Materiale elettrico: sicurezza, alta tecnologia e qualità

Con la terminologia “materiale elettrico” si fa riferimento a una gamma decisamente vasta di tipologie merceologiche, che trovano impiego in due diversi ambiti: quello civile e quello industriale.
L’assortimento include apparecchi per installazione volante (prese e spine, adattatori, multiprese e avvolgicavi), accessori e collegamenti (cavi, morsetti, fascette, accessori di telefonia e tv), apparecchi per funzioni speciali (rivelatori di gas, programmatori, suonerie, citofonia). E, ancora, tubi, canali portacavo e accessori (tubi rigidi, pieghevoli, flessibili e relativi accessori, scatole di derivazione da incasso e da parete), dispositivi di comando e controllo quali programmatori di alimentazione o rilevatori di presenza, nonché un’ampia gamma di batterie (alcaline, zinco carbone, ricaricabili e litio a bottone). Al comparto appartengono pure molte linee di lampade: portatili, a basso consumo, a led, lampade a intervento automatico sia a tubo fluorescente sia led, modelli di lampade a filamento (a incandescenza e ad alogeni) e a scarica ad alta intensità.
Nell’illuminazione professionale rientrano, poi, proiettori alogeni singoli, portatili e telescopici nonché riscaldamento alogeno a infrarossi.
A ciò si aggiungono gli accessori per l’illuminazione: portalampade, comandi elettrici, punti luce, plafoniere fluorescenti, torce, regolatori di luminosità.
Come è facile intuire, stiamo parlando di una gamma di prodotti decisamente completa, costituita rigorosamente da prodotti di qualità, in grado di accontentare le più svariate richieste dell’utenza.

Cosa richiede maggiormente l’utente oggi?

Il cliente, infatti, sia esso il buyer di una azienda o il grossista del comparto, l’installatore o l’utilizzatore finale, in fatto di materiale elettrico ha idee ben precise: non si accontenta di un prodotto scadente, consapevole dell’importanza che, in questo segmento, rivestono sicurezza e affidabilità. E richiede anche articoli di facile utilizzo ed ergonomici.
Per prodotti che supportano il funzionamento di tecnologia o che diventano complemento d’arredo è richiesto anche un elevato livello di design, estetica e packaging. Il tutto unito a un prezzo giusto, competitivo. Per soddisfare queste esigenze le aziende investono molto in ricerca, al fine di realizzare prodotti innovativi e al contempo certificati e sicuri.
Anche il servizio conta molto per il cliente: è particolarmente apprezzata la flessibilità nella produzione, abbinata alla capacità di soddisfare esigenze particolari come la realizzazione di prodotti su misura o su specifica del cliente. A ciò si aggiunge la disponibilità di prodotto unita a consegne veloci e a un servizio post-vendita efficiente.

Sicurezza innanzitutto

In Italia per diversi anni c’è stata poca attenzione intorno al tema della sicurezza in campo elettrico; ciò ha fatto proliferare, soprattutto nel settore spine-prese-adattatori-multiprese, prodotti con marchi contraffatti sia IMQ (Istituto del Marchio di Qualità) sia CE (Comunità Europea) che hanno comportato seri problemi di sicurezza per i clienti nonché di sfiducia da parte di questi ultimi nei confronti dei distributori. Ciò a causa di una quasi totale mancanza di controlli del salvavita e delle dispersioni di corrente che si verificano ogni giorno nell’utilizzo degli elettrodomestici.
Basti pensare che secondo Prosiel, l’Associazione per l’utilizzo sicuro dell’energia (che riunisce Enel, FederEnergia, Anie, Assistal, Fiera Milano Tech, IMQ, Unae, Unione italiana Consumatori) sono più di 120 gli incidenti di natura elettrica che si verificano quotidianamente negli ambienti domestici.
In questi ultimi anni però, si è fatta strada una vera e propria “cultura” della sicurezza elettrica, da parte tanto dei produttori quanto dei clienti, determinando, conseguentemente, un’attenzione sempre crescente nei confronti delle regole da seguire per una produzione “a norma”.
Vediamo più nel dettaglio di quali regole si tratta.
Ogni prodotto, innanzitutto, deve esibire la marcatura CE, che non è un marchio di qualità ma un’autocertificazione del costruttore che attesta la rispondenza dell’articolo ai requisiti delle direttive europee applicabili all’articolo stesso. Questo atto amministrativo è stato voluto dal consiglio dell’U.E. per eliminare gli ostacoli al libero scambio all’interno della comunità europea; si tratta quindi di un’autocertificazione che non può essere attendibile quando il costruttore non è serio o affidabile.
Per dimostrare che i prodotti rispondono adeguatamente alle normative vigenti è necessario certificarli con marchi di qualità IMQ, VDE, OVE, etc. Sono, questi ultimi, marchi di sicurezza volontari rilasciati da organismi indipendenti che attestano la conformità del prodotto a tutti i requisiti di sicurezza richiesti dalle normative. In Italia l’ente preposto alle certificazioni è il già citato Istituto del Marchio di Qualità.
Le gamme di prodotto devono anche essere in linea con quanto espresso dalla Direttiva RoHS (Restriction of Hazardous Substances) inserita nel D. Lgs. N. 151 del 25.7.05, che bandisce da tutti i prodotti elettrici o elettronici alcune sostanze considerate pericolose, a tutela dell’ambiente.
Lo stesso decreto incorpora anche un’altra direttiva europea nota come WEEE (RAEE in Italia, ossia la Direttiva relativa ai Rifiuti di Apparecchiature Elettriche o Elettroniche) secondo la quale la responsabilità di raccolta e smaltimento dei prodotti a fine vita diventa del produttore.
Ricordiamo che anche gli importatori sono assimilati ai produttori; i distributori, quindi, dovranno fare attenzione a effettuare i propri acquisti solo presso aziende inserite nel registro nazionale dei produttori di prossima istituzione.
Affinché tutte le norme vengano rispettate, ciascuna azienda ha dato vita a un proprio sistema di gestione della produzione che prevede una serie di severi controlli interni, in primo luogo sulle materie prime e semilavorati in ingresso, quindi durante le fasi di lavorazione, infine sul prodotto finito.

