BricoAlliance fa spesa in Oriente

Arrivano i primi frutti derivanti dall’importante costituzione di BricoAlliance, il primo consorzio europeo del bricolage. Il Consorzio Puntolegno, promotore dell’iniziativa per la costituzione di BricoAlliance, vede oggi concretizzarsi definitivamente questo importante progetto commerciale, che riunisce quattro nazioni europee con altrettanti gruppi, 250 punti vendita per una complessiva superficie di 450.000mq, con un fatturato globale di oltre 650 milioni di euro.

Bricoalliance importa dall’Oriente

È stata infatti realizzata, nei mesi scorsi, la prima operazione d’importazione diretta dall’Oriente di una serie di prodotti estremamente interessanti, costituiti in particolare da barbecue e sedie da ufficio. Oltre al vantaggio di disporre di prodotti selezionati per la propria clientela, è evidente anche la convenienza dei prezzi, estremamente competitivi, originata non solo dall’importazione diretta ma anche dal volume dell’ordine, destinato come detto a quattro grandi gruppi europei.

Puntolegno ottimizza la logistica

Nel dar vita a questa iniziativa, il Consorzio Puntolegno ha stipulato un accordo con una società di logistica che dispone, oltre che di una buona struttura organizzativa, anche di una grande esperienza per questo tipo di lavoro: il Consorzio è riuscito in tal modo a colmare una lacuna, quella della logistica, dovuta alla propria struttura commerciale che, fino a oggi, non necessitava di tale servizio.

I progetti del Consorzio per il 2008

Il Consorzio Puntolegno inoltre, attraverso la sua direzione commerciale, sta già operando per delle nuove importazioni da effettuare nel 2008, e costituite, questa volta, principalmente da arredi per giardino. La dimensione internazionale che il marchio Puntolegno sta assumendo è confermata non solo dalle importazioni dirette, ma anche da altri tipi di iniziative che vedono impegnato il Consorzio. In primo luogo grazie, ad una azione coordinata con BricoAlliance, fin dai primi mesi di quest’anno si è provveduto ad adeguare e modificare gli accordi commerciali con i fornitori comuni agli altri gruppi che costituiscono la compagine europea (Spagna, Portogallo e Belgio).