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Analisi » Il motor torna a crescere

Il motor torna a crescere

16 November 2010
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I dati Morgan relativi al secondo trimestre del 2010 mostrano un incremento del 5,8% del settore motocoltura. Un dato incoraggiante, soprattutto considerando la battuta d’arresto che si era registrata lo scorso anno. Nel caso in cui le vendite di macchine per giardinaggio mantengano di qui alla fine dell’anno lo stesso andamento avuto negli ultimi due trimestri del 2009, la chiusura dovrebbe arrivare a quota +0,6%.


Finalmente un raggio di sole si fa strada tra i nuvoloni neri che da troppo tempo imperversano sul mercato della motocoltura. Nel secondo trimestre 2010 le vendite totali hanno registrato un incremento del 5,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: lo afferma Morgan, in seguito al suo più recente monitoraggio trimestrale. Questa ripresa investe quasi tutte le linee di prodotto, con aumenti percentuali che in qualche caso sono a due cifre.
Rispetto al secondo trimestre 2009, questi i dati rilevati da Morgan: gli incrementi più consistenti si registrano per i ride-on (+17,6%), i trimmer (+10,2%), le motozappe (+14,4%), i biotrituratori (+18,0%) e le motoseghe (+10,8%), mentre è più contenuta la ripresa dei rasaerba (+3,0%). Si registra invece un drastico calo di vendite per le macchine manutenzione verde (-16,3%), mentre il mercato dei tagliasiepi è rimasto sostanzialmente stabile (-0,5%).
Il secondo trimestre è perciò andato a compensare il calo di vendite che si era registrato nel secondo trimestre dell’anno precedente. E a questo punto si pone la domanda dalle cento pistole: il 2010 come chiuderà?

SEGNO “PIU’ PER IL 2010

Interrogarsi sul bilancio del mercato 2010 vuol dire, in altre parole, chiedersi se si sta iniziando a uscrire, almeno in parte, dalla crisi economica.
Da un lato, occorre tener conto del recente allarme di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria: “C’è la sensazione che stiamo uscendo dalla crisi con una capacità di crescita inferiore alla media europea”.
Dall’altra, limitandoci al solo mercato della motocoltura, ci sono due fatti. Il primo è che l’Italia ha chiuso lo scorso anno con un -10-13%, che è tanto ma è più accettabile se confrontato col -22% europeo, o il -17% della Germania e il -18% della Francia. Il secondo sono le stime positive di Morgan: nel caso in cui le vendite di macchine per giardinaggio mantengano di qui alla fine dell’anno lo stesso andamento avuto negli ultimi due trimestri del 2009, la chiusura dovrebbe arrivare a quota +0,6%. Con un’ulteriore possibilità: se le vendite della seconda metà dell’anno porteranno altro ossigeno, il +0,6% potrebbe aumentare ancora.
Morgan, perciò, prova a fotografare quella che potrebbe essere la “classifica finale” del 2010: prevede incrementi di vendita per ride on (+ 7,4%), motoseghe (+2,0%), biotrituratori (+2,8%), macchine per raccolta foglie (0,5%), decespugliatori (+1,6%) e motozappe (+5,1%), mentre farà ancora fatica il mercato di rasaerba (- 0,8%), trimmer (-1,4%), tagliasiepi (-1,7%) e macchine per la manutenzione del verde (-8,8%).
Sempre in base alle previsioni Morgan per fine anno, ci sono ancora alcune annotazioni. In tema di rasaerba, dove il dato complessivo è negativo, bisogna segnalare la ripresa di vendite per i modelli a spinta con motore a scoppio (+1,7%), mentre restano negative le vendite dei semoventi e degli elettrici. Il dato positivo delle motoseghe, invece, è in parte attenuato dal leggero calo di vendite (-0,1%) previsto per le elettroseghe.
C’è solo un prodotto che non conosce la crisi o che, per paradosso, forse deve il proprio successo alle difficoltà dell’economia: è il biotrituratore. È l’unico che, a partire dal 2005, ha visto sempre vendite in crescita. Ma qui c’è una spiegazione: molti Comuni dove si pratica la raccolta differenziata dei rifiuti offrono consistenti sconti sulla bolletta alle famiglie che pratichino il compostaggio della frazione organica. Per chi ha un giardino, disporre di un biotrituratore è praticamente indispensabile in modo da sminuzzare il materiale affinché si possa efficacemente compostare.

