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Adesivi e sigillanti: un mondo in evoluzione

15 November 2007
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Muratori, decoratori, idraulici, termoidraulici, elettricisti, manutentori, falegnami, carpentieri, arredatori, restauratori: sono davvero tante le categorie di professionisti che utilizzano quotidianamente adesivi e sigillanti, a cui si affiancano i tantissimi appassionati di fai da te che destinano tali prodotti a un uso domestico.
Ma qual è il trend di crescita di questo settore? Quali sono le richieste degli utilizzatori e i suggerimenti forniti dai produttori? E ancora, quanto pesano le normative in termini di rispetto ambientale nella produzione aziendale? Abbiamo posto queste e altre domande agli attori principali del settore in Italia, per conoscere il loro parere e delineare il reale andamento del comparto.

Crescita o evoluzione?


Più che di crescita, dato che i consumi sono ormai stabilizzati, si può parlare piuttosto di evoluzione: è quanto afferma Pigal, secondo cui nuovi prodotti e nuove tecnologie (come poliuretanici e MS ibridi) stanno conquistando spazi sempre più importanti, mentre sugli articoli più economici quasi tutto si riduce a una guerra sui prezzi con l’attiva partecipazione di Paesi caratterizzati da mano d’opera a basso costo.
Fischer sottolinea che il volume del mercato adesivi e sigillanti nel 2006 è stato di circa 680 milioni di euro con un trend di crescita di circa l’1% tra il 2005 e il 2006. La dinamica economica del comparto degli adesivi e sigillanti è influenzata dalla tensione sui prezzi petroliferi, l’incertezza sull’effettiva dimensione dell’economia nazionale nel breve termine, dalla complessiva maturità dei settori di sbocco, dalla maggiore attenzione ad aspetti quali la certificazione dei prodotti e i possibili rischi ambientali. Fischer si sofferma poi sulla contrazione dei quantitativi impiegati come nuova tendenza delle aziende, che ottimizzano cioè gli impianti aumentando i quantitativi, a fronte di una riduzione dell’assortimento di gamma.
Una visione estremamente ottimistica della situazione attuale del mercato italiano viene da Henkel, secondo cui “Il settore degli adesivi e dei sigillanti è attualmente in fermento con l’introduzione di nuove tecnologie in grado di realizzare prodotti che possano coniugare alte performance di risultato con una sempre crescente facilità d’uso”.
C’è chi poi, come Eco Service, si sofferma su un fattore che influenzerà, se non cambierà radicalmente, l’intero comparto, e cioè il regolamento REACH approvato dal Parlamento Europeo nel dicembre del 2006 ed entrato in vigore il 1° giugno scorso. Il regolamento REACH (acronimo di Registration, Evaluation and Authorization of Chemicals), delinea il nuovo sistema integrato unico di registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche.
Il nuovo Regolamento, che sostituirà numerose direttive e regolamenti in vigore, mira a rafforzare la protezione della salute umana e dell'ambiente dagli effetti nocivi delle sostanze chimiche, e al tempo stesso a migliorare la competitività e la capacità di innovazione dell'industria chimica europea.
Tutto ciò, secondo Eco Service, avrà un risvolto nell'intero panorama degli adesivi, in quanto il Regolamento vieta l'immissione sul mercato di sostanze non valutate e non registrate dall'UE; quindi, ad esempio, i preparati provenienti da Paesi esterni all’UE non potranno più essere venduti in Europa se non verranno registrate prima le sostanze contenute.
Molte sostanze saranno estromesse dal mercato, e di conseguenza alcuni prodotti saranno soggetti a riformulazione o aggiornamento, oppure, nei casi più gravi, potranno anche essere esclusi dalla vendita. Secondo Eco Service, ciò che causerà i maggiori sconvolgimenti all’interno del mercato sarà l’inevitabile diminuzione del numero di produttori di adesivi: questa sarà, infatti, la naturale conseguenza dettata dal fatto che l'onere della prova spetta proprio alle case produttrici, che dovranno sostenere notevoli costi per l'analisi, per la valutazione e per la registrazione delle sostanze, costi spesso insostenibili per aziende medio-piccole.

Ma quali indicazioni dare all’utilizzatore?


