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Chimico o meccanico: scegli il fissaggio che non si stacca mai dal muro

14 November 2008
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Schiume poliuretaniche, fiale di resine bicomponente poliestere o vinilestere, spray: la gamma degli ancoranti chimici è molto vasta. Ma anche i fissaggi meccanici sono oggi disponibili in un’ampia scelta, per andare incontro alle esigenze dei vari tipi di supporto e delle caratteristiche degli oggetti da fissare.

L’innovazione con il continuo riferimento alla pratica rappresenta una tradizione per le aziende più importanti. Ciò è vero in tutti i settori, quindi anche per i sistemi di fissaggio chimici e meccanici. Proprio per questo, ma anche per la specificità delle problematiche tecniche e normative del mercato di riferimento, gran parte delle aziende operanti nel settore dei prodotti di ancoraggio hanno da tempo creato Assofissaggio. L’Associazione Nazionale Sistemi di Fissaggio è soprattutto dedita alla diffusione del sistema di fissaggio in termini di "qualità e sicurezza". Ma ha anche lavorato per sostenere e divulgare la linea guida europea per il fissaggio, denominata Etag 001, che introduce l'obbligatorietà della marcatura CE su molte famiglie di ancoranti, definendo regole di progettazione e calcolo dei fissaggi.
Certo, la cultura del fissaggio non passa solo attraverso l’associazionismo. Anche informazione e formazione sono importanti, e l’utilizzatore occasionale così come l'installatore professionista, al momento di scegliere la soluzione di fissaggio più idonea deve essere informato e rassicurato circa l'idoneità del suo acquisto in rapporto all'applicazione. La tenuta, e quindi la sicurezza del sistema di fissaggio, deve essere la prima preoccupazione di un installatore, professionale o privato che sia.
Per ottenere ciò, molto importante diventa il luogo d’acquisto. Per questo, le rivendite specializzate e di ferramenta rimangono ancora le preferite. Qui si trova personale capace di identificare le esigenze e consigliare al meglio il cliente. Infatti attraverso due semplici domande: “che cosa si deve fissare?” e “su quale tipo di supporto?”, un esperto rivenditore è in grado di guidare nella scelta all’acquisto. La prima domanda serve per chiarire la tipologia dell’oggetto e il peso, se la sollecitazione è statica o variabile, se il fissaggio è esposto alle intemperie o all'interno del fabbricato. Mentre la seconda deve stabilire se il fissaggio deve essere effettuato nel calcestruzzo, per esempio, in mattoni pieni o forati e quale sia il loro stato di conservazione, se si tratta di costruzione nuova o di ristrutturazione. Una volta in possesso di queste risposte, il rivenditore, se ben assistito e formato dal suo partner-produttore, è in grado di andare incontro alle esigenze di ogni tipo di installatore.

Gli elementi della sicurezza


Tutti i fissaggi devono essere utilizzati secondo le indicazioni date dai produttori per ottenere il massimo della resa. L'esecuzione e la pulizia del foro, la profondità dello stesso, l'interasse tra i fissaggi, le distanze dai bordi e così via: tutte queste indicazioni sono indispensabili per la posa in opera dei fissaggi. A causa di queste variabili, è difficile indicare a priori in quali condizioni i vari prodotti esprimono al meglio le potenzialità, anche se la documentazione dei produttori più importanti è in grado di dare tutte le informazioni necessarie per un utilizzo più efficace ed efficiente. Per poter valutare e scegliere correttamente un ancoraggio, quindi, è opportuno considerare una serie di fattori diversi, ciò che richiede un vasto bagaglio di conoscenze e dati precisi da parte del punto vendita.
Come già accennato, la prima domanda che l'artigiano si pone quando si tratta di montare un qualsiasi elemento riguarda il supporto, cioè i materiali per l'edilizia a disposizione. Dal momento che sono molteplici, altrettanto molteplici sono anche i requisiti che le varie tipologie di fissaggio devono essere in grado di soddisfare. Per quanto concerne il foro per l'ancoraggio, il materiale di supporto determina le modalità con cui praticare il foro. Ma è anche importante la pulizia di quest’ultimo, anche se si tratta di un aspetto spesso trascurato, perché i residui di polvere fra tassello e parete del foro riducono sensibilmente l'efficienza dell'ancoraggio.
Per garantire la funzionalità del tassello, per ogni ancoraggio è prevista una determinata coppia di serraggio. Una coppia di serraggio eccessiva, per esempio, sollecita le parti filettate innalzando la pressione d’espansione sul materiale di supporto. Fondamentali sono lo spessore e la profondità di ancoraggio. Ma anche le tecniche d’installazione sono importanti, e in base alle esigenze sono classificabili in montaggio a filo o passante, a distanza, a trazione obliqua o centrale, a trazione radiale da scorrimento elastico. Invece lo spessore di serraggio corrisponde allo spessore dell'elemento da fissare. Nel montaggio a filo, per esempio, si può modificare tale spessore scegliendo la lunghezza della vite, mentre nel montaggio passante la lunghezza utile massima è data dal tassello di fissaggio. Se la base d’ancoraggio è rivestita con intonaco o materiale isolante, la vite o il tassello passante devono avere spessore pari a quello dell'intonaco e dell'oggetto da montare.