ATTACCO DI “MOTORISTI”

In tema di canali di vendita occorre segnalare come il mercato sia in evoluzione, ma come questo cambiamento non debba necessariamente essere subito.
La grande distribuzione, infatti, erode quote di mercato soprattutto per gli attrezzi elettrici. Sono prodotti che spesso costano meno se paragonati all’equivalente modello col motore a scoppio, e che spesso vengono acquistati e usati come piccoli elettrodomestici: si sostituiscono le parti usurate ma, se si guastano in modo serio, non li si fa più riparare, e li si sostituisce.
Ben diverso è l’approccio per le attrezzature a motore, che non a caso sono appannaggio prevalente dei cosiddetti “motoristi”. Si tratta spesso di prodotti con un più elevato contenuto tecnologico, che implica vendita assistita e, soprattutto, un corposo servizio di assistenza post vendita. Gli specializzati, poi, hanno un altro vantaggio: ci sono sempre, lungo tutto l’arco dell’anno, perché non sottostanno alle rotazioni d’offerta che caratterizzano la grande distribuzione.
Per fronteggiare la GD e rilanciare le vendite, perciò, la triade gamma-qualità-assistenza è fondamentale. In modo da poterci ritrovare a parlare, tra un anno, di una ripresa senza incertezze del mercato della motocoltura.

INTERVISTA A ROBERTO DOSE DI ASSOGREEN

Assogreen è l’Associazione nata nel 2002 tra operatori specializzati nel settore delle macchine per giardinaggio. Si propone di mettere in rete gli associati per fornire loro esperienze e informazioni utili nella gestione dei punti vendita. Inoltre ha creato una banca dati delle macchine usate, per consentirne una migliore commercializzazione.
Tra le realizzazioni più recenti, la creazione di un osservatorio sul mercato delle macchine per giardinaggio, in modo da ricavare periodiche analisi di sell out e delle tendenze di consumo.
“Il mercato è leggermente più vivace rispetto al 2009, ma è ancora troppo presto per affermare che si sia arrivati alla periferia della crisi economica: sulla maggiore o minore vendita di macchine per giardinaggio, infatti, l’andamento climatico pesa in modo significativo”; Roberto Dose, dall’inizio dell’anno presidente di Assogreen, si tiene su una linea di cautela. “Le vendite dirette al ramo amatoriale sono in ripresa - specifica -. A patire invece è il settore professionale, anche a causa della stagnazione degli appalti pubblici”.
Quali sono i punti di forza sui quali far leva, con l’obiettivo di lasciarsi la crisi alle spalle? “Professionalità, servizio, cortesia, comunicazione - elenca Roberto Dose -. Non ci possiamo infatti limitare alla semplice esposizione dei prodotti, né possiamo sfidare la grande distribuzione nella battaglia del prezzo”.
Limare il cartellino del prezzo, tuttavia, potrebbe essere una soluzione in un momento in cui di denaro in circolazione ce n’è poco. “Non è detto: c’è ancora gente con buona capacità di spesa. Prendiamo l’esempio dei trattorini: una volta li acquistava chi aveva almeno 2.500-3.000 mq di terreno. Oggi si acquistano già per i 500 mq: perché entrano in gioco la comodità d’utilizzo, la rapidità di lavoro. Sono fatti che devono far riflettere, e orientare il nostro modo di porsi al pubblico”.
Il ruolo del post-vendita? “E’ fondamentale - non ha dubbi il presidente di Assogreen -. Nel convincere il cliente all’acquisto, è un atout più importante del prezzo. Per esempio si possono proporre manutenzioni programmate: e il cliente viene fidelizzato. Ma non è tutto: dobbiamo offrire noleggio, macchine sostitutive, macchine in prova, perché il cliente deve convincersi che, acquistando da noi, sarà tranquillo per tutto”.