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In calo le vendite di attrezzi per il giardinaggio

04 February 2010
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Con un calo del 4,4% nel 2008 e una previsione del -4,6% nel 2009 il mercato degli attrezzi per il giardinaggio cala meno di altri settori. Affrontiamo l'analisi del settore con il supporto della nuova analisi di settore di Databank, che pubblichiamo in anteprima.

Diciamo subito che la crisi economica c'è stata per il settore degli attrezzi da taglio e da coltivazione. Però, ad ascoltare i resoconti delle aziende, si è avvertita meno che altrove: nel 2008 il mercato interno si è fermato a 65 milioni di euro (-4,4%) e le previsioni di Databank per il 2009 parlano di un'ulteriore calo del 4,4%.
Una situazione certamente non facile: ma ora occorrerà vedere se il 2010 sarà l'anno della ripresa, di cui si parla soprattutto a livello politico, o se sarà ancora l'anno di 'sangue, fatica, lacrime e sudore' paventato dagli economisti.
Il clima che si avverte è sicuramente di generale preoccupazione: 'Ritengo l'andamento del mercato italiano degli attrezzi per il giardinaggio fino a oggi leggermente in flessione, ma comunque buono rispetto all'andamento economico generale ­ afferma Claudia Pittau, responsabile commerciale di Archman -. Per il 2010 prevedo però un'ulteriore flessione. I fattori di maggiore preoccupazione sono le importazioni di prodotti a basso costo e la disoccupazione che ha reso molto basso il potere di acquisto delle famiglie'.
Sulla stessa lunghezza d'onda la sensazione che arriva da Alba Rotundo dello staff di Ferrari Group: 'Dopo la flessione registrata nel 2008, il mercato italiano degli attrezzi per il giardinaggio nel 2009 ha confermato l'andamento dell'anno precedente. Per la prossima stagione riteniamo difficile una previsione, a causa dell'andamento altalenante dei consumi e della scarsa percezione di evidenti segnali di ripresa. Uno dei fattori di maggiore preoccupazione è sicuramente la diminuzione del potere d'acquisto delle famiglie'.
Da Mario Valsecchi dell'ufficio commerciale di Valsecchi arriva una segnalazione che, purtroppo, è un tasto dolente per molti: 'La previsione di fatturato del 2009 è pari a quella del 2008, e questo è un dato positivo vista l'attuale congiuntura. Il problema è negli incassi, che anche per il 2010 saranno la nostra maggiore preoccupazione'.
Alessandro Bonuccelli, responsabile della business unit Piantallegra di Norberto Pardini, ricorda infine come le aziende debbano fare i conti con un sistema bancario sempre più restio a concedere credito a chi desidera investire.

GDS E AGRARIE IN CRESCITA, MA LA FERRAMENTA É AL PRIMO POSTO

Il preconsuntivo 2009 fornito da Databank per il settore indica un calo delle vendite delle attrezzature per giardinaggio intorno al -4,6%, che corrisponde a livello di singoli operatori a performance disomogenee.
In termini di canali distributivi, la ferramenta perde il 3% sia nel mercato degli attrezzi da taglio sia in quello degli attrezzi da coltivazione e, in parallelo, l'avanzata della GDS e delle agrarie sono, a livello di trend, le novità più interessanti. In valore assoluto, tuttavia, le ferramenta continuano a mantenere la testa della classifica dei canali distributivi, seguite dai garden center.
Marco Regé, direttore commerciale di Ipierre Sirotex, prova a spiegare questo trend riallacciandosi anche al tema della crisi economica: 'I prodotti che servono ma non sono necessari sono spesso scelti in base al prezzo e sempre più i canali distributivi sentono la necessità di affiancare a prodotti di marchi qualificati e qualificanti altri articoli di prezzo abbordabile. Ad oggi i negozi della GDS e le ferramenta sembrerebbero i canali più attenti a queste esigenze in quanto offrono spesso una discreta varietà di articoli, sia di primo prezzo sia di buona qualità a prezzi più elevati'.
Lorena Piazza, amministratore di Handy Officine Piazza, spezza una lancia a favore dei garden center: 'Notoriamente i garden center un occhio di riguardo per il prodotto di qualità l'hanno sempre avuto e mi sembra che cerchino di mantenere questa linea. Per questioni di spazio non tutti possono dotarsi di una ampia profondità di gamma, cosa che invece viene bene alla GDS. I prodotti despecializzati ci saranno sempre anche se chi spende in momenti di crisi preferisce spendere al meglio i suoi denari, verificando che il prodotto acquistato offra una garanzia di durevolezza nel tempo'.
A proposito di tempi di vendita, gli attrezzi da taglio sono meglio ripartiti nell'arco dell'anno, con flessioni nei bimestri centrali dell'estate (luglio/agosto) e di fine anno (novembre/dicembre). Il momento di maggior interesse per le vendite sono i primi quattro mesi dell'anno, in cui si concentra la maggior parte dell'utilizzo.
Differente l'andamento delle vendite degli attrezzi per la coltivazione: il boom si ha a marzo/aprile, quando si rimettono 'in moto' gli orti e i giardini.
Da segnalare, infine, come nel 2008 siano crescite del 2% le vendite nel nord/ovest e dell'1% al centro, mentre non si sono registrate variazioni al nord/est: a pagare un calo del 3% è stato il sud.
Le previsioni per il 2010 si orientano verso un lieve recupero del fatturato, pur confermando un quadro di forte incertezza, a causa di vendite prestagionali discontinue e del rinvio degli acquisti da parte del trade, che punta al “destoccaggio” delle scorte esistenti.

PUNTARE SUI RIVENDITORI

Soprattutto in tempo di crisi, la 'prima linea' costituita dai punti vendita assume una importanza cruciale. Quali consigli dare a chi ogni giorno si confronta col pubblico, fermo restando che è sempre la preparazione dell'esercente a costituire il 'di più' rispetto alle situazioni di libero servizio, in cui il cliente è solo di fronte a uno scaffale?
'Noi cerchiamo di vestire al meglio il prodotto nel punto vendita, accompagnando e informando l'utilizzatore su ciò che sta acquistando ­ afferma Lorena Piazza di Handy Officine Piazza -. Inoltre proponiamo al punto vendita espositori che consentono di posizionare il prodotto nei punti strategici nel momento delle promozioni. Queste solitamente corrispondono anche al momento dell'utilizzo dell'attrezzo proposto: per esempio in autunno le scope, in inverno le pale da neve, in primavera i piccoli attrezzi, e così via'.
Sergio Pirola, responsabile marketing di Sna Europe, pone l'accento sulla professionalità del rivenditore: 'Significa innanzitutto avere un'idea chiara delle esigenze del cliente e di quello che il rivenditore può offrire: non solo in termini di prodotto ma anche di servizio. In altre parole, significa effettuare una scelta che punti sulla qualità: è questa l'unica risposta possibile alle offerte, continue, di articoli di basso prezzo. Il rivenditore che perseguirà questa visione, indipendentemente dal canale distributivo cui appartiene, troverà sicuramente un ritorno in termini di fatturato'.
È questo un concetto che viene ribadito anche da Alba Rotundo di Ferrari Group: 'Più la situazione economico/finanziaria nazionale e internazionale si fa difficile e più è necessario conquistare e fidelizzare il consumatore con conoscenza di gamma e di prodotto, competenza e professionalità'.