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Stufe: più attenzione alla tecnologia e al rispetto dell’ambiente

15 November 2007
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Dalle stufe alle termostufe, quest’ultime pensate per riscaldare, cucinare e arredare la casa poiché si possono definire come l’unione del principio del caminetto, della stufa e della caldaia, con l’utilizzo della legna o del pellet, le gamme a disposizione sono numerose e sovente si studiano modelli incrociati che portino benefici differenti. È il caso degli ibridi tra caminetto e stufa che spesso assomigliano esteticamente a un camino, mentre dal punto di vista funzionale sono delle vere e proprie stufe.
Eurofiamma si occupa principalmente di stufe a tiraggio naturale con doppia possibilità di utilizzo a legna e pellet ed è stata la prima sul mercato europeo a brevettare il sistema misto a tiraggio naturale, mentre De Biasi presenta stufe ad accumulo termico ad irraggiamento di calore, in maiolica e in refrattario intonacato.
Sempre più si fa strada il pellet nei consumi, un combustibile che come ci spiega Fair “è sotto forma di piccoli cilindri del diametro di 6mm, ottenuti assemblando segatura, legna di scarto sminuzzata e pressata, senza uso di additivi e coloranti. È commercializzato in pratici sacchi da 15kg, adatti a trasporto e stivaggio. Il pellet produce energia pulita e rinnovabile a un costo inferiore di 1/3 rispetto ai combustibili per riscaldamento più utilizzati (es. metano). Infatti con un consumo massimo di 2kg/h di pellet si ottiene una potenza di 8,5kW pari a quello prodotto bruciando 1m3 di metano”.
Ma perché scegliere una tipologia a legna anziché a pellet? In base alla nostra analisi le prime sono scelte da chi desidera il potere riscaldante del fuoco racchiuso in artigianali capolavori di maiolica. Le stufe a pellet invece sono per chi preferisce l’uso di un combustibile pratico, economico e pulito e un sistema di alimentazione automatico. Entrambi, specifica Lincar, sono combustibili ecologici con una resa ottimale.
Per quanto riguarda i materiali si possono trovare stufe in maiolica refrattaria ad alto rendimento come nella produzione Francescon. Grazie al riscaldamento ad irraggiamento (come il sole) rilasciano calore in modo sano ed equilibrato diffondendo un clima gradevole in ogni ambiente.
Proseguiamo con le stufe in ghisa a doppia combustione della serie Dovre – Belgio distribuite da L’Artistico o le stufe ad accumulo in pietra ollare prodotte nella linea Geos.
Scandinavia Design importa e distribuisce per l’Italia i marchi Morso, Hwam, Wiking e Supra. La prima è l’unica azienda tra le danesi che dà per i suoi prodotti 10 anni di garanzia. Le stufe Hwam “sono le uniche sul mercato a essere dotate del brevetto automatico di regolazione di afflusso d’aria in camera di combustione. Un semplice dispositivo meccanico che consente di ottenere sempre una combustione ottimale e controllata senza necessità di provvedere manualmente alla regolazione dell’aria. Ne conseguono: resa costante, maggior comfort e combustione pulita, nonché un forte risparmio sul consumo della legna”.
Dall’analisi risulta che i materiali più usati sono l’acciaio, che permette una lunga durata del corpo stesso, è un materiale più affidabile e che comporta meno usura; la ghisa, grazie alla quale si ha una combustione più pulita; i refrattari, che consentono un’ottima combustione con una notevole riduzione dell’emissione della polvere e la ceramica, bella esteticamente e che rilascia calore in modo graduale. In particolare “è la lavorazione della maiolica a fare la differenza e a rendere ogni stufa un pezzo unico e irripetibile: Piazzetta è infatti una delle poche aziende che lavora artigianalmente la maiolica in pezzi di grandi dimensioni che garantiscono così il massimo assorbimento del calore ed una bellezza senza tempo dei rivestimenti”.
Le diverse colorazioni, come per esempio nel catalogo di La Super Calor, rendono facilmente abbinabile il prodotto con l’arredo dell’ambiente.
Secondo Ferritalia “per quanto riguarda le stufe a combustione lignea, una camera di combustione interamente realizzata in ghisa, è qualitativamente superiore a una ottenuta da mattoni refrattari; ha un’inerzia termica e una durata superiori”.
Ricordiamo, infine, che le varie tipologie di stufe sono caratterizzate non solo da una diversa scelta estetica ma anche differenziate da potenze e prestazioni distinte. Inoltre la progettazione e la costruzione avvengono nel pieno rispetto delle Direttive Europee, a cui ciascuna tipologia di stufe appartiene.

