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Analisi » Dai la piega giusta al tuo camino

Dai la piega giusta al tuo camino

15 July 2008
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La continua evoluzione tecnologica delle stufe e delle caldaie, che porta a ottenere risparmi energetici sempre più consistenti, va di pari passo con l’evoluzione delle canne fumarie. Infatti il loro esatto dimensionamento e la scelta dei materiali più idonei per il sistema fumario installato portano al massimo livello il recupero dell'energia termica prodotta nel processo di combustione.

Nel sistema fumario, cioè l’insieme di sistemi che concorrono all’espulsione dei fumi dall’apparecchio di combustione al comignolo e verso l’esterno, la temperatura dei gas residui (fumi) è in continua diminuzione con le soluzioni moderne. Rispetto al passato, diventa quindi indispensabile affrontare in maniera diversa il problema della loro evacuazione istantanea, costruendo e installando canne fumarie, chiamate anche camini, tecnologicamente all’avanguardia, qualitativamente più adatte alle mutate esigenze di durata e di sicurezza.
La piena funzionalità è garantita da materiali pregiati abbinati a concezioni progettuali sempre più avanzate, e questo è garantito dai costruttori. Mentre la sicurezza è demandata anche al fumista specializzato. Il secondo rappresenta una nuova categoria professionale, nata in seguito all’aumento dell’utilizzo della legna e dei suoi derivati (pellet) come combustibile. Per l’installazione degli impianti sono richieste competenze consolidate nel settore, che possono essere offerte solo da chi opera nel campo da diversi anni e si aggiorna continuamente sulle normative tecniche per la corretta e sicura installazione e il conseguente rispetto dell’ambiente. I fumisti certificati sono facilmente individuabili, in quanto regolarmente iscritti all’Anfus (Associazione nazionale fumisti spazzacamini).
Se è vero che quasi l’80% degli incendi dei tetti è imputabile a una canna fumaria inadeguata, prima di acquistare un camino o una stufa è indispensabile controllare la presenza e la pertinenza della stessa. Da luglio 2007, infatti, ogni canna fumaria deve essere certificata per funzionare con un determinato combustibile e fino a una certa temperatura. Se la casa ha meno di dieci anni, il costruttore è tenuto a comunicare la tipologia del condotto e il suo campo applicativo. Mentre se la casa è più vecchia basta rivolgersi a un fumista specializzato per richiedere l’omologazione, il quale provvederà anche ai controlli rituali previsti per legge. Molto importanti sono anche le distanze di sicurezza da materiali combustibili, che devono essere fornite dal produttore. Se non conformi, possono eventualmente essere riempite con materiali isolanti in classe 0.

Funzionalità e performance


I materiali più indicati per realizzare una buona canna fumaria sono i seguenti: refrattario incamiciato in un condotto di cemento intonacato con almeno 3 cm di spessore e rete di tenuta; cotto isolato all’esterno con lana di roccia, con spessore di 3 cm e ricoperto da intonaco di almeno 3 cm e rete di tenuta; acciaio inserito in un condotto di cemento; acciaio a doppia parete isolato con lana di roccia, installato a vista o inserito in un condotto di cemento; altri materiali purché garantiti per temperature fumi fino a 450 °C.
“Ma la tecnologia più soddisfacente come rapporto qualità prezzo/tenuta meccanica ed ermetica prevede l’utilizzo d’acciaio inox e/o plastiche”, spiega Fausto Melotti di Mega Inox, “particolarmente trattati per resistere sia alle sollecitazioni meccaniche sia agli acidi aggressivi creati dalle condense dei combustibili gassosi e liquidi. Per combustibili solidi (legna o pellet) i materiali possono essere leggermente diversi o limitati nelle resistenze termiche, quindi bisogna attenersi alle norme EN per evitare problemi di tiraggio o incendi dovuti a scarsa manutenzione. Tali profilati sono creati con bicchierature a innesto rapido, fascettati esternamente con collari per un ottimo risultato antisfilamento. Internamente la tenuta delle pressioni (dove necessario) è garantita da guarnizioni siliconiche”.
Se il buon funzionamento di un qualsiasi impianto termico è dato anche dal corretto dimensionamento della sezione utile interna del suo camino, bisogna conoscere anche i seguenti elementi: potenzialità massima al focolare del generatore di calore e tipologia (camera di combustione in depressione o in pressione); bruciatore atmosferico o ad aria soffiata; tipo e qualità di combustibile utilizzato (gas metano o altro tipo, gasolio o olio combustibile e grado di viscosità, legna, pellet o carbone); altezza utile del camino, che può essere diversa da quella di costruzione e sviluppo totale del canale da fumo; temperatura dei fumi in uscita dalla caldaia; altezza sul livello del mare; dimensioni della bocca del caminetto; tipo d’isolamento della canna fumaria.

