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Blister: utile anche durante il lavoro

28 April 2009
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Lo abbiamo sempre buttato via subito. Invece ora il blister è un utile alleato nei piccoli lavori: sono i particolari che lo differenziano.

Se gli oggetti taglienti (forbici, tronchesini,…) necessitano di un confezionamento in blister per questioni di sicurezza, quelli piccoli (viti, tasselli,…) possono così essere facilmente venduti a libero servizio. Nato per l’industria farmaceutica e quella cosmetica, il blister si è guadagnato altri settori in cui inserirsi e in proporzione maggiore con l’aumentare della vendita a libero servizio. Di seguito proponiamo una panoramica di mercato, anche con interessanti novità che rivelano un “volto” nuovo di questo packaging.

Ogni prodotto il suo blister


“Tutti i nostri articoli sono presentati e venduti con un vestito su misura che tiene comunque conto della clusterizzazione dei display richiesta dalla distribuzione moderna” spiegano da Sodifer. “Per la minuteria utilizziamo delle bivalve in pvc richiudibili, - proseguono - per gli utensili e per l’idraulica i blister più diffusi sono la placchetta e il doppio blister rigido. L’ultima soluzione che abbiamo studiato in ambito di blister è rappresentata dalla confezione detta a “Camicia” utilizzata generalmente per l’utensileria. Questo tipo di confezione consiste in un doppio blister che va ad avvolgere la testa/punta dell’utensile lasciando libero il manico per testarne la maneggevolezza e i materiali”.
Sono oltre 250 i modelli di valigette disponibili in formati standard nel catalogo di Gnc. Utilizzabili per la vendita a libero servizio di qualsiasi prodotto nei settori più diversi, sono le valigette Block, Blibox, Round, che sono state concepite per proteggere e incrementare questo tipo di vendita. Inoltre le operazioni di confezionamento risultano semplificate, poiché le valigette sono facili da chiudere senza l’utilizzo di costose macchine. Contemporaneamente, l’elevata qualità del sistema di chiusura dà una sufficiente resistenza all’apertura offrendo un giusto grado di inviolabilità.
In Elicam, le richieste da parte del mercato riguardano il blister saldato ad alta frequenza con stampa del logo su pvc. Si tratta di una confezione in monoprodotto interamente riciclabile, con la quale si evita la separazione della plastica dal cartoncino. Altro modello è il sleeve termoretratto, soluzione che presenta il vantaggio di minimizzare il materiale che compone la confezione stessa.
Nbc (acronimo di Niada Blister Confezioni, società del Gruppo Niada) compare sul mercato nel 1975 spinta “dall’idea di proporre una confezione che potesse proteggere il prodotto e donargli quel valore aggiunto che lo rendesse appetibile al consumatore finale: il blister, che oggi tutti conosciamo”.
Vasta la proposta per proteggere, contenere, appendere i prodotti e gli accessori per i settori non-food: valve sfilabili a tre pieghe; valigette o bivalve; vassoi tecnici industriali personalizzati (ideali per la movimentazione di piccole parti e semilavorati), display per l’esposizione dei prodotti nei punti vendita, interni scatola per alloggiare prodotti di alta cosmesi e in ultimo termoformati per presidi medici. Oltre 180 sono i formati di blister standard, disponibili in pronta consegna senza alcun costo stampi, nelle tre tipologie Sfilabili, Nibox bivalve e Convex bivalve e sfilabili. Quella che risulta più diffusa e richiesta nel settore ferramenta è la Nibox, valigetta realizzata in pvc trasparente (pet a richiesta) dotata di un sistema di chiusura a scatto che permette di rendere il confezionamento manuale veloce e pratico, senza l’utilizzo di ulteriori attrezzature. Il cliente acquista le bivalve e si occupa personalmente di inserirvi all’interno i diversi prodotti a seconda delle necessità, senza ulteriori costi. Oltre alle valigette dalla tradizionale forma rettangolare regolare, è stata recentemente introdotta una nuova famiglia di bivalve, la cui caratteristica principale è la maggior superficie che può essere dedicata alla grafica, grazie a un sottile foglietto che può essere inserito sul retro del blister.
Composto da cartoncino più valva con dettagliate e utili istruzioni sul retro è l’offerta di Packcenter; la bivalva è una confezione con doppia valva termosaldata in due, per dare maggiore sicurezza contro furti, ammaccature da trasporto e una particolare estetica. Ma ciò che differenzia i blister di Packcenter, per esempio per punta da muro e tasselli, è il fatto che comprenda raccogli polvere, guida punta e antischegge. E c’è anche il "nuovo brevetto" innovativo che permette di sostenere indirettamente chiodi o viti di varie dimensioni, mantenendo le dita a distanza di sicurezza. Insomma, in questi casi il blister non si butta subito perché è un utile accessorio!
Punta agli articoli principalmente venduti nella grande distribuzione organizzata la proposta di blister di Bricorama. “Dagli articoli di ferramenta a quelli per i colorifici, dalle parti di ricambio per moto a quelli per l'aria compressa, articoli per la casa, giocattoli, dvd, prodotti per cartolerie ed edicole, materiale elettrico e idraulico, accessori per telefonia mobile e consumabili per il settore delle stampanti e disponendo di un’autorizzazione sanitaria confezioniamo anche alimentari già precedentemente confezionati” precisano dall’azienda.