Sviluppare al meglio materiali sempre più tecnologici, ma tenendo ben presente il rispetto ambientale, è la strada perseguita da Saratoga, che reputa fondamentale l’informazione che viene data all’utente finale, professionale o hobbista che sia.
Anche in Henkel è considerata estremamente importante l’informazione dei consumatori, sempre più orientati verso prodotti che riescano a unire risultati professionali alla facilità d’uso.
La scelta dell’adesivo o sigillante giusto è fondamentale per ottenere risultati soddisfacenti e duraturi; per scegliere il prodotto migliore per l’applicazione da eseguire, è necessario avere ben chiaro quali materiali dovranno essere sigillati o incollati e a quali condizioni dovranno resistere, per esempio se il manufatto dovrà sostenere pesi o essere esposto agli agenti atmosferici.
Un vero e proprio consiglio diretto arriva da Fischer: “Innanzitutto un hobbista o un utente professionale nel momento in cui si predispone all’acquisto ha ben evidente la sua specifica necessità applicativa; il consiglio migliore, davanti a una miriade di prodotti a scaffale, è quello di leggere bene l’etichetta e di non dimenticare di affidarsi alla qualità di un marchio riconosciuto nel settore. Ecco perché indicazioni selezionate e chiare guidano gli installatori, professionali e non, nella scelta della soluzione che fa al caso loro”.
Ma non è detto che l’utente professionale sia più esigente dell’hobbista, che contrariamente a quanto si pensa è molto attento alle caratteristiche del prodotto e sceglie il più economico solo a parità di prestazioni. Come fanno notare anche in Pigal, infatti, è paradossalmente più probabile che sia l’utente professionale a lasciarsi attirare maggiormente dal prezzo.
Quando parliamo di “informare” il cliente non bisogna limitarsi alla soddisfazione del consumatore, ma anche alla salvaguardia della sua salute. In Ferritalia, ad esempio, dichiarano che oggi, più che mai, porre in commercio prodotti complessi o potenzialmente pericolosi, implica delle grandi responsabilità; chi lo fa deve cautelare l’utilizzatore, predisponendo apposite istruzioni, schede prodotto, suggerimenti per la sicurezza. Gli adesivi e i sigillanti possono essere compresi in questa tipologia di prodotti, e all’utente professionale e all’hobbista Ferritalia suggerisce in primis di avere ben chiaro quale problema risolvere, e poi di farsi guidare alla soluzione tramite la consultazione delle etichette dei prodotti. Se persistessero dei dubbi, è necessario chiedere la consulenza dell’addetto alle vendite del negozio, che tramite la propria esperienza, o avvalendosi delle schede prodotto, sarà in grado di offrire la soluzione migliore al cliente.

Obiettivo numero uno: eco-compatibilità


Per Henkel, gli sforzi per aumentare l’eco-compatibilità dei prodotti si focalizzano su due aspetti: l´impiego del maggior numero di materie prime naturali e rinnovabili in fase di produzione, favorendo così un basso impatto ambientale dei processi e un migliore smaltimento dei prodotti alla fine del loro ciclo di vita, così come l’aumento della performance dei prodotti, che permette di abbattere il consumo di risorse naturali, come acqua ed energia elettrica.
Nella fase di sviluppo dei prodotti, Henkel applica strumenti sofisticati che abbracciano l´intero sistema-prodotto, come il LCA (Life Cycle Analysis).
Obiettivo comune è quello di sviluppare idee di prodotto che offrano simultaneamente performance superiori, maggiore sostenibilità e un sensibile beneficio sociale.
Due esempi di come l’eco-compatibilità sia un punto fermo e imprescindibile della produzione aziendale arrivano da Fischer e da Ferritalia. Se Fischer ha tra i suoi valori quello del rispetto della sicurezza e dell’ambiente e fa di ogni vincolo normativo un’opportunità per il miglioramento continuo in termini gestionali e logistici, Ferritalia con una semplice dichiarazione rende davvero chiara la politica aziendale: “Tutti i sigillanti e gli adesivi Maurer® sono realizzati nel più totale rispetto delle normative di atossicità e sicurezza stabilite dalla CE, e fanno fede le schede tecniche fornibili a semplice richiesta dei rivenditori o degli utilizzatori: non ci siamo mai chiesti quanto ciò possa influire dal punto di vista dei costi, semplicemente perché, per scelta aziendale, non accettiamo compromessi su questi temi”.