Tubi rigidi o flessibili?


Le ultime tendenze, anche normative, non sono orientate verso l’utilizzo dei condotti flessibili per lo scarico dei fumi, dice Vittorio Dalle Carbonare di Save Fumisteria. “Praticamente l’unico a essere ancora usato è il flessibile d’acciaio inox liscio internamente. Utilizzato per gli intubamenti dentro camini in calcestruzzo per evitare che l’umidità della condensa rovini il muro. I flessibili d’alluminio sono invece usati come condotti d’aria calda sulle cappe delle cucine e sui caminetti”.
Il flessibile, per poter garantire “prestazioni” di scorrevolezza, deve necessariamente essere liscio internamente e installato esclusivamente come tratto verticale del sistema fumario, conferma Fausto Melotti. “Meglio se d’acciaio, che ha una durata nettamente superiore all’alluminio, anche se il secondo può comunque trovare la sua collocazione di utilizzo come canale di distribuzione del calore in ambiente, per esempio, a valle di uno scambiatore aria/aria di un caminetto o una stufa a combustibile solido. Operando queste soluzioni tecniche si possono fornire la tranquillità di funzionamento e la durata rispettando le normative vigenti”.
Il tubo è meglio rigido, quindi, ma se è flessibile non deve essere d’alluminio. Per questo Poliedra presenta nel proprio catalogo il prodotto flessibile “d’acciaio inossidabile Aisi 316L a doppia lamina sovrapposta con interno liscio, ma non il prodotto flessibile d’alluminio”, dichiara Annalisa Viganò, “non ammesso per l’evacuazione dei prodotti della combustione dalle normative vigenti. Il prodotto flessibile d’alluminio è invece adatto per l’evacuazione d’aria (anche con temperature fino a 200 °C) ma non di gas combusti”.

