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Analisi » Edilizia, crescono gli interventi Superbonus 110%: +€1,8 mld di valore a settembre

Edilizia, crescono gli interventi Superbonus 110%: +€1,8 mld di valore a settembre

07 October 2021
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Continua lo sprint della filiera edile nel 2021. Investimenti, prestiti alle imprese e alle famiglie, interventi realizzati grazie al Superbonus 110%: i dati elaborati da Ance presentati oggi in occasione del convegno inaugurale di SAIE Bari 2021, la Fiera delle Costruzioni (da oggi al 9 ottobre 2021 presso la Nuova Fiera del Levante), dal titolo “Stati Generali del Superbonus 110% e degli altri incentivi fiscali” tracciano un quadro molto positivo per l’intero sistema. Per imprese, associazioni, istituzioni e professionisti il convegno d’apertura è stato un’importante momento di dialogo e approfondimento per delineare il futuro del comparto.                                                                                                     
Partiamo proprio dal Superbonus 110%. Prosegue anche a settembre la sua ottima performance: gli interventi legati all’incentivo sono in tutto 46.195 per un valore di €7,5 miliardi (ovvero circa €8,2 miliardi come ammontare ammesso a detrazione, considerando l’aliquota del 110%). Solo nell’ultimo mese si è registrato un consistente aumento del +24,4% nel numero e del +31,8% nell’importo, ovvero circa 9mila interventi in più per €1,8 miliardi. Una dinamica che testimonia il forte appeal della misura, sicuramente favorita dalle semplificazioni previste con il DL 77/2021 (convertito in Legge n. 108/2021), e che potrebbe godere della proroga della scadenza al 2023 come previsto nella Nadef.
                                                                                              
In termini di numero, gli interventi riguardano prevalentemente edifici unifamiliari (51,2% del totale) e unità immobiliari indipendenti (34,9%). Tuttavia si evidenzia la crescita della quota relativa ai condomini, pari, oggi, al 13,9% (era il 7,3% agli inizi di febbraio). Un impatto, quello degli interventi sui condomini, che appare ancora più evidente in termini di importo, raggiungendo un’incidenza del 47,7% dell’ammontare complessivo. Si tratta, ovviamente, di lavori con importo medio importante (quasi 560mila euro), se raffrontato agli interventi su singole abitazioni (circa 90/100mila euro).
 
Passando alla distribuzione regionale, sono salde nelle prime posizioni per valore Lombardia (6.384 interventi, per un importo di €1.127mln), Lazio (4.583, €747mln) e Veneto (5.780, €732mln). Ottime le performance di quattro regioni meridionali, Campania (3.064, €627mln) - che si posiziona davanti a Emilia-Romagna (3.550, €618mln) e Toscana (3.761, €513mln) - Sicilia (3.454, €513mln), Puglia (2.980, €430mln), e Calabria (1.972, €327mln).  L’accelerazione dei mesi estivi conferma quanto il Superbonus costituisca un driver di sviluppo straordinario per il settore, producendo effetti consistenti sull’economia.
                                                                                           
Non a caso si confermano in miglioramento tutti i principali indicatori della filiera, a partire dai lavori pubblici. Se, infatti, nei primi otto mesi si registra un calo del -1,4% nel numero di pubblicazioni di bandi, gli importi banditi mettono a segno un aumento del +1,2% rispetto a gennaio-agosto 2020. Molto bene, in generale, gli investimenti in costruzioni, che nel II trim. 2021 sono cresciuti del +54% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del +12,8% su quello del 2019. Riparte l’edilizia pubblica, anche grazie agli investimenti previsti dal PNRR, ma è soprattutto l’edilizia residenziale a dare impulso alla crescita. I prestiti alle imprese di costruzioni relativi al I trim. 2021 mostrano una variazione positiva dei finanziamenti per investimenti residenziali, +69% rispetto allo stesso periodo del 2020, e anche i finanziamenti in edilizia non residenziale sono in crescita (+17,7%). E i mutui alle famiglie che acquistano casa? Anche qui i numeri sono molto positivi: +29,2% nel I trim. 2021, attribuibile all’aumento dei nuovi contratti (+41,8%). Il tutto ha un impatto diretto sul mercato immobiliare residenziale che, nel II trim. di quest’anno, registra una crescita del +73,4% rispetto allo stesso periodo del 2020, più marcata nei comuni non capoluogo (+81,6%) che nei capoluoghi (+57,9%).