Fissaggio meccanico oppure chimico?


Il tassello di plastica a espansione è il più famoso sistema meccanico per fissare un oggetto al muro. È valido ancora oggi, anche se divide la scena con quello d’acciaio. Ma quando il carico è troppo pesante, e i tasselli di plastica e gli ancoraggi d’acciaio non garantiscono tenuta, allora la soluzione ideale è rappresentata dagli ancoranti chimici. Se le caratteristiche del supporto sono critiche, per esempio, oppure l’oggetto da fissare è sottoposto a un carico dinamico ripetuto nel tempo, l’ancorante chimico è più sicuro perché s’incolla nel muro diventando un corpo unico con i mattoni forati. Oggetti che vibrano come i condizionatori, per esempio, potrebbero rompere il muro se sostenuti da tasselli meccanici.
L’ancorante chimico è inoltre polivalente, perché permette di fissare un oggetto in modo permanente ma anche temporaneo. Viste le sue grandi doti di affidabilità, il fissaggio chimico è più indicato per un utilizzo professionale ma può essere usato anche da un utente meno esperto. Ma occorre ricordare che la sua sicurezza dipende dai molteplici elementi che formano il sistema di fissaggio: materiale di supporto, resina, barre, ganci o bulloni, profondità d’ancoraggio, spessore dei materiali, tipologia dell’oggetto da fissare. La semplicità applicativa rende l’ancoraggio chimico adatto per molte situazioni e diverse condizioni di posa, con distanze minime dai bordi che non creano tensioni irregolari. Essendo inoltre invisibile, al contrario di quelli meccanici non lascia segni sulle pareti. E una volta rimosso l’oggetto fissato, basta infilare un tappo nel buco e coprirlo con l’intonaco. La tecnica per l’installazione del fissaggio chimico è unica per tutti i supporti, l’unica differenza sta nell’applicazione della retina forata (plastica o metallica) per materiali semiforati o forati.
Oggi la maggior parte degli ancoranti chimici è priva di stirene, quindi ecologicamente più sicura. Atossici e inodore, hanno un impatto nullo sull’ambiente, senza residui a fine lavorazione in quanto la resina restante nelle cartucce può essere riutilizzata. L'unico problema è legato al corretto smaltimento delle cartucce non completamente utilizzate. Per consentire la miscelazione dei componenti e rendere quindi la resina inerte, infatti, il contenuto deve essere estruso completamente prima di buttarle.