Obblighi normativi


Le canne fumarie in commercio in Europa devono essere marcate CE, e conformi alle normative EN 1443 e 1856-1 e 2. Ma “le normative sono tante e tutte molto importanti”, dice Fausto Melotti. “Per poter commercializzare le canne fumarie, Mega Inox, che è produttrice di sistemi fumari metallici, consiglia ai distributori e ai successivi clienti della filiera fino al cliente finale di verificare la marcatura CE di ogni singolo prodotto con le caratteristiche di funzionamento del sistema fumario specifico, che dev’essere accompagnato dai rispettivi libretti d’istruzione per il montaggio come prevedono le normative europee. Per citarne alcune, la UNI 10641 regola le canne collettive per caldaie di tipo C, le EN 13384-1 e 13384-2 riguardano combustibili solidi UNI 10683. Oltre a rispettare le normative, a mio parere è fondamentale saperle interpretare in base alla casistica, e affidarsi a professionisti del settore senza lasciarsi convincere da esperti improvvisati, perché con la salute e la sicurezza delle persone non si può scherzare”.
Da parte dell’UNI, è in corso di pubblicazione la norma tecnica TS 11278, già nota come progetto di norma E 01519160, spiega Angela Arduini di ALA, “che stabilisce i criteri d’abbinamento tra camini, condotti e canali da fumo metallici rigidi, tra i materiali di fabbricazione di quest’ultimi e i generatori di calore, in conformità con le norme europee di prodotto applicabili. Tale norma integra le prescrizioni già presenti nella EN 1856-1 e 2. I canali da fumo prodotti in acciaio porcellanato con uno spessore totale di 0,8 mm, senza dover superare alcuna prova di corrosione potranno essere impiegati, oltre che per gli utilizzi ormai consolidati con apparecchi alimentati a legna, anche per tutti gli apparecchi alimentati a gas liquido o gassoso, con due sole limitazioni: che il canale sia realizzato con uno spessore totale di 0,8 mm (di cui 0,5 mm d’acciaio e 0,3 mm di smalto fra interno ed esterno); che sia installato su apparecchi funzionanti con modalità d’impiego a secco D (buona parte degli apparecchi di tipo B funzionano così)”.
I camini/canali da fumo devono anche essere etichettati con le indicazioni delle caratteristiche prestazionali come la classe di temperatura e la classe di tenuta, per esempio. In questo modo l’installatore sarà in grado, leggendo l’etichetta, di scegliere il prodotto giusto per una specifica applicazione.

Resistenza alle condense


Con l’evoluzione normativa, ultimamente si è assistito all’evoluzione tecnica relativa ai materiali e alle tipologie d’installazione, ora sempre più dedicate ai generatori ad alto rendimento e basso dispendio energetico. La canna fumaria asservita ad apparecchi a condensazione e affini deve quindi garantire sempre più tenuta alla pressione e alle inevitabili condense che si generano nei fumi per effetto delle basse temperature d’espulsione.
ALA ha creato la linea aeternum saldando i lembi della lamiera e utilizzando la tecnologia laser per rendere invisibile la zona di saldatura. La tecnologia utilizzata per sostituire la tradizionale aggraffatura elimina le piccole differenze di misura sulla circonferenza tra un pezzo e l’altro a parità di diametro, e garantisce la perfetta tenuta tra un componente e l’altro (incastro brevettato Gastop). Il nuovo processo di smaltatura con tecnologia Term, inoltre, conferisce maggiore resistenza alle eventuali condense acide, ai graffi e alla ruggine.
Oltre alla giunzione longitudinale effettuata tramite una specifica tecnica di fusione dell’acciaio, realizzata con saldatrici al microplasma, Etna segnala il sistema fumario monoparete a sezione ovale, realizzato con uno speciale macchinario ideato ad hoc dai suoi progettisti, il quale consente di risolvere i problemi d’intubazione delle canne fumarie.
Le canne fumarie del Gruppo Effe2 si compongono di varie linee, tra cui spiccano Ultra e Domus. Ultra è per caldaie, molto resistente agli acidi e pari al livello 3 della normativa, che è il più alto raggiungibile visto che i tre livelli previsti sono appunto 1-2-3. Questo si concretizza in una garanzia di resistenza alle condense acide unica sul mercato: quarant’anni. Anche la linea Domus per caminetti e stufe ha una resistenza agli acidi di livello 3, con temperatura di funzionamento T600 (test a 1000 °C) e prova di resistenza all'incendio da fuliggine. Vasta è la gamma di misure, con anima interna circolare e ovoidale che permette di ridurre gli ingombri, cosa importante in canne fumarie spesso di grandi dimensioni.
Il prodotto principale di Save Fumisteria è il canale da fumo d’acciaio porcellanato (smaltato), che proprio la recentissima norma UNI TS 11278 riconosce come idoneo per tutti i tipi di combustibile (gas, gasolio e legna), al pari del migliore acciaio inox. “Gli orientamenti del mercato, anche se non si può più considerare una novità in quanto esiste ormai da qualche anno, vanno sicuramente verso il tubo saldato”, spiega Vittorio Dalle Carbonare, “che oltre a un pregevole aspetto estetico garantisce eccezionali prestazioni di tenuta e resistenza alla corrosione delle condense prodotte dai fumi. A tal riguardo informo che da poco tempo abbiamo messo in funzione un nuovo impianto completamente automatico per la produzione di tubi saldati al laser, che ci pone ai vertici in Italia e in Europa”.

