Accedi oppure registrati

Analisi » Piante e fiori: un 2008 da dimenticare?

Piante e fiori: un 2008 da dimenticare?

30 March 2009
Photogallery

Tag e categorie

Il 2008 si chiude con un bilancio negativo per le vendite sia di piante in vaso sia di fiori recisi, a causa di un rallentamento generale della domanda nel secondo semestre del 2008: questo è ciò che risulta dal monitoraggio effettuato da Ismea.
Nel periodo estivo ci si è scontrati con una dura realtà: anche la classe benestante rinuncia facilmente a rinnovare le piante del giardino o del balcone pur di rimanere un giorno in più in vacanza.
Si mantiene invece vivo il desiderio di comprare piante fiorite da collocare in casa o composizioni da regalare. Da questo punto di vista, si segnala che a influenzare gli acquisti nel canale cimiteriale è stato il maltempo, che in parte potrebbe aver diminuito l’affluenza.

COSA SI E’ VENDUTO NEL 2008?


L’ultimo trimestre del 2008 si è svolto genericamente a ritmi lenti, ma si è registrata comunque una buona spinta all’acquisto di tutti i prodotti di stagione, come poinsettia, orchidee, composizioni
di piante verdi in vaso.
É rimasta alta la giacenza di ciclamino (soprattutto vaso 14/16), la cui domanda è stata nell’arco di tutto il secondo semestre più bassa rispetto lo scorso anno. Su questa specie si è spostata parte della produzione, l’anno precedente programmata a poinsettia. Gli alti costi di riscaldamento hanno favorito lo spostamento causando un eccesso di offerta che ha penalizzato tutti.
La stella di Natale è stata richiesta in misura soddisfacente, ma anche qui si è verificata una cattiva programmazione che ha amplificato i volumi delle taglie piccole (inferiori al vaso 14) che si prestano di più alle promozioni ma che vanificano lo sforzo di caratterizzare il punto vendita rispetto alla “banalizzazione” realizzata presso i super e ipermercati.

QUANDO LE BANCHE ACUISCONO LA CRISI


La situazione degli operatori a monte e a valle della filiera è penalizzata non solo dai minori consumi, il cui calo in alcuni mesi del secondo semestre è stato del 20% in valore nel segmento delle piante in vaso, alberi e arbusti, ma anche dal prolungarsi dei tempi di riscossione dei crediti, con la conseguenza che molte aziende non riescono più ad avere i finanziamenti dalle banche.
Ciò si ripercuote su tutta la filiera in quanto la mancanza di liquidità impedisce alle aziende di trovare vettori competitivi ma che richiedono il pagamento anticipato o l’esistenza di un’assicurazione.
Anche gli olandesi hanno esportato meno prodotto in Italia nel secondo semestre a causa della poca abilità finanziaria degli acquirenti italiani; allo stesso modo i trasportatori hanno preferito lavorare meno piuttosto che rischiare di non esser pagati. In questa situazione solo la primavera e l’impellente necessità di veder fiorito il proprio balcone, confidando in un clima meno avverso dell’attuale, potranno risollevare gli animi.