Tecnologia nelle nuove stufe


I prodotti Antrax IT sono stati pensati e progettati per avere il massimo delle resa termica senza l’ausilio di apparecchiature a funzionamento elettrico quindi a basso contenuto tecnologico. L’innovazione è nell’aver sviluppato un’estetica che fosse allo stesso tempo funzionale. Il fatto di essere riusciti a sviluppare un prodotto che fosse completamente staccato sia dalla parete sia da pavimento ha consentito un notevole miglioramento della circolazione naturale dell’aria e dello scambio termico garantendo elevate prestazioni.
Negli articoli Cadel la tecnologia si concretizza con l'applicazione e lo sfruttamento di ventilatori comandati da schede elettroniche per ottimizzare la temperatura d'esercizio.
Le schede elettroniche, spesso utilizzate in queste produzioni, servono principalmente per programmare accensioni e gestire temperature interne.
Nella stufa a pellet si è molto attenti a quelle soluzioni di gestione elettronica che regolamentano la proporzionalità tra carburante e aria per ottimizzare i consumi, aggiungono in Falci.
De Biasi spiega che “fin nella fase della progettazione viene utilizzato un software per il disegno tridimensionale, in fase di sviluppo si fa uso di un software per il dimensionamento della camera di combustione e i giri fumo; è inoltre necessario per calcolare un’ottimale combustione. In fase di costruzione possiamo inserire dei meccanismi automatici per la chiusura dell’aria comburente nella camera di combustione regolati da sonde”.
In casa Hyper il concetto di tecnologia si declina in tre aree: nel design, per esempio la stufa a pellet San Diego è caratterizzata da un inserto in vetro temperato serigrafato radica; nel limitare gli ingombri come per la nuova stufa a pellet Miami, che ha un’altezza di 56cm, larghezza 50cm e profondità 52cm per solo 75kg. Infine maggiore semplicità d’uso e minore manutenzione, come per le stufe a combustibile liquido.
Le stufe Piazzetta, sia a legna sia a pellet, sono dotate della tecnologia brevettata di Multifuoco Sistem, il sistema di ventilazione per ottenere un’uniforme diffusione del calore dal pavimento al soffitto e grande comfort termico in tutta la casa.
Sistemi altamente ingegneristici sono realizzati da Jolly Mec, capaci di integrarsi con le diverse soluzioni impiantistiche, per fare alcuni esempi i pannelli solari, gli accumulatori e la geotermia.
Grazie alla moderna elettronica è oggi possibile controllare combustibili come il legno ottimizzandone il consumo e l’intero processo di combustione.
Obiettivo da sempre di Kingfire, marchio dell’azienda Schiedel, per quanto riguarda la tecnologia della combustione della legna e dei derivati, è concentrarsi sul continuo miglioramento del rendimento calorico, ottimizzando il consumo e riducendo la produzione di ossido di carbonio.
La nuova termostufa a pellet “Carlotta Idro” di Laminox, collegata ai termosifoni è in grado di riscaldare case di oltre 500m³. Su questa stufa viene installato un sistema di “produzione di acqua calda sanitaria con accumulo” in grado di produrne una notevole quantità con una differenza di temperatura di 35°C ininterrottamente.
La camera di combustione è l’elemento tecnologico della stufa. La sua concezione, con le relative entrate d’aria, determina il rendimento e le emissioni inquinanti. Una corretta concezione della medesima consente, come avviene ad esempio nel caso di L’Artistico, di arrivare a rendimenti e a valori di CO già in linea con le future normative del 2010.
Nella produzione MCZ troviamo l’esclusivo Active System, un dispositivo affidabile e sicuro che decide da sé quanta aria occorre per ottenere la migliore combustione presente nel braciere. Nasce così una gamma di stufe che decidono da sole in sicurezza la quantità di aria comburente necessaria al combustibile a ogni livello di potenza, con ogni tipo di pellet e tipologia di installazione.
La tecnologia più all’avanguardia è nelle stufe a pellet dove l’elettronica ha raggiunto livelli talmente elevati da consentirne addirittura l’accensione a distanza o la programmazione settimanale. E in Tecno Cover si accenna al riconoscimento automatico del pellet utilizzato.
Anche le sicurezze sono di alto livello. Pressostati, termiche di protezione a riarmo sono ormai componenti sempre presenti in stufe di alto livello. “La sicurezza è alla base di tutto quando si lavora con il fuoco” ci tengono a precisare in Piros.
“Il pellet, a differenza per esempio della legna, permette l’accensione e lo spegnimento automatico della stufa – spiegano in TMC. La gestione della combustione tramite centralina ad alta tecnologia permette di ottimizzare al massimo la resa calorifica del combustibile, producendo così il massimo calore generato dalla combustione del pellet”. Interessante per molti è che tutte le stufe a pellet TMC possono essere dotate di un dispositivo GSM optional che tramite l’invio di sms permette di accendere e controllare la stufa direttamente con il cellulare. Stesso discorso per Ecofire® Molly Idro di Palazzetti in cui “l’ampia programmazione permette la gestione di diverse fasce orarie di funzionamento, su base oraria, giornaliera, settimanale e la regolazione della temperatura - anche a distanza tramite telefono o SMS - rilevata da una sonda ambiente”.
Da Scandinavia Design arriva l’automatismo brevettato Hwam che riduce al minimo l’impatto ambientale, mantenendo le emissioni a un livello molto inferiore rispetto ai valori massimi consentiti. Il dispositivo regola automaticamente l’apporto di aria primaria e secondaria grazie alla valvola termosensibile. Questa particolare tecnologia di combustione garantisce efficienze termiche molto elevate a fronte di bassissime emissioni.
“Nuovo Catalogo 2010 – Presente/Futuro” rappresenta la filosofia di Sideros di guardare a un futuro in cui l’innovazione permette di essere protagonisti. Esempio ne è la stufa a pellets Gemini dotata di un software che consente di implementare la potenza d’origine (7kW), in casi particolari come cambio di abitazione o sistemazione della stufa in un ambiente di maggior cubatura, fino a 11kW con l’evidente risultato di accontentare due tipologie di richiesta utilizzando una unica referenza a magazzino.
Concludiamo con il sistema di combustione con tecnologia DM3 Deville, cioè il triplo controllo del flusso dell’aria, della combustione e dello scambio termico, garantendo altissime rese termiche, consumi di legna molto contenuti e autonomie di combustione fino a 10 ore nei prodotti Zeta Linea.