Trend di mercato


Il mercato appare maturo ma in forte riqualificazione, anche se il periodo di contrazione del settore immobiliare coinvolge pure il comparto canne fumarie, facendo registrare una leggera flessione negativa per le nuove costruzioni. In controtendenza, invece, è il mercato delle ristrutturazioni dei vecchi impianti fumari (con combustibili gassosi-liquidi e solidi), soprattutto perché sono tutti da mettere a norma con le nuove leggi e normative.
Vittorio Dalle Carbonare di Save Fumisteria rileva una “certa difficoltà nel campo dell’acciaio inox, dove esiste un numero impressionante di produttori e si comincia a subire la concorrenza di materiali nuovi come i camini di plastica sulle caldaie a gas a condensazione. Per quanto riguarda la legna abbiamo assistito a un vero e proprio boom delle vendite fino al 2006, in particolare delle stufe a pellet. Nel 2007 abbiamo avuto una flessione particolarmente marcata sul territorio italiano, dovuta soprattutto a un ridimensionamento del pellet. Vedremo che cosa succederà nel 2008, ma personalmente penso che i ‘fondamentali’ siano favorevoli per la legna in generale finché il prezzo del petrolio e del gas continueranno ad aumentare come stanno facendo da un po’ di tempo a questa parte”.
Concorda sul caso-petrolio anche Angela Arduini di ALA, anche se pensa faccia gioco alle canne fumarie: “L’attuale andamento del costo del petrolio, e conseguentemente del gas, per il riscaldamento domestico, ci fa prevedere che nel futuro ci sarà una costante forte domanda di generatori di calore alternativi come stufe a legna, pellet eccetera. Pertanto riteniamo che il prodotto possa rimanere attuale mantenendo elevati livelli tecnologici e qualitativi”.




La nuova norma[titolo]
È in arrivo la specifica tecnica UNI TS 11278: “Camini e canali da fumo, condotti, canne fumarie metallici – Scelta e corretto utilizzo in funzione del tipo di applicazione e relativa designazione del prodotto”, elaborata in seno al Gruppo Misto Camini di competenza del CIG (Comitato Italiano Gas) e CTI (Comitato Termotecnico Italiano). Questa nuova specifica tecnica stabilisce i criteri di scelta di canne fumarie, camini, condotti e canali da fumo metallici rigidi e condotti per l’intubamento flessibile, sulla base del corretto abbinamento con l’apparecchio utilizzatore e su quello della tipologia d’installazione, in conformità con la EN 1443 e le altre norme europee applicabili
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Soluzioni per pellet[titolo]
L’aumento del costo del petrolio coinvolge anche il settore del riscaldamento domestico, e visto che i combustibili derivati costano sempre di più, la tendenza va verso altre soluzioni tipo il pellet, un combustibile ecologico che impiega gli scarti della lavorazione del legno. Per questo, molti produttori propongono canali da fumo porcellanati studiati appositamente per stufe a pellet. Il livello di tenuta richiesto è molto elevato, quindi sono dotati di un ventilatore nel circuito di combustione. Importanti sono anche le guarnizioni, la cui tenuta è garantita da materiali come il silicone o il viton. Lo spessore dell’acciaio porcellanato garantisce resistenza anche a situazioni estreme come il fuoco di fuliggine (incendio che avviene nel tubo). Questo materiale non è danneggiato da un evento così distruttivo, e il fumista deve solo controllare la tenuta delle guarnizioni
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