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Il florovivaismo italiano necessita di più promozione

30 September 2007
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Riprendiamo l’allarme lanciato da Francesco Bet, presidente di Florveneto, nel bollettino mensile del 27 giugno dell’Associazione che riunisce i florovivaisti veneti e che nel 2002 è stata fra i 15 promotori del Consorzio FloraSì, finalizzato alla promozione in Italia dei consumi di prodotti florornamentali.
Ricordiamo che FloraSì grazie all’impegno finanziario di PadovaFiere è riuscita ad attivare un finanziamento europeo di 2,5 milioni di euro per la realizzazione di un progetto triennale (840.000 euro per anno) per la promozione a favore del settore.
Anche se la cifra sembra importante, vale la pena di ricordare che i colleghi olandesi nel 2003 hanno avviato progetti per 20 milioni di euro e in Germania per circa 9 milioni di euro (all’anno), in buona parte raccolti tra gli stessi operatori del settore tramite apposite normative operative già da molti anni: praticamente una piccola percentuale delle vendite viene convogliata in strutture simili a FloraSì, per attivare campagne di promozione.
Visto che FloraSì esiste e funziona bene, varrebbe la pena di iniziare a lavorare per creare una “struttura di mercato” simile anche in Italia.