Le strategie per restare competitivi

Per essere competitivi all’interno di un mercato sempre più articolato e agguerrito, le aziende del settore puntano in primo luogo su una gamma di prodotti decisamente ampia e all’avanguardia (investire in innovazione è indispensabile per essere un passo avanti rispetto ai propri competitor), e caratterizzata da un buon rapporto qualità/prezzo. È necessaria poi un’elevata flessibilità interna che permetta di convertire rapidamente la produzione per soddisfare anche esigenze particolari del cliente.
Naturalmente, poi, è fondamentale un elevato livello di servizio, che vuol dire, innanzitutto, puntualità e completezza nelle consegne.
Per imporsi sul mercato, inoltre, vengono attuati investimenti nell’ambito della comunicazione, che si esplicano in primo luogo nella presenza su testate giornalistiche specializzate per far conoscere i propri prodotti e i marchi, ma anche per diffondere da un lato la già citata “cultura” della sicurezza, dall’altro il concetto di sostenibilità ambientale.
In questo caso il riferimento è alle lampade a risparmio di energia, di cui si parla anche in relazione alla necessità di ridurre i consumi per proteggere il clima: queste lampade, appunto, consentono un notevole risparmio energetico, e un’illuminazione più efficiente può contribuire a ridurre le emissioni di CO2 in ambito sia domestico sia professionale.
Le aziende produttrici effettuano anche una serie di servizi concepiti espressamente per il canale della grande distribuzione, a partire da packaging ad hoc (completi delle necessarie informazioni d’uso del prodotto) fino a numerose iniziative promozionali realizzate direttamente sul punto vendita, come espositori e cartellonistica. Ancora, in occasione del lancio di nuovi articoli si organizzano presentazioni all’interno del negozio con personale qualificato inviato dall’azienda fornitrice.
I fornitori, infine, pensano anche agli operatori, organizzando per loro incontri e stage, incentrati sia sulle linee di prodotto sia sulle future attività del fornitore stesso.

Un mercato in crescita e tecnologicamente evoluto

Per i produttori del comparto di nostro interesse tanto GDO quanto GDS costituiscono due canali distributivi di indubbio interesse e tramite i quali il mercato è destinato a svilupparsi ulteriormente. Nel caso della grande distribuzione organizzata la crescita del settore è assicurata dal notevole aumento numerico di centri commerciali e dalla tendenza dei negozi ad ampliare le aree non-food. Allo stesso modo lo sviluppo del mercato nella GDS è legato alla crescita costante di punti vendita delle varie catene distributive del segmento su tutto il territorio nazionale.
Quanto alle tipologie merceologiche, nei prossimi anni assisteremo a un’ulteriore ampliamento sia strutturale sia assortimentale del canale bricolage, in particolare sul versante delle innovazioni tecnologiche. Si approfondirà, cioè, l’esame di aspetti quali: risparmio energetico, durata, scelte multiple in fatto di qualità della luce, miniaturizzazione, ergonomia, rispetto dell’ambiente.
A tal proposito, la crescente sensibilizzazione dell’utente finale verso la cultura ecologica e il risparmio energetico porterà a una maggior diffusione di fonti energetiche appunto più ecologiche ed economiche, per esempio si ricorrerà a batterie ricaricabili al posto delle usa e getta e il ricorso a fonti di illuminazione a basso impatto ambientale come le lampade a Led.
In definitiva, il segmento in esame continuerà a distinguersi per gamme di prodotto di alto livello, sicure e affidabili. Unico freno alla creazione di un mercato di qualità è l’immissione su vasta scala di prodotti di provenienza orientale, che non rispettano i requisiti minimi di sicurezza e vengono proposti a prezzi decisamente convenienti.
Un aiuto, per arginare questo fenomeno, viene dalle istituzioni che stanno esercitando controlli più efficaci e stanno provvedendo a una regolarizzazione del mercato a beneficio dei consumatori.