Tra materiali e forme


Spiegano chiaramente da Gnc che “oggi il design del packaging e la comunicazione resa possibile con l’inserimento di un cartoncino pubblicitario valorizzano il contenuto e rendono più attraente la confezione”. In base a questo presupposto, l’attenzione è massima al momento della scelta del materiale, in funzione anche del canale distributivo e del Paese di destinazione e alle dimensioni del packaging per ottimizzare lo spazio espositivo a scaffale o sui grigliati.
Punta al servizio completo Elicam, che segue il cliente dalla fase di elaborazione del progetto di packaging con nuove forme e materiali riciclabili fino alla blisteratura dei prodotti, controllo qualità e spedizione, con la possibilità di pallettizzare ed etichettare la merce direttamente presso la sede Elicam, pronta per la spedizione, evitando così inutili trasporti interni.
Se le richieste dei clienti appaiono sempre mutevoli, il Gruppo Niada risponde investendo costantemente nella creazione di nuovi formati standard, non solo per offrire la soluzione più consona alle esigenze, ma anche la meno onerosa.
La ricerca di innovazioni in Packcenter riguarda i materiali specifici, mentre Sodifer presenta confezioni dette “parlanti” in quanto, su ognuna di esse, vengono illustrati graficamente e spiegati i prodotti contenuti e il loro utilizzo.
Trasparenza e brillantezza sono garantiti nei blister di Bricorama dall’impiego di un pvc vergine. Per quanto riguarda la forma, l’azienda indirizza lo studio verso una forma armoniosa e che si colleghi all'oggetto che deve essere inserito.
Le misure però rimangono contenute in un formato accettabile sia dal punto di vista della presentazione sul punto vendita, sia dal punto di vista dei trasporti.
“Gli studi sul materiale vengono fatti generalmente insieme ai fornitori, per dare caratteristiche migliorative, come per esempio l'elasticità del materiale per evitarne le rotture sia in caso di caduta del blister, sia quando viene sottoposto a sbalzi di temperatura eccessivi” aggiungono da Bricorama.

