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Analisi » Ergonomia, comfort e materiali contro l’usura

Ergonomia, comfort e materiali contro l’usura

07 November 2008
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Particolarmente curati in termini di ergonomia e design, oggi gli utensili manuali per edilizia sono sempre più confortevoli e maneggevoli, anche nel caso di operazioni prolungate nel tempo. L’uso massiccio dell’acciaio, invece, li rende particolarmente resistenti alla corrosione, agli acidi e agli oli,prolungandone oltremodo la vita utile e aumentando le performance.

Lo sviluppo tecnologico di macchine, utensili e attrezzature per l’edilizia ha influenzato molto il lavoro nei cantieri e nelle imprese edili. Certo, è più facile parlare di novità quando si tratta di macchine, ma anche il comparto degli utensili manuali, seppure molto maturo, si sta rivelando ricettivo nei confronti delle novità. Soprattutto in termini di forme e materiali. Le forme sono sempre più ergonomiche, con design creati per garantire comfort d’utilizzo, facile presa e sicurezza anche in condizioni gravose d’impiego. Mentre i materiali strizzano l’occhio a soluzioni sempre più evolute, perché l’utente professionale è molto sensibile alla qualità.
Troviamo così lame d’acciaio al cromo-vanadio o al carbonio C45, lame e pinze d’acciaio inox lucido e trattato anticorrosione, manici di gomma termoplastica antiscivolo o di polipropilene, impugnature di legno pregiato, supporti d’alluminio o polistirolo. Il tutto offerto soprattutto nelle rivendite di ferramenta e nelle utensilerie, ma anche, nell’ordine: nelle rivendite edili, dai grossisti di forniture per l’edilizia, dai distributori e qualche volta anche nella GDS per gli articoli non di alta gamma.
Quasi tutte le aziende che hanno collaborato a questa panoramica offrono molteplici linee di prodotto, ognuna sviluppata per garantire anche un puntuale servizio sul punto vendita. Quest’ultimo è un argomento molto sentito perché, a parità di qualità, al successo di un utensile professionale può senz’altro contribuire il consiglio pertinente di un professionista della vendita. E un buon servizio e un'assistenza pronta fanno la differenza. Per questo tipo di prodotto non vi sono certificazioni obbligatorie da rispettare, però molti produttori si avvalgono della certificazione tedesca TÜV e offrono attrezzi professionali costruiti secondo norme DIN o GS.
Il trend di mercato non è vivacissimo, e questa non è una sorpresa, viste le serie difficoltà del settore edile. Ma s’intravedono zone di crescita per alcuni comparti specifici, che richiedono utensili professionali dedicati e magari di nicchia, dove la qualità è più importante del prezzo. Anche se la recessione è ormai diffusa in tutti i comparti, occorre tenere presente che questi utensili rappresentano comunque una necessità per lavorare, e non un lusso, per cui la domanda non scende mai al di sotto della soglia minima.

Nuove tendenze e cavalli di battaglia


Nel catalogo Reit sono presenti vari utensili per il settore dell’edilizia, tra cui esclusive prestigiose come i marchi Tirem per gli scalpelli, NWS (pinze, tenaglie, tronchesi) e Spero, nonché tutti i prodotti di qualità che portano il marchio privato Reitool. Come il programma delle punte, per esempio, che comprende versioni per muro, granito e legno, con codolo cilindrico, attacco SDS plus e max, mecchie per legno, scalpelli per martelli perforatori e molto altro ancora. In settembre Ausonia Nanutti Beltrame ha presentato un nuovo catalogo, che contiene un vasto assortimento con tutti gli utensili per l’edilizia. Tra i punti di forza sono da segnalare i frattazzi, le cazzuole, le spatole, la martelleria e gli scalpelli.
Oltre a frattoni e frattazzi, tenaglie, chiavi, cazzuole, tronchesi, spatole, martelli e scalpelli, Ferritalia tratta molti altri articoli per l’edilizia. La gamma è molto ampia e profonda, proponendo, per tutte le linee di prodotti, soluzioni diverse in funzione del target dell’utilizzatore. Con i marchi Maurer e Maurer Plus, per esempio, è in grado di soddisfare le esigenze dell’hobbista evoluto così come quelle dell’utilizzatore professionale. Ogni linea di prodotto comprende più di mille referenze, proposte sia nel catalogo generale sia in quello specifico dedicato all’edilizia. Gli stessi articoli sono presenti anche nel catalogo Ullmann, che soprattutto per le spatole offre una vasta gamma in acciaio, inox e materiali sintetici, con i classici manici di legno o i nuovi di materiale bicomponente. Poi vi sono le lame con forme speciali per usi particolari, ma il vero cavallo di battaglia è rappresentato dalla spatola Flex gialla, le cui alte prestazioni sono garantite dal materiale scelto, che riesce a soddisfare le richieste dei professionisti sia dello stucco in edilizia per interni sia nel campo delle carrozzerie.
Molto ricca è anche la linea della Malco, di cui Rivit è distributore esclusivo per l’Italia. La pinza SC3 a tre denti è progettata per stringere le parti terminali dei tubi di rame da inserire in altri tubi dello stesso diametro. Indicata per lavorare con spessori fino a 8/10, ha manici a leveraggio composto che ne permettono l’uso con una sola mano. La C5 a cinque denti è idonea per il settore condizionamento, mentre la C6 per lavori in angoli stretti o sopra la testa. Questo utensile crea un aggiustaggio maschio a tenuta d’aria e autoreggente in condotti d’aria rotondi o tubi da stufa. La forma melinata tiene i manici a lato e le mani distanti dagli eventuali ostacoli del lavoro. Il disegno dei manici permette la corretta presa e contribuisce a diminuire lo sforzo del polso. Le pinze piegatrici a doppia leva permettono di piegare, appiattire e raddrizzare il metallo con facilità, e sono disponibili nei modelli dritto S2 e 45° S3 che rende più agevoli i lavori di tubatura in alto o in posti difficili da raggiungere. La maxi S6 è il modello più grande, ideato per essere utilizzato in fondali o angoli di assicelle per gronda. Mentre la super maxi S9 è ideale per grondaie d’alluminio e angoli. I manici sono realizzati in lega d’alluminio e rivestiti di vinile, e permettono l’uso con una sola mano.
Orbis e Rennsteig sono marchi tedeschi distribuiti su tutto il territorio italiano da Etr Eurotrade, conosciuti anche nei Paesi extraeuropei. Le forme sono molto tradizionali, in quanto i professionisti si “sono fatti la mano” su questi utensili e non vi è molto spazio per la fantasia. Ma il cavallo di battaglia è la tenaglia Orbis per cementisti o ferraioli, molto apprezzata anche dal mercato professionale italiano.

