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Il terzo tempo di Maurer
Il 22 febbraio scorso, a Roma, l'Italrugby ha perso all'ultimo minuto contro la Scozia; ma a vincere è stato Maurer, sponsor della Nazionale e presente a bordocampo davanti ai 70mila dello stadio Olimpico. Noi eravamo in tribuna stampa e vi raccontiamo le emozioni di una giornata all'insegna dei più sani valori sportivi, conclusasi con il momento simbolo di questo sport: il terzo tempo.
La Nazionale Italiana di rugby e Maurer: un binomio suggellato in mondovisione, in occasione dell'incontro Italia-Scozia del Trofeo Sei Nazioni del 22 febbraio scorso a Roma. Un match fondamentale per il cammino della nostra nazionale per evitare il tanto temuto “cucchiaio di legno” (ovvero l'ultimo posto in classifica del campionato): di fronte agli azzurri, gli highlanders scozzesi, un team sulla carta alla portata della nostra squadra. E in effetti la gara è stata tirata fino all'ultimo minuto, quando un drop scozzese ha fissato il risultato sul 21-20 finale per gli ospiti.
Noi, presenti allo stadio, abbiamo avuto la possibilità di vivere una giornata straordinaria, a prescindere dal risultato finale che ha premiato il maggiore cinismo della Scozia: perchè nel rugby, a differenza della maggior parte degli altri sport, il risultato maturato sul campo conta fino a un certo punto. Ciò che conta è l'impegno, la correttezza sul rettangolo di gioco e sugli spalti e, soprattutto, il rispetto dell'avversario.
Maurer presente a bordocampo
Maurer ha accompagnato i più importanti momenti del match da bordo campo: Il bulldog, simbolo da anni del marchio Maurer, era ben visibile sui cartelloni pubblicitari quasi a “sorvegliare” le fasi dell'incontro, mentre 70.000 tifosi urlanti seguivano a loro volta lo svolgersi del gioco. Anche lo speaker dello stadio Olimpico, che “controllava” l'entusiasmo del pubblico (invitando ad esempio al silenzio durante i calci piazzati) o incitava a sostenere gli azzurri nei momenti più delicati, ha più volte citato Maurer tra gli sponsor della Nazionale, definendolo “il miglior amico per i tuoi lavori”.
Una festa durata un giorno intero
Già prima della partita Roma era colorata a festa, con fiumi di tifosi che dalla centralissima via del Corso, passando per piazza del Popolo, si dirigevano verso lo stadio Olimpico in un clima di gioia e spensieratezza. Italiani e scozzesi che passeggiavano insieme, scambiandosi sciarpe e vessilli, in un prepartita che si è tramutato immediatamente in festa. Ma il momento più emozionante, e che distingue da sempre il rugby dagli altri sport, si è consumato a partita finita: il terzo tempo, simbolo dello sport dal pallone ovale, e cioè il post-match, quando i tifosi di entrambe le squadre, spesso in compagnia degli stessi giocatori, danno vita a ore di canti e balli annaffiati da litri di birra. Un'esperienza che, vi assicuriamo, è difficile da rendere con una semplice descrizione; un'esperienza che abbiamo vissuto grazie a Maurer, che ha saputo cogliere l'opportunità di legarsi a uno sport bello e sano come il rugby.
Maurer e il rugby: valori comuni
Del resto Maurer (e più in generale Ferritalia, proprietaria del marchio) ha tanti punti in comune con una disciplina come il rugby: come i giocatori fanno gruppo, così i soci di Ferritalia condividono esperienze e conoscenze e sostengono i partner clienti, cioè le ferramenta tradizionali.
Anche la classica azione del rugby, in cui tutta la squadra si muove all'unisono in avanti, è una metafora dell'andare avanti, sempre più necessario in momenti di crisi come l'attuale, in cui è indispensabile la forza, caratteristica sicuramente associabile al rugbista.
"Sporcarsi le mani", infine, tipico di chi gioca con la palla ovale, è un modo di dire sicuramente utilizzabile per chi fa lavori di fai da te.
Non dimentichiamo poi che il rugby è unità, integrazione, unisce e non divide, è educativo ed è alla base del rapporto di amicizia tra chi lo pratica: tutti aspetti che anche Maurer condivide.