Andamento del mercato


“La difficile situazione congiunturale richiede anche alle aziende che operano nel settore dell’imballaggio la massima qualità del prodotto e dei processi a prezzi sempre più ridotti” affermano in Elicam. Vari sono gli aspetti su cui puntare: l’ottimizzazione e la personalizzazione dell’imballaggio, l’assistenza costante e la massima qualità della lavorazione a prezzi altamente competitivi. Secondo il Gruppo Niada, “l'esposizione a libero servizio, tramite il blister, ha stravolto le abitudini del consumatore di 20 anni fa e ha costretto i punti vendita, sulla scia dei cambiamenti, ad adeguarsi. Il mutamento non ha ancora raggiunto la fase finale, è ancora in corso”. Infatti, il blister è presente in quasi tutti i segmenti del mercato e nei punti vendita a piccola, media e larga superficie espositiva. L’azienda però solleva giustamente una problematica, cioè quella relativa al loro smaltimento attraverso processi di recupero della materia prima, che riguarda in definitiva tutti gli imballaggi (cartone, alluminio, plastica, vetro, accoppiati, legno ecc.), ai relativi costi per la collettività e a una presa di coscienza indispensabile.
È dall’azienda Gnc che arriva la previsione secondo la quale l’impiego di packaging realizzati mediante termoformatura possa risentire meno della crisi rispetto ad altre tecnologie. “Il motivo - spiega l’azienda - è da ricercarsi nella generalizzata diminuzione del peso medio degli imballaggi attuata sia per riduzione dello spessore dei materiali utilizzati sia per una migliore compattezza delle confezioni realizzate. Poiché per altre tipologie di materiali utilizzati per il packaging e anche per altre tecnologie impiegate per la realizzazione di imballaggi plastici non sempre è facilmente attuabile tale riduzione di peso, si ipotizza che il tasso di crescita degli imballaggi in plastica termoformati possa nei prossimi anni continuare ad avere un’evoluzione soddisfacente, superiore al trend di crescita atteso per gli altri materiali e degli stessi imballaggi plastici realizzati mediante altre tecnologie (iniezione, soffiaggio, stampaggio rotazionale ecc.)”.

Il blister guadagna settori d’interesse
Il blister nasce nel comparto cosmesi e farmaceutico. Negli anni però ha trovato impiego in altri settori. Da un’indagine svolta dall’Istituto Italiano Imballaggio nel 2007, è risultato che nel settore ferramenta e serrature il 70% del confezionato è pensato per il consumatore in cartoncino teso (la scatola), mentre il 30% è blisterato (nell’accoppiata cartone e plastica). Passando al comparto lampadine il 61% è in blister mentre il 39% in scatole. Tra i produttori si è registrato un trend positivo di crescita del +1-1,5% l’anno per il blisterato. Infine nella minuteria metallica risulta che il 5% è in blister e il resto in cartone ondulato o cartoncino.
Quello che in generale è emerso da questa indagine è che il blisterato aumenta con l’aumentare della presenza di centri commerciali, della grande distribuzione, proprio perché in questi luoghi d’acquisto vi è la vendita a libero servizio. Fonte: Istituto Italiano Imballaggio


Leggi sullo smaltimento?

Alcune aziende, tra cui il Gruppo Niada, appartengono a CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), un consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi con la finalità di perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea e recepiti in Italia attraverso il Decreto Ronchi (ora Dlgs. 152/06), garantendo il passaggio da un sistema di gestione basato sulla discarica a un sistema integrato di gestione basato sul recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggi sia industriali sia post-consumo. Per questo motivo viene applicato su ogni blister un contributo che attualmente è pari a € 105 Euro/ton, ma a partire dal 1° luglio 2009 passerà a 195 Euro/ton.
In Sodifer si rispettano le leggi relative allo smaltimento dei materiali richieste dalla normativa europea del “Punto Verde”, visibile su ogni confezione tramite il logo “Der grune punkt”, secondo la quale ogni componente facente parte della confezione deve essere separabile dagli altri.
“Purtroppo le informazioni e l'educazione affinché i consumatori smaltiscano correttamente i loro rifiuti sono state un po’ scarse fino a poco tempo fa” - osservano da Bricorama - Sono convinto che la raccolta differenziata dovrebbe cominciare dalle nostre case”. È per questo motivo che l’azienda invita i propri clienti a indicare sulle confezioni i suggerimenti necessari a un corretto smaltimento dei materiali.