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Stefanplast: plastic REgeneration

21 March 2023
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Il gioco di parole contenuto nel claim aziendale conferma l’approccio ecologico dell’azienda veneta: abbiamo intervistato il direttore commerciale
Paolo Percassi per avere qualche anticipazione sul 2023 di Stefanplast.


Per un’azienda che contiene la parola “plastic” nel nome è fondamentale, mai come in questi tempi, presentarsi al mercato con una veste ecologica e totalmente green.
È il caso di Stefanplast, che da sempre punta su una produzione sostenibile partendo dalle parole chiave “Riciclare” e “Rigenerare”: ne abbiamo parlato con il direttore commerciale Paolo Percassi.

MondoPratico: Come si è chiuso il 2022 e quali sensazioni hai per quest’anno appena iniziato?
Paolo Percassi:
Come tutti sappiamo, il 2022 non sarà ricordato come un anno positivo, ma va anche detto che un confronto col 2021 e col 2020 sarebbe impietoso per i numeri irripetibili registrati in quel biennio, per i noti motivi legati ai periodi di lockdown.
Del resto, era inevitabile tornare ai comportamenti pre-pandemia, con gli italiani che hanno riscoperto il gusto di spendere il proprio tempo libero, e quindi i propri risparmi, in attività non all’interno della propria abitazione, con un’inevitabile ricaduta per tutto il nostro settore.
Fatta questa premessa doverosa, ti confesso che il 2023 porta con sé dei grandi punti di domanda, già a partire da questo primo trimestre che andrà confrontato con i primi tre mesi del 2022 in cui avevamo lavorato discretamente, quindi ci sarà un confronto diffi cile da reggere.

MondoPratico: Immagino sia davvero complicato fare una programmazione come eravamo abituati fino a qualche anno fa…
Paolo Percassi:
Esatto. Negli ultimi tempi, tra pandemia, aumento dei prezzi delle materie prime, confl itto russo-ucraino, è davvero difficile riuscire a lavorare con una programmazione lineare.
È una situazione che coinvolge tutti gli attori del mercato, nessuno escluso, proprio perché le variabili che da sempre determinano le scelte aziendali oggi sono completamente imprevedibili. Sono convinto che questo sarà un anno di transizione. 

MondoPratico: In un contesto già delicato come quello attuale, il vostro comparto sta vivendo anche un importante cambio di rotta sul tema eco-sostenibilità. Quali sono le nuove dinamiche e in che modo viene intaccato il vostro lavoro?
Paolo Percassi:
Alcuni clienti già stanno ripensando agli spazi dedicati alla plastica, valutando una proposta tra diversi materiali. Per questo il nostro compito consta nel lavorare sempre, ogni giorno, con l’obiettivo di proporre soluzioni innovative e lungimiranti per un’attenzione sempre più importante verso l’ambiente, generando quella ricerca sostenibile che possa superare le barriere della demonizzazione della plastica; argomento di
discussione dell’opinione pubblica che, a quanto pare, sembra già aver emesso la propria sentenza.
Come in tutte le “mode” però, se mi si consente il termine, spesso non si conoscono le esatte dinamiche e si tende a parteggiare per una scelta o per l’altra senza una vera conoscenza della materia.
Per fare un esempio in un settore diverso, si vede la grossa spinta che stanno ricevendo oggi le auto elettriche rispetto a quelle a benzina, magari però ignorando gli effetti dello smaltimento delle batterie che ci troveremo ad affrontare nei prossimi anni.
Ci vuole maggiore sviluppo, attenzione e un impegno educativo verso un comportamento più corretto nell’uso della plastica, per generare quella conoscenza che porti l’opinione pubblica ad una scelta di gusto, utile e consapevole.

MondoPratico: Il materiale riciclato è, in questo senso, la soluzione più efficace?
Paolo Percassi:
Stefanplast da tempo ha iniziato a investire sempre più in materiali riciclati e riciclabili. Abbiamo lanciato per ogni nostro catalogo prodotti con materiale riciclato, abbiamo fatto comunicazione specifi ca con l’indicazione esatta della percentuale del materiale riciclato, numero che
spesso si avvicina al 100%.
È un processo che ormai è iniziato e non si fermerà, anche perché sono sempre più i consumatori che cercano questo tipo di prodotti. Il paradosso però è che l’utente fi nale ha una percezione sbagliata del prodotto riciclato, perché lo identifica con un prodotto dal prezzo inferiore, ma in realtà è l’opposto.
E oggi, non dimentichiamolo, il consumatore sceglie ancora ciò che gli piace; poi, se quel prodotto risulta anche riciclato, assume ancora più valore ai suoi occhi.
Noi dunque lavoriamo per offrire al mercato gamme di prodotti di qualità, belle esteticamente, funzionali e, quando possibile, anche frutto di materiale riciclato. Per il mercato garden, ad esempio, abbiamo realizzato una nuova linea che sposa perfettamente il gusto del consumatore: quest’ultimo la sceglierà per l’estetica e, se attento, riconoscerà anche il valore aggiunto del materiale riciclato.

MondoPratico: A proposito di prodotti, cosa proporrete quest’anno?
Paolo Percassi:
Per quanto riguarda il comparto garden, l’ultima linea lanciata è Ethica, una gamma di vasi e balconette ottenute recuperando gli scarti di produzione industriale, 100% riciclata e riciclabile.
Nel comparto casa, abbiamo presentato le novità alla fiera Ambiente di Francoforte a febbraio e, per il pet, stiamo lavorando per la nuova linea che sarà lanciata nel 2024 in occasione della fiera Interzoo di Norimberga.