Sfogliando le pagine di catalogo …


Tra i prodotti di recente inseriti nel catalogo Hodara è da segnalare la resina vinilestere HX Vinil, un ancorante chimico ad alto valore di tenuta particolarmente adatto per fissaggi pesanti su calcestruzzo, il quale garantisce ottima adesione anche in presenza d’acqua. Lavorando per adesione e non per espansione meccanica, non crea tensioni nel materiale di base ed è quindi adatto per tutti i supporti compatti, friabili e forati.
Rivit offre una ricca e completa gamma di fissaggi, tra cui spiccano rivetti e inserti con i relativi utensili per la posa. I rivetti a strappo permettono di realizzare fissaggi alla cieca operando da un solo lato, e sono disponibili in alluminio, rame, acciaio, inox. Completano la gamma rivetti specifici per fissaggi su spessori non metallici o per il settore elettronico. I rivetti strutturali sono caratterizzati dal bloccaggio meccanico del gambo, per connessioni di tipo strutturale resistenti al taglio e alla trazione, particolarmente adatti per assemblaggi di parti soggette a vibrazioni. I rivetti in cartuccia permettono rivettature veloci a ripetizione, e sono l’ideale per fissaggi leggeri. Gli inserti filettati creano filettature su lamiere preforate non accessibili posteriormente, e il loro uso non provoca danni né deformazioni sui materiali trattati superficialmente. Realizzati in acciaio zincato, inox e alluminio, sono disponibili a fusto cilindrico, esagonale, aperti o chiusi.
Saratoga propone il tassello chimico a iniezione Forte Presa per ogni tipo di muratura. Ideale per appendere scaffali, pensili, scaldabagni, persiane, porte, finestre, piastre per tende da sole, è completamente rimovibile. Oltre a essere insostituibile per mobilieri, tappezzieri, impiantisti e molte altre categorie di artigiani, è particolarmente indicato per il fai da te e le piccole riparazioni domestiche. È disponibile in cartucce, eventualmente con beccucci conici di miscelazione e pistone adattatore per pistola. Il sistema consiste in una cartuccia contenente una resina poliestere e un indurente, i quali, grazie al particolare ugello avvitato sulla cartuccia, si miscelano perfettamente in fase di estrusione mediante pistola disponibile in due modelli: E-Pro 3K e a stelo originale. La linea è completata con il tassello a rete, indispensabile in presenza di mattoni forati.
L’ancorante d’acciaio FBN II con marcatura CE, opzione 7 per calcestruzzo non fessurato è una delle proposte Fischer. La combinazione tra la nuova fascetta d’espansione e la rinnovata geometria del cono garantisce elevati valori di resistenza alla trazione e riduzione della distanza tra bordo e interasse, l’inserimento più rapido nel foro, il raggiungimento della coppia con pochi giri d’avvitamento del dado esagonale. Il codolo rinforzato impedisce danni alla filettatura durante l’inserimento a percussione con il martello. La profondità di ancoraggio può essere standard o ridotta. Resistente al taglio e in possesso della certificazione al fuoco F120, è adatto anche per ambienti particolarmente esposti quali le zone ricche di salsedine.
Il catalogo Tecfi comprende fissaggi meccanici e chimici. La gamma del meccanico è molto vasta, e presenta sia prodotti tradizionali, rappresentati da tasselli di nylon e acciaio, a espansione per richiamo del cono e a fascetta singola o doppia, passante e non passante; sia prodotti innovativi come le viti per calcestruzzo, che stravolgono il tipo di azione esercitato nel supporto per garantire la tenuta. La gamma di fissaggi per coperture è fra le più importanti d’Europa. Mentre la gamma del chimico è completa sia nelle resine poliestere sia in quelle vinilestere, con possibilità di fornire resine epossidiche pure a richiesta.
Il fissaggio chimico ha ormai da diversi anni catturato anche l'attenzione dei clienti Bossong, tanto che la gamma di resine si espande sempre di più. Recentemente, sono stati inseriti a catalogo nuovi formati di resina poliestere e vinilestere, oltre a una nuova resina epossidica pura che porta quindi a sei i tipi di resina prodotti. Ma il fissaggio meccanico è sempre un riferimento importante per l’azienda, e rappresenta oggi il secondo fatturato subito dopo il chimico.

