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Il pet cresce anche nel 2018!

17 May 2019
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Nel corso della fiera Zoomark di Bologna (6-9 maggio), è stato presentato il Rapporto Assalco-Zoomark 2019 che ha evidenziato una crescita del mercato pet food per cani e gatti nel 2018 dell’1,5% con un giro d’affari di 2.082 milioni di euro. Il Rapporto di quest’anno ha presentata una indagine Doxa dedicata alla percezione della popolazione italiana verso gli animali d’affezione.

“Siamo soddisfatti dell’andamento registrato dai prodotti per la cura degli animali da compagnia, comparto che continua a confermarsi uno dei più dinamici in Italia – ha spiegato Gianmarco Ferrari, presidente di Assalco -. L’andamento positivo registrato dal pet food per cane e gatto va di pari passo con la sempre maggiore cura e attenzione che gli italiani riservano ai propri pet. Gli alimenti industriali sono ormai riconosciuti come la soluzione più pratica e conveniente per nutrire i propri pet in modo sicuro, bilanciato e completo”.

Pur crescendo nel fatturato, nel 2018 il food cane e gatto ha subito una flessione dell’1,2% in volume, giustificato sia da un aumento dei prezzi sia dall’orientamento del consumatore verso prodotti premium, di alta qualità, con formati più piccoli e in genere verso prodotti a maggior valore aggiunto, come gli alimenti bio, naturali, light, con un’unica fonte di proteine o con materia prime selezionate.
 

Tra Gdo, catene specializzate e pet shop tradizionali

Il mercato del pet food è sostanzialmente sviluppato da tre canali principali.

Il Grocery (super, iper e discount) sviluppa il 55,3% del fatturato complessivo, pari a 1.151 milioni di euro, e il 73,7% dei volumi (416.429 tonnellate). Nel 2018 ha evidenziato una perdita del 2,2% a volume e un aumento dello 0,4% del giro d’affari. Bene i discount (+1,3% a valore e -0,4% i volumi) e i super (+0,8% valore e -1,8% volume), stabili i super store (0 a valore e -3,4% volume), male gli ipermercati (-1,7% a valore e -5,99% i volumi), che infatti stanno investendo da qualche anno nello sviluppo di pet shop (detti petstore), come fanno per esempio Conad, Coop e Finiper (in questo servizio maggiori dettagli).

Il secondo canale più importante sono i pet shop tradizionali indipendenti. Generano il 30,9% del fatturato del comparto (642,7 milioni di euro) e distribuiscono il 17,4% dei volumi. Il fatturato nel 2018 è risultato stabile, con una flessione dell’1% dei volumi.

Le catene specializzate sono canale che cresce di più: il fatturato è cresciuto nel 2018 del 10,1% e i volumi del 7,3%. Nello scorso anno hanno sviluppato il 13,8% del giro d’affari, pari a 287,7 milioni di euro e l’8,9% dei volumi. Si tratta di circa 700 punti vendita, controllati da una serie di insegne tra cui spiccano Arcaplanet, Maxi Zoo, Zoo Megastore, L’isola dei Tesori, Zoodom, Fortesan, Croce Azzurra, Italpet, Agrizoo2, Country Shop, Mister Animal, La casa degli Animali e Fauna Food.