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Piante: la festa della mamma aiuta le vendite

05 September 2008
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In maggio riprendono quota i consumi di fiori e piante, ma solo nel periodo
transitorio della festa della mamma.


Ci si aspettava un recupero nel mese di maggio dopo il calo delle vendite del mese di aprile e infatti il campione Ismea degli acquisti delle famiglie italiane (4.160 individui) con età superiore ai 18 anni, indica aumenti della spesa del circa il 20% sia di piante, alberi e arbusti sia di fiori e fronde. Ciò non significa un aumento dei volumi acquistati, e quindi del consumo effettivo, ma il recupero di un livello di spesa simile a quello degli anni passati, dato che il 2007 fu particolarmente penalizzante nel periodo primaverile. L’innalzamento della spesa complessiva è dovuto principalmente a un incremento degli acquisti favoriti nella prima parte del mese da un clima non troppo caldo e dalla presenza della ricorrenza della festa della mamma. Cambia completamente l’evoluzione nella seconda metà del mese per il ritorno a temperature fresche con fenomeni piovaschi accentuati che hanno rallentato, e in taluni casi bloccato, le vendite sia nel segmento piante (a causa dell’arresto parziale dei lavori nei giardini) sia in quello del reciso. L’indice di penetrazione aumenta di ben quattro punti percentuali e dal 18% passa al 22%, il livello più alto in termini di acquirenti. Per quanto riguarda le piante in vaso, il nord aumenta significativamente la spesa solo nel versante est dopo mesi di diminuzione caratterizzati da una riduzione del numero di acquirenti e della spesa media; simile l’evoluzione dei fiori recisi il cui acquisto è tendenzialmente superiore solo a maggio. Anche il centro Italia presenta un forte incremento della spesa sia di fiori sia di piante mentre il nord ovest rimane su livelli simili al maggio 2007. Il meridione conferma la preferenza per il consumo di fiori e fronde che, in occasione della festa della mamma, ha evidenziato
un deciso aumento rispetto al basso livello del maggio ‘07: in quest’area le persone che hanno realizzato almeno un acquisto nell’arco del mese sono quasi 800.000 in più. La spesa media del singolo acquirente è in leggera diminuzione a livello nazionale. Passando all’analisi geografica, la spesa media sia di piante sia di fiori e
fronde diminuisce significativamente nel nord ovest; la spesa media di fiori e fronde è in sensibile diminuzione anche nel centro Italia. Fa eccezione il nord-est dove aumenta del 10% la spesa media per l’acquisto di piante e il meridione con la spesa media dei fiori di quasi il 4% superiore. Nel meridione ciò avviene per la prevalenza del “classico” fiorista e per l’incremento dei prezzi all’origine. La scelta del canale di vendita premia il garden center che nel nord est e nel centro recupera importanti quote di mercato sia nei fiori sia nelle piante; per il negozio-fiorista e il chiosco, invece, spicca l’incremento del fatturato per l’acquisto di fiori, nel centro e nel meridione.