Ecologia, tema sempre attuale


Secondo Cola “per il futuro il maggior obiettivo da perseguire in campo ecologico sarà la bassa emissione di polveri sottili per rispettare l’ambiente puntando però ad alti rendimenti piuttosto che alla potenza”. Olimpia Splendid, per esempio, si pone l'obiettivo di trovare sistemi di filtraggio più sofisticati che limitino le emissioni di CO, di Ossidi di azoto (i responsabili delle piogge acide) e di polveri sottili.
Di altrettanto interesse è l’orientamento verso il risparmio energetico con prodotti ad acqua per abbattere i costi di metano e altri combustibili oppure i sistemi di riscaldamento integrati che sfruttino sia l'energia termosolare sia quella ricavata da materiali di recupero come il pellet.
Piazzetta è sempre stata un’azienda attenta alla tutela dell’ambiente. L’impegno è dimostrato dal fatto che i suoi prodotti si sono aggiudicati la prestigiosa certificazione tedesca Din Plus che attesta che le emissioni inquinanti sono ridotte a un terzo rispetto ai più elevati standard internazionali.
“L’utilizzo di nuovi sistemi ingegneristici – spiegano in Jolly Mec - e di tecnologie sempre più sofisticate ha reso la stufa e il caminetto prodotti che, oltre a rispettare pienamente il protocollo di Kyoto (la legna, quando viene bruciata correttamente, si inserisce nel processo di fotosintesi clorofilliana producendo la stessa quantità di CO2 che produrrebbe naturalmente decomponendosi), ottimizzano il processo di combustione limitando l’emissione in atmosfera di particolato.
Oggi le biomasse possono considerarsi uno strumento multiobiettivo, in quanto consentono di rispettare, come detto, il protocollo di Kyoto non contribuendo all’effetto serra e capaci di diminuire la dipendenza dal petrolio e dal mercato incontrollabile dei prezzi ad esso collegato, sfruttando in maniera razionale e intelligente le fonti rinnovabili”.
In Kingfire si parla di “bruciare pulito”, la post-combustione, cioè la seconda combustione provocata dall’immissione di un flusso d’aria che entra in contatto con i gas residui, presenti nei fumi della prima combustione. “Attraverso tale processo l’ossigeno, incontrando questi gas ad alta temperatura, ne provoca l’accensione generando così la successiva fiamma, la post-combustione appunto, la quale bruciando i gas residui libera un “fumo pulito”. Oltre a consentire emissioni assai meno inquinanti, la post-combustione, innalza il rendimento termico, contenendo i consumi energetici e dunque riducendo anche il fabbisogno di legna”.
Come tutti sanno la legna rappresenta una fonte rinnovabile naturale, economica e pulita, diversamente da altri combustibili fossili, come gas, gasolio e carbone che si esauriscono. Gli apparecchi MCZ, tutti altamente tecnologici, si caratterizzano per soluzioni a elevato rendimento calorico e per le minime emissioni nell’ambiente. La legna infatti contribuisce a raggiungere gli obiettivi posti dal Protocollo di Kyoto per la riduzione dei gas ad effetto serra. Infatti, se vi è una buona combustione, il particolato emesso dalla legna è costituito in massima parte dai sali minerali (sali di Potassio, Calcio e Magnesio) assorbiti durante la crescita della pianta, caratterizzati da una bassissima tossicità.