Dai materiali le ultime innovazioni


Gli utensili per edilizia devono essere affidabili, ma soprattutto servire allo scopo per il quale sono stati costruiti. Devono inoltre essere resistenti, senza produrre schegge o rompersi durante l'uso. Per questo, sono molto importanti sia i materiali con cui vengono prodotti sia il processo di affilatura e tempra a cui sono sottoposti tali materiali. Il professionista oggi orienta la sua scelta verso prodotti di qualità e marca perché, a parità di tempo d’esecuzione di un determinato lavoro, assicurano affidabilità e migliore esecuzione rispetto a quelli di poco prezzo.
I materiali più utilizzati nella costruzione degli utensili per edilizia comprendono acciai al carbonio C45 e inossidabili al cromo-vanadio per lame, pinze o cesoie; materie plastiche (tecnopolimeri, polipropilene) e legni pregiati (faggio, betulla) per i manici; alluminio per alcuni manici o i supporti; materiali termoplastici soprattutto per le impugnature. Per facilitare il lavoro del professionista e aumentare la maneggevolezza e la vita utile degli utensili, bisogna tenere presente che l’alluminio permette di sopportare maggiori sollecitazioni rispetto alla plastica, per esempio, oppure che l'acciaio è da usare solo dove indispensabile, visti i costi, e magari ad alta resistenza; mentre i materiali plastici sono da preferire quando servono maggiore elasticità e capacità antifrizione.
Per i “nostri utensili utilizziamo soprattutto l’acciaio, spiega Alberto Zanon di Reit, “e per manicature e protezioni usiamo materiali plastici. Gli acciai impiegati possono essere di varia durezza e qualità. Sugli scalpelli, per esempio, usiamo acciai temprati ad alta resistenza affinché possano reggere gli urti ai quali sono sottoposti durante l’utilizzo, riducendo al minimo i rischi di distacco di parti che potrebbero causare seri danni agli utilizzatori. Mentre usiamo acciai al cromo-vanadio con elevate caratteristiche di tenacità dove è richiesta una certa flessibilità dell’utensile come nel caso delle chiavi e delle pinze”. Acciaio anche per Ausonia Nanutti Beltrame, declinato in varie tipologie ma tutte di prima qualità e certificate. Tra i più utilizzati quelli al carbonio C45, gli inossidabili e quelli al cromo-vanadio. Invece per i manici i materiali più gettonati sono il legno e le materie plastiche, con polipropilene e gomma termoplastica in testa.
Avendo un catalogo con moltissimi articoli, Ferritalia offre un’ampia scelta di materiali diversi, tra cui acciai speciali e inox per la produzione delle basi dei frattoni oppure alluminio o polistirolo per i supporti. Gli acciai speciali sono invece usati per la fabbricazione di chiavi, tenaglie o martelli. Mentre una particolare attenzione è rivolta alla scelta dei materiali per la costruzione dei manici. Anche Ullmann punta sulla qualità dei materiali per garantire rendimenti e durata. Le spatole di materiale sintetico, per esempio, sono state realizzate così non per utilizzare un materiale più economico, ma per ottenere prestazioni che il metallo non può offrire, come per esempio morbidezza d'uso, malleabilità e adattamento alle modanature. Inoltre, sono inattaccabili dalla ruggine e dai solventi.

