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Il centro giardinaggio secondo Richel

24 June 2008
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Leader nella costruzione di garden center in Francia e presente in cinque continenti, Richel è una delle aziende più innovative del panorama internazionale. Abbiamo incontrato in Francia Benjamin Richel, responsabile export dei Centri Giardinaggio Richel e Arnaud Franceschini, responsabile commerciale Richel per l’Italia.

La storia di Richel è iniziata circa 60 anni fa con la specializzazione nella realizzazione di serre in vetro; un’attività che dagli anni Ottanta si è estesa al mondo dei garden center e dei centri giardinaggio per assecondare l’esigenza degli orticoltori e dei florovivaisti di integrare la vendita diretta all’attività produttiva. Oggi Richel è leader in Francia (dove controlla quasi il 50% del mercato) ed è presente in cinque continenti. Per capire come stanno cambiando i centri giardinaggio nel mondo e quali sono i trend più attuali, abbiamo incontrato Benjamin Richel, responsabile export dei Centri Giardinaggio Richel e Arnaud Franceschini, responsabile commerciale Richel per l’Italia.

Tra riduzione dei costi e risparmio energetico


MondoPratico: Nella vostra storia avete affiancato l’evoluzione del settore: dalla produzione alla vendita...
Benjamin Richel: Oggi affianchiamo i nostri clienti nella realizzazione dell’intero progetto, proponendo edifici ottimizzati, adatti alle singole necessità e che offrano al tempo stesso caratteristiche tecniche capaci di rispondere alle esigenze delle piante e conferendo funzionalità e fascino finalizzati a un’efficace commercializzazione.

MondoPratico: Il mercato francese, rispetto a quello italiano, può essere considerato “maturo”: quali sono le tendenze che oggi lo caratterizzano?
Benjamin Richel: Il mercato francese ha attraversato diverse fasi e ha subìto gli effetti della moda degli ultimi 25 anni: ciò ci ha consentito di acquisire un notevole know how e di proporre oggi ai nostri clienti una gamma di centri giardinaggio adatti a ogni esigenza. La maturità del mercato francese si traduce in un’intensificazione della rete dei centri giardinaggio e in un fenomeno di concentrazione intorno ad alcune grandi insegne (Jardiland, Delbard, Truffaut, ecc). Questa situazione ha portato a un’evoluzione dei bisogni dei nostri clienti, che cercano di allontanarsi dalle “insegne” attraverso progetti diversi e unici, ai quali rispondiamo grazie al nostro ufficio progetti e architettura integrati.

MondoPratico: Come operate invece a livello internazionale?
Benjamin Richel: Ogni regione del mondo ha esigenze differenti e specifiche. I mercati internazionali ci mettono di fronte a domande molto diversificate, poiché i gusti architettonici, le condizioni climatiche e le abitudini di consumo sono eterogenee. Perciò Richel costruisce:
  • serre di produzione;

  • giardini botanici in Asia: un mix di architettura specifica e di edifici in vetro capaci di ricreare i climi ideali per i diversi tipi di specie vegetali presenti;

  • centri giardinaggio, con superfici di vendita ottimizzate e dal design molteplice e versatile (dal più semplice al più innovativo).

A questa “molteplicità” delle necessità della clientela, Richel risponde proponendo la sua gamma di centri giardinaggio.

Arnaud Franceschini: Oggi, per noi, ogni cliente, ogni progetto, è unico e siamo in grado di proporre idee e design adatti alle esigenze di ciascuno e di costruire centri giardinaggio che spaziano dalle forme più semplici fino a quelle più sofisticate.

MondoPratico: Quali sono le tendenze più attuali?
Arnaud Franceschini: Sicuramente una delle tendenze più attuali è la riduzione dei costi di costruzione. Come nel settore edile “tradizionale”, la posta in gioco - oggi - per i costruttori di centri giardinaggio consiste proprio nel ridurre i costi di costruzione. I centri giardinaggio Richel propongono soluzioni che mirano a razionalizzare l’utilizzo dell’acciaio nelle ossature e nella struttura e in particolare proponiamo, per esempio, un concetto di struttura con travi a traliccio che permette di ridurre i costi di costruzione, poichè viene impiegato meno acciaio pur con il medesimo livello di solidità. Una seconda tendenza molto attuale è la riduzione del consumo energetico. La serra, per il suo principio di funzionamento (immagazzinamento del calore e regolazione della temperatura attraverso l’aerazione) è già di per sé una risposta alla gestione climatica e al risparmio energetico. I centri giardinaggio Richel beneficiano di questo know how sviluppato e testato da più di 60 anni e consentono un funzionamento a costi ridotti.
Ciononostante, vi sono nuove applicazioni: la tutela dell’ambiente è il fulcro delle nostre preoccupazioni e la nostra gamma propone soluzioni sempre più alternative e volte al risparmio in termini energetici.

Benjamin Richel: Le nostre soluzioni includono in particolare:
  • l’uso di energie rinnovabili con pannelli fotovoltaici integrati al tetto;

  • sistemi di recupero delle acque piovane, pompe di calore e attrezzature di nuova generazione (riscaldamento, climatizzazione, ecc.) che richiedono un minor consumo di energia;

  • sistemi di isolamento termico come gli schermi termici e i teloni parasole.

Per rafforzare l’efficacia di questi sistemi, diamo molta importanza alla progettazione dei nostri centri giardinaggio e i materiali vengono selezionati in vista di un miglioramento della tenuta dell’edificio. Grazie al nostro know how riconosciuto siamo in grado di consigliare le soluzioni più adatte ai diversi climi, tenendo conto dell’esposizione dell’edificio, delle piante o degli altri prodotti da ospitare.

MondoPratico: Su quale progetto state lavorando in Italia?
Arnaud Franceschini: Per vedere come lavoriamo, posso invitare i lettori di MondoPratico a visitare il nuovo Centro Giardinaggio San Fruttuoso di Monza.