Nelle stufe a legna di ultima generazione sono assicurate un’alta resa termica ma basse emissioni per essere in linea con le nuove sensibilità ambientali recepite ora anche a livello normativo. In molti si stanno attivando per limitare le emissioni in atmosfera di polveri sottili (vedi Regione Lombardia - misure per l’inverno 2006-2007).
Per usare l’espressione di TMC “c’è un ritorno al passato, poiché l’utilizzo di biomasse come il pellet sta entrando sempre più nelle case contemporanee in quanto la gente è più sensibile ad argomenti quali il risparmio energetico e il rispetto per la natura”. L’Italia e l’Europa si dimostrano oggi più consapevoli, secondo Rizzoli, la quale auspica una legislazione che consenta di: classificare e premiare gli apparecchi sulla base del rendimento e delle emissioni; indicare i combustibili ammessi e il loro corretto utilizzo; rimarcare l'importanza di una corretta installazione e le caratteristiche delle canne fumarie, troppo spesso trascurata dagli utenti e dai rivenditori.
La combustione degli apparecchi Deville proposti da Zeta Linea permette di raggiungere livelli di concentrazione di monossido di carbonio nei fumi di scarico inferiori allo 0,3%, limite previsto dalla normativa europea EN 13229. Nel rispetto delle normative più severe in fatto di ambiente, questi apparecchi vengono progettati per una combustione così accurata da ridurre al minimo assoluto il tasso di emissioni inquinanti e il livello di emissioni di polveri sottili (PM10).

Quale canale di vendita avrà più successo?


È facile immaginare che le sale mostra siano i luoghi ideali per vedere da vicino non solo i modelli disponibili a catalogo, ma soprattutto l’effettivo funzionamento degli stessi; sono inoltre l’occasione per informarsi e chiarire tutti i quesiti su questi articoli.
Dal negozio tradizionale al dettaglio ai magazzini edili e termoidraulici, fino agli specialisti del settore riscaldamento e ferramenta specializzate nella vendita di stufe, non mancano i riscontri neanche da GDS/GDO. Basta sfogliare i cataloghi per capire come le diverse produzioni, con preziosi rivestimenti oppure in ferro verniciato, prevedano distribuzioni di tipo diverso.
Volgendo uno sguardo al prossimo futuro, qualcuno ritiene che sarà ancora la rivendita specializzata a fornire i migliori risultati. Questo prodotto richiede competenze tecniche specifiche che solo un consulente specializzato può fornire, soprattutto in merito alle caratteristiche, ai rendimenti, alle emissioni e rispondenze normative. Inoltre la rivendita specializzata si sta fortemente attrezzando in tema di applicazioni ad acqua territorio di competenza normalmente di un termoidraulico. L’applicazione ad acqua sta infatti diventando un fenomeno rilevante.
Tutte le aziende riconoscono inoltre l’importanza di avere un cliente soddisfatto. Sideros, in particolare, propone la “Carta degli Impegni 2007”, in cui sono presentati i servizi che l’azienda offre ai propri rivenditori, i quali, come unico vincolo, si assumono l’impegno nei confronti di Sideros di migliorare la qualità delle vendite/servizi. “L’aspetto più rappresentativo di una serie di azioni forti comprese nella carte dei servizi è la possibilità di attivare una garanzia di 4 anni (2+2) valida su tutte le stufe a pellet prodotte da Sideros S.p.A. dopo il 01.03.07”.