Le doti scelte dal professionista


Pur essendo un prodotto tradizionale, molto semplice dal punto di vista costruttivo, l’utensile manuale per edilizia punta oggi su una maggiore maneggevolezza, sull’ergonomia e l’affidabilità nel tempo. Tutte le componenti che possono fare di un prodotto per l’edilizia uno strumento efficace, comodo e affidabile sono verificate dagli utilizzatori professionali, quindi da prendere in seria considerazione in fase di costruzione o nella scelta di un marchio da inserire a catalogo.
In particolare, doti di ergonomia, maneggevolezza e leggerezza sono importanti quando l’utensile è destinato a un uso frequente, come avviene appunto nel settore professionale. Spesso accade di trovare sul mercato prodotti a basso costo e di qualità mediocre, che tuttavia non sono disprezzati dagli utilizzatori meno preparati proprio per la facilità di sostituzione in caso di smarrimento, rottura o errato utilizzo. È il caso non raro dei cantieri, per esempio, dove la manodopera non sempre possiede conoscenze ed esperienza tali da garantire un buon uso degli attrezzi.
Per quanto concerne gli utensili di qualità, invece, gli sforzi dei costruttori sembrano aver preso negli ultimi tempi la direzione del maggior comfort, con un occhio di riguardo anche all’aspetto estetico del prodotto, che sembra diventare sempre più curato e gradevole. Certo, “gli articoli manuali per l’edilizia esistono sul mercato da moltissimi anni e siamo giunti a un punto in cui non è semplice innovare”, conferma Giovanni Bonadonna di Ferritalia. “Ergonomia, maneggevolezza e leggerezza sono importanti, ma devono essere abbinate alla robustezza. Però aggiungerei anche un’importante caratteristica ‘non strutturale’ come il buon rapporto qualità/prezzo a cui da sempre, ma ancora di più oggi, anche gli utilizzatori professionali sono sensibili”.

Le doti più gettonate
Malgrado la semplicità costruttiva che caratterizza gli utensili manuali, la ricerca sui materiali ha permesso di sviluppare prodotti più evoluti. E le peculiarità oggi più ricercate dal pubblico professionale sono, in ordine d’importanza: elevata resistenza all’usura, protratta nel tempo;ergonomia dell’impugnatura, per garantire maggiore comfort;resistenza alla corrosione, agli acidi e agli oli; design, soprattutto se improntato a una certa maneggevolezza; leggerezza. Attenzione, questa è una caratteristica importante nei lavori prolungati, però potrebbe non essere sinonimo di qualità per i prodotti non a marchio.


Focus sul mercato di riferimento
Nell’ultimo rapporto sul mercato delle costruzioni in Europa, predisposto da Euroconstruct e Cresme, l’andamento ciclico del settore delle costruzioni segnala per il 2007 la fine della fase espansiva in atto dal 1999. Siamo quindi in fase discendente, con una crescita zero per il settore (-0,3%) a fronte di un Pil in leggera crescita. Lo stesso scenario è previsto anche per il 2009, con una fase di stagnazione e un rallentamento dell’economia europea. Per una leggera ripresa l’Italia dovrà attendere il 2010, anno in cui gli analisti prevedono un Pil a 2,1%. Il 2009 sarà invece positivo per l’Europa dell’est, con un miglioramento del tasso espansivo dal 9,2% al 9,7%. Mentre per l’Europa occidentale sarà un anno di stasi. Per il 2010 è prevista la fine della fase stagnante per le costruzioni dei Quindici, a fronte di un tasso espansivo ridimensionato negli altri quattro Paesi.
Per ora, a frenare le costruzioni è soprattutto il mercato dei Paesi dell’area Euro. Ma nel prossimo triennio il mercato dell’est segnerà un leggero ma continuo rallentamento dell’espansione, a fronte della progressiva uscita dalla stagnazione dei Paesi dell’Europa occidentale. Quello che accade nei cinque Paesi più grandi, che rappresentano il 70% del mercato Euroconstruct e il 75% di quello occidentale, determina la dinamica complessiva europea. I mercati spagnolo e italiano hanno smesso di crescere, mentre quello francese ha dimezzato il ritmo espansivo dei primi anni 2000. Il ritmo è molto lento anche in Germania, con tassi di crescita di poco superiori all’1% nel periodo 2008/2010; e ancora più modesto in Gran Bretagna ( 0,7% di media nel triennio). Il mercato irlandese delle costruzioni è l’ammalato più grave, con una flessione media annua di oltre tre punti percentuali nel triennio.