sono tanti e l’esperienza accumulata è importante. Quali altri obiettivi vi siete fissati?
Paolo Ferrario: Abbiamo attraversato una prima fase di difesa della posizione; oggi siamo in una seconda fase: la ricerca di nuovi clienti. Da qualche anno stiamo registrando una buona crescita (abbiamo chiuso il 2007 con una sviluppo a due cifre) e il nostro obiettivo a breve termine è proprio quello di continuare a mantenere questo trend. Si tratta di un obiettivo raggiungibile ma ambizioso: tutte le iniziative che stiamo portando avanti – Fashion Show Cocktail compreso – sono legate al suo raggiungimento. Per quanto riguarda gli sviluppi a medio termine, è molto probabile che ci sarà l’apertura di una nuova sede. Perché oggi, per il nostro tipo di attività, sarebbe meglio avere uno spazio esterno più ampio a nostro uso esclusivo e sarebbe meglio avere una logistica più vicino a una viabilità di grosso scorrimento, ecc.

MondoPratico Monza e Brianza sono zone molte attive e dinamiche. Quali sono i rapporti con la concorrenza locale?
Paolo Ferrario: Premesso che ritengo si possa crescere e migliorare grazie a un sano confronto con altre realtà, stiamo cercando di instaurare un discorso di collaborazione con strutture simili alle nostre. Si tratta di un progetto ambizioso: la selezione è complessa perché è necessario trovare aziende che abbiamo la nostra stessa visione del mercato e che non siano né troppo vicine né troppo lontane da noi. Da un anno a questa parte stiamo lavorando molto bene con un concorrente-collega: al momento non c’è nulla di scritto, sono accordi puramente verbali che momentaneamente riguardano l’interscambio di materiali. Inoltre, in base a un tacito accordo, noi fungiamo da magazzino per determinati marchi per loro e questa azienda fa lo stesso per noi. Il passo successivo dovrebbe essere quello di attivare le stesse promozioni.