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Monitoraggio catene brico-garden: un 2012 all'insegna della stabilità

20 March 2013
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L'evoluzione del commercio specializzato nel brico-garden, che ha determinato la nascita delle catene e dei gruppi d'acquisto, è iniziata in Italia 30 anni fa, quando nel 1982 nasceva il primo punto vendita Brick Market, in seguito passato a Castorama e oggi a Leroy Merlin.
Dopo 30 anni, la rete del retail moderno ha raggruppato nel 2012 ben 955 punti vendita (+2,03% rispetto ai 936 del 2011) pari a 2.166.058 mq espositivi (+1,54%).
Il primo dato che emerge è il sostanziale blocco dell'evoluzione registrato nello scorso anno: basti pensare che nel 2011 i negozi erano cresciuti del 6,12% e le metrature dell'8,2%, seguendo una tendenza abbastanza simile degli anni immediatamente precedenti (perchè fino al 2006 la crescita era a doppia cifra). Va però detto che nel secondo semestre 2012 abbiamo assistito a una ripresa delle nuove aperture, dopo i risultati al 30 giugno 2012, per la prima volta negativi (-0,76% con 918 centri attivi) nella storia del commercio specializzato organizzato nel nostro Paese.
A trainare lo sviluppo nel 2012 sono stati soprattutto i gruppi d’acquisto e i consorzi che hanno registrato una crescita dell’8,65% dei negozi (da 185 a 201) e del 5,44% delle superfici espositive, mentre la GDS ha segnato un +0,4 nei centri (da 751 a 754) e un +0,24% nelle superfici.

NOVITA’ DALLE INSEGNE

In merito allo sviluppo della rete, sono due le insegne che si sono contraddistinte positivamente nel dif ficile 2012: il consorzio Bricolife e l’offer ta di franchising Tuttogiardino lanciata qualche anno fa da Ifs.
Bricolife ha aumentato nel 2012 la sua rete di ben 11 punti vendita, arrivando a 63 negozi per un totale di 138.000 mq e diventando il consorzio più importante d’Italia. È interessante inoltre segnalare che nei primi mesi del 2013 la rete è già cresciuta di altri 12 punti vendita, grazie all’ingresso di Unipam e Free Time.
Lo sviluppo della rete Tuttogiardino, promossa da Ifs (una par tecipata dal Consorzio Agrario di Bolzano e dalla tedesca Baywa), sta registrando un successo incredibile. Avviata nel 2008 con 32 punti vendita ha raddoppiato la rete ogni due anni: 62 negozi nel 2010 fino a 134 punti vendita del 2012. Un progetto ben concepito e apprezzato anzitutto dalla rete dei Consorzi Agrari, che nel nord Italia stanno aderendo in massa: nel 2012 sono entrati nel circuito anche il Consorzio Agrario dell’Emilia (12 negozi tra Reggio, Modena e Bologna) e il Consorzio Agrario Provinciale di Piacenza (con 8 centri). È bene precisare, ai fini statistici, che Tuttogiardino ha una metratura media di circa 400 mq, poiché - utilizzando la rete dei Consorzi - si affiancano a negozi di medie dimensioni (1.000-1.500 mq) anche realtà decisamente più piccole (le classiche “agenzie agrarie” dei piccoli paesi).
Merita una menzione anche il nuovo progetto Dottor Brico, promosso da Self, che nel 2012 ha aperto già 3 punti vendita a Villanova Monferrato, Olbia e Torino.
Le notizie negative, ma si vedranno gli effetti nel 2013 e quindi nel prossimo Monitoraggio, vengono dal Consorzio Punto Brico, che ha interrotto l’attività nel gennaio 2013, e da Brico Io, per le ripercussioni della richiesta di concordato preventivo da parte di Brico snc del Gruppo Potenti che gestisce 55 punti vendita in franchising di Brico Io.

LA METODOLOGIA DELL'INDAGINE

Per fotografare il commercio organizzato specializzato nel bricolage e nel giardinaggio operante in Italia, abbiamo selezionato le insegne della GDS (Grande Distribuzione Specializzata) e i Gruppi d'Acquisto (Consorzi, Unioni Volontarie e tutte le forme previste dal Codice Civile) con almeno 5 punti vendita. Le superfici espositive indicate sono relative alle aree coperte destinate alla vendita: sono quindi esclusi i parcheggi, gli uffici e i magazzini. Tutti i dati sono forniti dalle stesse insegne ed elaborate dall'autore, che conduce ininterrottamente questo Monitoraggio dal 1988.