Il mercato guarda al futuro


Che il mercato sia in un frangente molto difficile sia per la scarsità dei lavori sia per il continuo aumento della materia prima, che rende problematica la vendita, è opinione di molti. Ma per fortuna non mancano le voci in controtendenza, a riportare un po’ di sereno in un settore che sa anche evolversi. Ottimismo esprime Giovanni Bonadonna di Ferritalia, per il quale si tratta di “un mercato in evoluzione grazie anche alle proposte di nuovi prodotti che mirano alla maggiore efficacia del fissaggio e alla semplificazione del procedimento d’applicazione. Della situazione economica non propriamente brillante come quella che ora molte nazioni stanno vivendo, quindi, questo comparto sembra non risentire in modo eccessivo”.
Lo stesso ottimismo viene da Giovanni Gulino di Allfix Italia, che descrive il comparto come “un bene primario all'interno della ferramenta, quindi meno soggetto a periodi di crisi rispetto ad altri comparti. Tuttavia, negli ultimi anni abbiamo assistito a un'innovazione di prodotto e a forti campagne di marketing da parte di alcune aziende che hanno un po’ infranto alcuni equilibri. Nel contesto generale, comunque, le aziende qualificate del settore non sono tantissime, e il mercato offre spazio alle aziende più dinamiche che vogliono svilupparsi”. Concorda anche se è più cauto Matteo Giussani di Giussani Rapid, perché “il tassello è un articolo di consumo. Ma è sicuramente necessario restare al passo con le novità e le normative”.
Stabilità è la parola d’ordine per Angelo Laezza di Tecfi, almeno per quanto concerne i prodotti tradizionali. “L’interesse è per l’innovazione, come avviene in tutti i settori maturi. Ovviamente l’innovazione richiede ingenti investimenti in ricerca & sviluppo, progettazione, realizzazione delle attrezzature di produzione e di controllo, stock di produzione: tutti punti che spesso le aziende italiane non sono interessate a sostenere, abituate a competere in mercati ‘piccoli’. Oggi, nel mercato globale un ‘approccio antico’ genera situazioni di difficoltà alle aziende meno abituate a innovare, e solo la capacità di creare posizionamenti più moderni agendo su tutte le leve competitive, e non solo sul prezzo, può incentivare il comparto”.
Per quanto riguarda il trend di mercato e le aspettative per il futuro, “questi sono momenti di stasi”, dice invece Michele Taddei di Bossong, “anche se l'Expo di Milano dovrebbe rilanciare almeno l'economia edile lombarda. Mentre per il resto d'Italia, speriamo come sempre nel riavvio dei cantieri di grandi opere. Non tanto per il cantiere in sé, quanto per il grande indotto che si viene a creare”.
L’evoluzione del commercio degli ultimi anni ha imposto, secondo Carlo Vianello di Heco Italia, “una modifica del tradizionale rapporto tra produttore e commerciante di piccole, medie e grosse dimensioni. La nostra filosofia commerciale prende avvio da un paio di concetti fondamentali: qualità del prodotto e del servizio, attenzione ai bisogni dell’utilizzatore finale e delle figure intermedie. Per soddisfare l’intera filiera ci affidiamo a rivenditori che abbracciano le nostre idee, disposti ad affrontare il mercato con la nostra stessa energia. Il nostro cliente, ferramenta tradizionale o grande distribuzione, è coinvolto in numerose attività promozionali, commerciali e di marketing che creano un rapporto che supera il normale contatto fornitore/cliente”. Da qui forse nasce l’ottimismo per il futuro e il trend di crescita da sempre molto positivo, costantemente sopra la doppia cifra negli ultimi anni. “Siamo però consci del fatto che alcuni settori stanno vivendo momenti non facili. Questo ci spinge a riflettere anche sulla nostra offerta e sui bisogni degli utilizzatori, per essere poi i primi a poter fornire loro soluzioni innovative. Una spirale virtuosa, che può solo portare a nuovi ambiziosi traguardi”.


Fastener Fair: la fiera si moltiplica per tre
Fastener Fair è una fiera esclusiva dedicata al fissaggio che si tiene a Coventry, la quale si pone l’obiettivo di offrire nuove opportunità per il futuro. Quella che si è tenuta in giugno di quest’anno è la dodicesima edizione, e ha visto la partecipazione di 140 espositori e oltre 1000 visitatori provenienti da Regno Unito e Irlanda. Il numero dei visitatori ha fatto registrare un lieve incremento rispetto all’edizione precedente di due anni fa. Un risultato positivo, se si pensa che è un evento maturo in essere dal 1995!
Fastener Fair riunisce produttori, fornitori di macchine, grossisti, distributori, importatori, esportatori e fornitori di strumenti, oltre ad associazioni commerciali e fornitori di servizi e prodotti connessi. La fiera ha base nel Regno Unito, ha luogo ogni due anni e si avvicenda a Fastener Fair Stuttgart, vetrina internazionale che si terrà il 7 e l'8 ottobre 2009. Mentre in Ungheria, il 22 e 23 ottobre si terrà la fiera nazionale Fastener Fair Budapest.


Ferramenta tradizionale vs GD
Le differenze di rapporto produttore/rivenditore tra la ferramenta tradizionale e la grande distribuzione rispecchiano sostanzialmente le differenze del tipo di clientela servita all'interno di questi due macrogruppi. La ferramenta tradizionale è più attenta agli aspetti tecnici e alle innovazioni di prodotto, per poter proporre ai propri clienti professionisti le soluzioni più adatte alle loro esigenze. La grande distribuzione è più attenta all'immagine del prodotto e alle condizioni d'acquisto, per poter soddisfare una clientela più attenta al prezzo.