Accedi oppure registrati

News » Il mercato delle casseforti non sfonda

Il mercato delle casseforti non sfonda

30 October 2007
Photogallery

Tag e categorie

Più di mille casseforti al giorno. Per rendersi conto dei volumi generati da Stark bisogna visitarla: l’automazione è ai massimi livelli, macchine a taglio laser, robot di saldatura, un magazzino automatizzato per lo stoccaggio della materia prima e dei semilavorati con più di mille postazioni. Il tutto su un’area di oltre 30.000 metri quadri di cui 14.000 coperti.
“Mai come oggi tanta tecnologia viene utilizzata per migliorare la sicurezza delle casseforti”: Roberto Antinoro, direttore commerciale di Stark, ci racconta come un’azienda protagonista del mercato, affronta un periodo di stasi.

MondoPratico: Il mercato delle casseforti, dopo anni di successo, oggi è a rilento. Perché?
Roberto Antinoro: Negli ultimi anni, a causa della forte concorrenza, le aziende hanno ridotto gli investimenti dedicandosi esclusivamente alla politica del prezzo, trascurando quindi ricerca e sviluppo. Oggi dobbiamo guardare al mercato della sostituzione, proponendo prodotti innovativi e più sicuri. Al cliente, dobbiamo creare una nuova esigenza di sicurezza: deve sentire la necessità di sostituire la cassaforte che già possiede.

MondoPratico: Vuole dire che le casseforti di oggi non sono sicure?
Roberto Antinoro: Le casseforti presenti sul mercato non rispondono a pieno ai nuovi bisogni di sicurezza. Infatti, con l’avvento dei nuovi flussi migratori (specialmente dall’est Europa) si sono affinate le tecniche di scasso.
Stark ha iniziato la sua attività circa 20 anni fa, con casseforti assolutamente innovative: grazie alla tecnologia del taglio laser ricaviamo la porta e la cornice da un unico pezzo. Questo nuovo modo di costruire ha portato una vera e propria rivoluzione nel mercato in quanto, fino ad allora, le casseforti venivano forzate prevalentemente con il “piede di porco”, facendo leva tra porta e cornice. Le nostre casseforti hanno una luce di taglio di soli 2/10 di millimetri, misura che non permette l’introduzione di nessun utensile da scasso. Questa tecnica costruttiva ha garantito una sorta di tranquillità per più di 15 anni, finche non è iniziata l’era dello sfondamento.

MondoPratico: Cosa è cambiato con l’avvento di questa nuova tecnica di scasso?
Roberto Antinoro: Le casseforti oggi vengono sfondate a colpi di mazza. Tutte le aziende produttrici si sono trovate a dover gestire un grosso problema e noi stessi abbiamo dovuto rinforzare porta e battuta. Il taglio ellittico che Stark ha lanciato sul mercato ormai 10 anni fa non ha solo funzione estetica ma anche quella di aumentare la superficie di battuta. Abbiamo anche provveduto a inserire delle barre anti-intrusione e a saldare sulla porta degli elementi che ne evitano il cedimento.
Gli sforzi fatti fino ad oggi però hanno solo relativamente allungato i tempi di sfondamento, la forza esercitata dalla mazza fa cedere le saldature e di conseguenza la cassaforte si apre. Negli anni scorsi, quindi, la maggior parte delle casseforti sono diventate relativamente indifese.

MondoPratico: Non c’è quindi soluzione a questo problema?
Roberto Antinoro: Esistono casseforti con notevole resistenza allo sfondamento. Stark ha realizzato in passato delle casseforti più sicure ed efficaci, ricorrendo ancora una volta a una tecnologia innovativa: l’accoppiamento del frontale a wafer. Questa soluzione è risultata però molto costosa e il mercato non ha ben recepito la nostra offerta.
Da allora siamo alla ricerca di soluzioni innovative a costi ragionevoli, per dare al nostro cliente il massimo della sicurezza senza andare a toccare il costo finale.
E’ ancora presto per ufficializzare la cosa, ma a breve presenteremo al mercato un nuovo modello di cassaforte che cambierà il concetto di “SICUREZZA”.

MondoPratico: Se il mercato delle casseforti necessita di nuovi input e al momento è in una fase di stasi, come ha fatto Stark a crescere in questi anni?
Roberto Antinoro: Nel mondo della sicurezza c’è stata una forte selezione. Molte aziende hanno chiuso o comunque sono state costrette a forti ristrutturazioni interne. Nonostante i violenti attacchi della concorrenza sia nazionale sia internazionale – concorrenza che nella maggior parte dei casi si è limitata a copiare il nostro lavoro in maniera servile – Stark è cresciuta grazie a una serie di prodotti, come ad esempio i mobili blindati che hanno conquistato il consenso dei mercati esteri emergenti, come Russia e Paesi medio orientali, Paesi in cui la qualità e il design rappresentano un fattore decisivo nella scelta.

MondoPratico: Quale sarà l’evoluzione del mercato?
Roberto Antinoro: Il mercato delle casseforti sta subendo alcune modifiche; nella distribuzione tradizionale c’è chi investe, si specializza, si informa e di conseguenza cresce, anche sotto in profilo economico. Alcuni rivenditori di ferramenta, invece, non sono disposti ad aggiornarsi correndo il rischio di non conoscere bene il prodotto che trattano; spesso, inoltre, si fanno affascinare dalla politica del “prezzo più basso”.
Nella grande distribuzione specializzata, invece, c’è un discreto grado di professionalità, dato soprattutto dalla partecipazione ai corsi di aggiornamento sui prodotti. Noi, ad esempio, abbiamo del personale “viaggiante” che si occupa proprio della formazione degli addetti alla vendita della GDS. Si tratta di un servizio rivolto anche alle rivendite, ma la domanda di formazione da parte di queste ultime è piuttosto bassa.

MondoPratico: Perché secondo lei le ferramenta sono meno interessate?
Roberto Antinoro: Si sta perdendo l’interesse per il prodotto, in quanto negli ultimi anni non ci sono state grosse innovazioni, mentre le tecniche di effrazione si sono notevolmente affinate. I media stessi, quando consigliano al loro pubblico dei sistemi di difesa, si orientano verso gli antifurti e gli infissi blindati. Tutto questo anche a causa dell’elevato numero di casseforti forzate con la tecnica dello sfondamento.
Fa parte dei nostri programmi una serie di nuovi prodotti che dovrebbe rilanciare l’interesse e la domanda del consumatore. A breve la presentazione sul mercato.