Accedi oppure registrati

News » Rivenditore e RAEE: cambiamenti in vista

Rivenditore e RAEE: cambiamenti in vista

10 June 2008
Photogallery

Tag e categorie

Tag:

Per agevolare notevolmente la distribuzione commerciale in materia di RAEE, il consorzio Ecoelit si mette a disposizione con una proposta efficiente.

Guardando i dati si scopre che in Italia la produzione di RAEE è di circa 850.000 tonnellate con una media annua di circa 14,5 kg/abitante. E il loro smaltimento a fine vita? Solo il 7,9%, cioè 67.000 tonnellate (dati APAT 2006), sono state gestite e recuperate correttamente. Il tema è quindi di grande attualità, soprattutto se si tiene conto che l’obiettivo posto dalla Comunità Europea al 31 dicembre 2008 è pari a 4 kg/ab/anno. Ma qualcosa può cambiare, vediamo come.
Il Decreto Legislativo 151 - 25 luglio 2005 - (Attuazione delle direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti) chiede ai distributori di assicurare, al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica (destinata a un nucleo domestico), il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno, della apparecchiatura usata. Che cosa significa per la distribuzione? Verranno introdotti alcuni cambiamenti nelle modalità operative e logistiche legate al ritiro dei prodotti giunti a fine vita e al loro corretto smaltimento.
Ecoelit, Consorzio Nazionale Volontario Accumulatori ed Elettroutensili, ha come obiettivo agevolare e sostenere la distribuzione e a tal proposito ha sviluppato il progetto di gestione dei RAEE.
Vediamo in sintesi che cosa deve fare allora il distributore o il negoziante. Tramite un numero apposito o posta elettronica, si può contattare il Consorzio e comunicare la tipologia dei RAEE e il peso indicativo; Ecoelit definisce modalità e tempi del ritiro, che avviene entro pochi giorni dalla prima comunicazione su tutto il territorio nazionale. Il servizio garantisce la micro raccolta presso la distribuzione, il trasporto, lo stoccaggio, il disassemblaggio delle apparecchiature, il riciclaggio delle componenti riciclabili e il corretto smaltimento delle componenti non riciclabili.
Abbiamo chiesto qualche precisazione in merito a Marco Arnaboldi, presidente di Ecoelit, che così ci ha risposto.

Mondo Pratico: Il decreto ora in discussione riguarderà qualsiasi tipo di metratura del punto vendita, compresa la piccola rivendita?
Marco Arnaboldi: Nel decreto in discussione non sono state rilevate distinzioni sulla superficie e quindi, se verrà pubblicato sulla base dell’attuale versione, non esiste un distinguo tra piccola, media e grande distribuzione. Nella precedente versione invece si parlava di un limite minimo di 400 mq. Al di sotto di tale metratura il rivenditore poteva usufruire di procedure semplificate.

Mondo Pratico: La situazione attuale: il rivenditore ha l’obbligo di ritirare i rifiuti elettrici ed elettronici? Deve però avere un’autorizzazione per effettuare questo servizio?
Marco Arnaboldi: Oggi no, fintanto che non verrà pubblicato il decreto, il rivenditore non ha nessun obbligo.
Dal momento della sua emanazione scatterà l’obbligo del ritiro (uno contro uno) dei vecchi AEE. Ciò significa che il consumatore acquistando una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica può consegnare al distributore la vecchia (purché abbia caratteristiche simili a quella acquistata; in sostanza non si può pretendere di riconsegnare al negoziante un frigorifero con l’acquisto di un cellulare!). Il distributore con l’obbligo nel ritiro dei vecchi apparecchi (AEE) deve chiaramente possedere tutte le autorizzazioni del caso e che sono ben evidenziate e riportate nel decreto stesso.

Mondo Pratico: Nel prezzo del prodotto è ora compresa una percentuale per lo smaltimento. Continuerà a esserci?
Marco Arnaboldi: Ecoelit ha, fin dal 1996, provveduto alla raccolta senza onere per la distribuzione e per il consumatore dei RAEE. Per quanto sopra nulla è cambiato nella metodologia di Ecoelit: i costi sono a totale onere delle aziende consortili e quindi il Consorzio non applica nessuna visible fee.

Mondo Pratico: La situazione futura: con l’attuazione del nuovo decreto come cambierà il ruolo del rivenditore?
Marco Arnaboldi: Il cambiamento è sostanziale considerando che con l’entrata in vigore del decreto il distributore assume un ruolo chiave nella catena organizzativa che opera nell’ambito del recupero dei RAEE. Esso diventa uno degli anelli più importanti nell’organizzazione ed elemento indispensabile per una corretta informazione/formazione del consumatore su questo importante problema.
L’obiettivo è che, anche attraverso il rivenditore, si possa incrementare il livello di coscienza ecologica del consumatore.

Le linee guida di Ecoelit
Il Consorzio Nazionale Volontario Accumulatori ed Elettroutensili si è costituito liberamente agli inizi del 1996 per iniziativa di alcune aziende, anche internazionali, operanti sul territorio italiano, orientate verso obiettivi comuni di tutela ambientale.
Sono due le linee guida che caratterizzano gli interventi di recupero ambientale:
  • svolgere tutte le funzioni (microraccolta, trasporto, stoccaggio, disassemblaggio, riciclaggio e smaltimento) connesse ai Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE);

  • provvedere alla microraccolta, alla selezione, al trasporto transfrontaliero e al riciclaggio delle batterie non piombose (al NiCd, NiMH, Li, Li-Ion ecc.) una volta giunte al termine del loro ciclo di vita.

RAEE: un progetto in carcere


Si tratta di un progetto per ora unico e davvero interessante. Il Carcere milanese di Opera è infatti la sede dell’attività della Cooperativa Sociale “Il Giorno Dopo”, che ha ottenuto dalle istituzioni le autorizzazioni per svolgere le attività di verifica e di trattamento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).
Il fatto di essere a carattere permanente è di ottimo auspicio per l’azione di recupero e di reinserimento nella società dei detenuti, attraverso un percorso di formazione e di lavoro in questo comparto in continua evoluzione.
Compito dei detenuti è verificare lo stato e le caratteristiche dei RAEE, nel provvedere al disassemblaggio e cioè alla scomposizione degli stessi al fine di suddividerli per i componenti primari (ferro, rame, plastiche ecc.) da indirizzare poi alle successive fasi di riciclaggio.

Dati in Italia (2006)
RAEE prodotti in Italia: 850.000 ton/anno
Produzione pro capite in Italia: 14,5 kg/ab/anno
RAEE gestiti e recuperati in Italia: 67.000 ton
RAEE gestiti e recuperati in Italia: 7,9 %
RAEE non gestiti e non recuperati in Italia: 92,1 %
RAEE gestiti e recuperati pro capite in Italia: 1,15 kg/ab/anno
Fonte: elaborazione Ecoelit su dati APAT, WEEE Forum e Comunità Europea


Dati in Europa
RAEE prodotti in Europa: 8.000.000 ton/anno
Produzione pro capite in Europa: 16 kg/ab/anno
RAEE gestiti e recuperati obiettivo Comunità Europea al 31 Dicembre 2008: 4 kg/ab/anno
RAEE gestiti e recuperati nel Nord Europa: 12/16/kg/ab/anno
Fonte: elaborazione Ecoelit su dati APAT, WEEE Forum e Comunità Europea