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Idro: calano i volumi ma vince la qualità

24 June 2010
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Soluzione efficace per le differenti problematiche legate al mondo della pulizia, l’idropulitrice è uno strumento che dev’essere ancora compreso completamente in tutte le sue potenzialità dal consumatore finale.
Stimare i contorni economici del mercato italiano delle idropulitrici non è compito semplice. Anzitutto perché esistono modelli professionali (con clienti e canali “dedicati”) e modelli consumer, che più ci riguardano, poiché sono distribuiti alle famiglie da ferramenta e centri bricolage.
Mentre per il comparto professionale Afidamp, l’Associazione che riunisce le migliori aziende del cleaning, fornisce dati statistici affidabili (vedere box), sul fronte consumer non esistono dati certi.

QUANTO VALE IL MERCATO HOBBY?


Le interviste che abbiamo realizzato con le principali aziende del settore, ci permettono però di stimare in circa 250/275.000 pezzi il mercato italiano 2009 delle idropulitici consumer, per un giro d’affari sell in (cioè a prezzi di fabbrica) di circa 28/30 milioni di euro. Con un calo delle vendite di circa il 15% sul 2008; una tendenza confermata anche nei primi mesi del 2010.
“L'idropulitrice hobbistica - spiega Bruno Ferrarese, marketing manaer di Idrobase - è vista ancora come un capriccio, un piccolo lusso da acquistare quando si è già comperato il superfuo quindi le sue performance di vendita sono molto influenzate non solo dal minor potere d'acquisto ma anche dalle incertezze derivanti dal periodo di crisi globale. Il risultato sono scaffali sempre più colmi di idropulitrici sempre meno costose e qualitative. Le vendite comunque sono diminuite sia in quantità, sia in fatturato”.
Per quanto concerne la grande distribuzione (GDS e GDO), secondo i dati GfK nel 2009 ha distribuito circa 160.000 idropulitrici per un giro d’affari sell out (prezzi al consumatore) di circa 15 milioni di euro. Sostanzialmente stabile rispetto al 2007, ma con un calo in valore: erano infatti circa 173.000 le idropulitrici vendute nel 2007.
“Il sell out del 2009 per il canale GD, è rimasto sostanzialmente invariato a valore rispetto al 2007, mentre è calato a volume - spiega Nico Trotta, marketing manager di Kärcher Italia. È dunque cresciuto il prezzo medio, soprattutto per i prodotti di qualità”.
“Nonostante il mercato sia fortemente influenzato dai prezzi applicati dalla produzione asiatica, - conferma Alessandro D’Annibale, responsabile vendite di Pulicar - attualmente l’andamento appare positivo, anche se i dati finanziari e la crisi economica fanno registrare un sensibile rallentamento nella crescita. Emerge però in questi ultimi anni la tendenza da parte dei rivenditori e degli utenti finali al ritorno ai prodotti di qualità”.
Crisi economica congiunturale a parte, il commercio moderno appare in lieve crescita secondo Nilfisk-Alto. Stessa opinione anche in Techtronic Industries che sottolinea come il trend positivo vale soprattutto per le macchine con un prezzo di uscita al pubblico tra i 50 e i 100 euro: “Il prezzo particolarmente aggressivo attira consumatori in cerca di risparmio (privilegiano il prezzo rispetto ai modelli più ricercati, che riteniamo in difficoltà) e non spaventa i nuovi consumatori, che si avvicinano a questa macchina”.

IL CONSUMATORE VA ISTRUITO


Sicuramente le idropulitrici possono migliorare le prestazioni anche grazie ai nuovi accessori, ma più l’imballo diventa “parlante”, così da richiamare subito l’attenzione, e maggiori sono le informazioni che giungono direttamente all’utente finale. Non dimentichiamo infatti che non tutti sanno distinguere tra l’alta e la bassa qualità di un prodotto.
“Il prodotto - spiegano da Annovi Reverberi - ha subito azioni commerciali di proposta al mercato molto forti in questi anni e spesso nella logica del prezzo aggressivo ci si è dimenticati di valorizzarlo; in questo tutti noi siamo responsabili, produttori e rivenditori. Oggi il consumatore è più attento, si rivolge a un prodotto già performante e di caratteristiche superiori, grazie all’esperienza maturata e agli strumenti informatici che permettono un’informazione diretta”.
“L'idropulitrice - conferma Bruno Ferrarese di Idrobase - ha un campo di impiego molto più vasto rispetto a quello che il cliente finale pensa. Possiamo dire che l'idropulitrice è un elettroutensile sottovalutato dal suo possessore e in ultima analisi è questo il motivo per il quale l'idropulitrice è in molti casi male acquistata e male utilizzata”.
“Il prodotto idropulitrice è per la maggior parte dei consumatori sconosciuto e ne vengono ignorate le potenzialità a fini pratici - afferma Dante Rossetti, responsabile marketing di Lavorwash. La stessa definizione tecnica del prodotto alle volte è confusa da parte dei clienti. Per questo Lavor già da molti anni realizza didattica per i punti vendita e strumenti per poter comunicare e spiegare al consumatore le differenze tra i vari modelli e le varie applicazioni e soluzioni che un’idropulitrice può offrire grazie anche ai molti accessori dedicati. Strumento base da noi creato è il Washing Level”.
“L’idropulitrice è un prodotto versatile che si presta a diverse applicazioni, spesso poco note all’utilizzatore finale - spiega Nico Trotta di Kärcher Italia. Non solo una macchina, ma una soluzione efficace per le differenti problematiche legate al mondo della pulizia: per diffondere questo messaggio, è importante che tutti gli operatori coinvolti nel settore contribuiscano a generare quella che noi chiamiamo cultura di prodotto, un fattore fondamentale per una maggiore affermazione dell’idropulitrice anche nel nostro mercato”.

Vendite online
Secondo le ricerche di GfK, l’1,3% del giro d’affari delle vendite di idropulitrici nel 2009 è stato sviluppato online: era lo 0,1% nel 2008.