I prossimi avversari dell'Italrugby sono l'Inghilterra il 15 marzo (partita valida per il Trofeo Sei Nazioni) e il trittico di test match (8, 15 e 22 novembre) contro Samoa, Argentina e Sudafrica. Tutti match in cui Ferritalia e Maurer saranno al fianco della Nazionale Italiana, con l'obiettivo di condividere quei valori che già fanno di questa partnership un grande successo.
La Nazionale Italiana di rugby e Maurer: un binomio suggellato in mondovisione, in occasione dell'incontro Italia-Scozia del Trofeo Sei Nazioni del 22 febbraio scorso a Roma. Un match fondamentale per il cammino della nostra nazionale per evitare il tanto temuto “cucchiaio di legno” (ovvero l'ultimo posto in classifica del campionato): di fronte agli azzurri, gli highlanders scozzesi, un team sulla carta alla portata della nostra squadra. E in effetti la gara è stata tirata fino all'ultimo minuto, quando un drop scozzese ha fissato il risultato sul 21-20 finale per gli ospiti.
Noi, presenti allo stadio, abbiamo avuto la possibilità di vivere una giornata straordinaria, a prescindere dal risultato finale che ha premiato il maggiore cinismo della Scozia: perchè nel rugby, a differenza della maggior parte degli altri sport, il risultato maturato sul campo conta fino a un certo punto. Ciò che conta è l'impegno, la correttezza sul rettangolo di gioco e sugli spalti e, soprattutto, il rispetto dell'avversario.
Maurer presente a bordocampo
Maurer ha accompagnato i più importanti momenti del match da bordo campo: Il bulldog, simbolo da anni del marchio Maurer, era ben visibile sui cartelloni pubblicitari quasi a “sorvegliare” le fasi dell'incontro, mentre 70.000 tifosi urlanti seguivano a loro volta lo svolgersi del gioco. Anche lo speaker dello stadio Olimpico, che “controllava” l'entusiasmo del pubblico (invitando ad esempio al silenzio durante i calci piazzati) o incitava a sostenere gli azzurri nei momenti più delicati, ha più volte citato Maurer tra gli sponsor della Nazionale, definendolo “il miglior amico per i tuoi lavori”.
Una festa durata un giorno intero
Già prima della partita Roma era colorata a festa, con fiumi di tifosi che dalla centralissima via del Corso, passando per piazza del Popolo, si dirigevano verso lo stadio Olimpico in un clima di gioia e spensieratezza. Italiani e scozzesi che passeggiavano insieme, scambiandosi sciarpe e vessilli, in un prepartita che si è tramutato immediatamente in festa. Ma il momento più emozionante, e che distingue da sempre il rugby dagli altri sport, si è consumato a partita finita: il terzo tempo, simbolo dello sport dal pallone ovale, e cioè il post-match, quando i tifosi di entrambe le squadre, spesso in compagnia degli stessi giocatori, danno vita a ore di canti e balli annaffiati da litri di birra. Un'esperienza che, vi assicuriamo, è difficile da rendere con una semplice descrizione; un'esperienza che abbiamo vissuto grazie a Maurer, che ha saputo cogliere l'opportunità di legarsi a uno sport bello e sano come il rugby.
Maurer e il rugby: valori comuni
Del resto Maurer (e più in generale Ferritalia, proprietaria del marchio) ha tanti punti in comune con una disciplina come il rugby: come i giocatori fanno gruppo, così i soci di Ferritalia condividono esperienze e conoscenze e sostengono i partner clienti, cioè le ferramenta tradizionali.
Anche la classica azione del rugby, in cui tutta la squadra si muove all'unisono in avanti, è una metafora dell'andare avanti, sempre più necessario in momenti di crisi come l'attuale, in cui è indispensabile la forza, caratteristica sicuramente associabile al rugbista.
"Sporcarsi le mani", infine, tipico di chi gioca con la palla ovale, è un modo di dire sicuramente utilizzabile per chi fa lavori di fai da te.
Non dimentichiamo poi che il rugby è unità, integrazione, unisce e non divide, è educativo ed è alla base del rapporto di amicizia tra chi lo pratica: tutti aspetti che anche Maurer condivide.
I prossimi avversari dell'Italrugby sono l'Inghilterra il 15 marzo (partita valida per il Trofeo Sei Nazioni) e il trittico di test match (8, 15 e 22 novembre) contro Samoa, Argentina e Sudafrica. Tutti match in cui Ferritalia e Maurer saranno al fianco della Nazionale Italiana, con l'obiettivo di condividere quei valori che già fanno di questa partnership un grande successo.
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