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Assosistema Confindustria, mascherine e dpi: importanti chiarimenti 

17 March 2020
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Le aziende della sezione Safety di Assosistema Confindustria stanno dando tutto il supporto possibile agli ospedali italiani e agli operatori sanitari che vi lavorano fornendo i facciali filtranti FFP2 e FFP3 – dichiara Claudio Galbiati, Presidente della sezione Safety di Assosistema Confindustria - provvisti di tutti gli standard europei per garantire la massima protezione degli utilizzatori finali".

"Onde evitare il perdurare di confusione e di inutili polemiche che alla fine possono risultare anche dannose per gli utilizzatori – aggiunge Galbiati – è doveroso distinguere i DPI dalle mascherine chirurgiche. Queste ultime sono dispositivi medici e nascono con lo scopo di proteggere il paziente in situazioni specifiche (es: sala operatoria) e non il personale sanitario, dal momento che non presentano un bordo di tenuta sul volto ed uno specifico sistema filtrante per aerosol solidi e liquidi, a differenza dei DPI. L'OMS è stata molto chiara al riguardo: i DPI devono essere destinati al personale sanitario a contatto con la malattia e le mascherine chirurgiche per diminuire il contagio verso l'esterno".

"In questo momento di forte criticità – dichiara il Segretario Generale di Assosistema Confindustria  Matteo Nevi - abbiamo chiesto alle istituzioni di alzare il livello dei controlli per far sì che il materiale inviato agli ospedali e agli operatori sanitari fosse rispettoso degli standard qualitativi, sia esso mascherina chirurgica che mascherina DPI".
"Vista la situazione
– continua Nevi – è auspicabile anche un intervento di Invitalia o di fondi europei che aiuti le aziende ad aprire nuove linee di produzione qui sul territorio italiano in modo tale da dedicarle interamente alla produzione di FFP2 e FFP3".
"Per rispondere alle esigenze del Paese, non dimentichiamo che esistono anche le semimaschere riutilizzabili, cioè con filtri sostituibili, che possono essere sanificati ad ogni turno di lavoro e durano almeno 6 mesi, che sono prodotte in Italia e rappresentano una valida alternativa alla protezione dal rischio del contagio", conclude Galbiati.

"Per quanto riguarda l'attenzione posta giustamente dai media sui prezzi – conclude Nevi - come Associazione abbiamo predisposto una tabella con i prezzi massimi delle mascherine DPI FFP2 e FFP3 da inviare a tutte le autorità per chiarire un aspetto così importante in questo momento di crisi".