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Caro petrolio, caro euro… che prospettive per la meccanica?

20 March 2008
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Potrebbe sembrare un quadro oscuro, ma Anima infonde coraggio all’intero settore della meccanica, che anche lo scorso anno si è confermato volano dello sviluppo dell’industria italiana. Durante la conferenza stampa di fine anno, snocciolati i dati di preconsuntivo 2007 (crescono produzione, export e occupazione), è lo stesso Ministro del Commercio Estero Emma Bonino che commenta il periodo appena trascorso, definendolo “un anno d’oro per l’export italiano, che ha chiuso con una crescita superiore dell’11% e con la riconquista di quote di mercato come non avveniva dal 2001”. La meccanica la definisce “il settore leader della produzione italiana”, un comparto che da solo rappresenta un quarto di quanto l’Italia esporta nel mondo.
Di fronte a un preconsuntivo della produzione pari a 42,7 miliardi di euro (incremento dell’8,9% sul 2006), a un valore totale delle esportazioni che raggiunge i 23 miliardi di euro (corrispondente al 54% sul fatturato) e a un’occupazione cresciuta di oltre il 3%, questo il commento della Bonino: “Sono davvero soddisfatta dell’incremento della produzione complessiva e delle esportazioni. Tuttavia non bisogna abbassare la guardia. Siamo consapevoli che ci sono difficoltà all’orizzonte, come il caro petrolio e l’eccessivo apprezzamento del dollaro. Per questo abbiamo deciso di continuare a puntare sulla meccanica – insieme all’arredo-casa, all’agroalimentare, all’abbigliamento-moda – a cui sarà destinato il 70% dei fondi del piano promozionale Ice 2008-2011”.
Dello stesso parere il Presidente della Federazione Ettore Riello. Evidenziati i risultati raggiunti dai comparti Anima, che hanno superato le ottimistiche previsioni di luglio 2007, il Presidente delinea comunque un contenimento della crescita prevista per il 2008, ipotizzando un incremento totale del settore pari al 3,1% con un +4,6% nell’export e un +0,6% per l’occupazione. Questo il suo commento: “La prospettiva che abbiamo di fronte è di uno scenario decisamente ridimensionato rispetto all’anno 2007. E se pensiamo che delle “4 A del Made in Italy” la meccanica fornisce di gran lunga il maggior apporto alla bilancia commerciale nazionale, il quadro che appare all’orizzonte presenta contorni foschi e ben poco rassicuranti”.
Secondo il Presidente Ettore Riello, la giusta via percorribile per uscire da questa situazione è avviare una gestione politica e monetaria più dinamica, che permetta alle aziende di competere sul mercato internazionale e alle famiglie di accedere più agevolmente al credito, stimolando il mercato interno. Allo stesso tempo, occorre mantenere alta l’attenzione alla crescita dell’inflazione e alla svalutazione del dollaro.
Da buon imprenditore, il Presidente Riello pone l’attenzione anche sul problema energia. Partendo dalla constatazione che gli incentivi attuali volti al rinnovo del parco impianti di riscaldamento e climatizzazione e mirati a favorire l’introduzione di tecnologie a più alta efficienza energetica, sono poco sfruttati soprattutto per la complessità burocratica delle norme, la proposta portata avanti dal Presidente è volta a suddividere l’incentivo, applicandolo da un lato al prodotto – immediatamente percepibile dal consumatore – e dall’altro all’installazione, recuperabile nell’arco di 3 anni, come già previsto dagli incentivi. In tempi brevi, l’effetto sarebbe quello di ottenere un forte aumento del numero degli impianti a tecnologia avanzata ad alta efficienza energetica, che permetterebbero: risparmio energetico complessivo a favore dello stato e dell’intera collettività; risparmio economico di ogni singola famiglia (che può ridurre i costi energetici di diverse centinaia di euro l’anno per ogni nucleo); nonché minori quantità di energia acquistata dal Sistema Italia.

Ferramenta, serrature, maniglie


Dopo la crescita relativamente sostenuta del 2006, nei primi dieci mesi del 2007 la congiuntura nel settore, pur rimanendo positiva, ha dato segnali di rallentamento, con un export meno incisivo al di sotto della media nazionale.
I Paesi emergenti, quali Cina e India, favoriti anche dal permanere di un clima disteso sui mercati finanziari e dall’elevato prezzo delle materie prime, continuano a dare un forte impulso alla crescita mondiale.
Nell’area euro continua la flessione delle esportazioni, che risentono di un rallentamento dell’attività produttiva dei rispettivi principali mercati di sbocco. In questi ultimi mesi anche le esportazioni al di fuori dell’area euro hanno subito un rallentamento, soprattutto verso i Paesi dell’Est, sempre più “invasi” dai prodotti cinesi.
Alla luce delle riflessioni appena esposte, il 2007 – pur con qualche difficoltà – si attesta sui valori dell’ottimo 2006. Il settore è stato condizionato dal quadro congiunturale dell’edilizia che si mantiene debole, soprattutto nel comparto delle opere pubbliche. L’occupazione è ulteriormente aumentata; gli investimenti si sono mantenuti stabili, anche a causa del continuo aumento dei tassi di interesse.
Per il 2008 lo scenario economico-congiunturale nazionale e internazionale rimane incerto e pieno di incognite; si possono quindi formulare solo stime piuttosto approssimative e comunque al ribasso.

casseforti, porte corazzate e cassette di sicurezza


I timidi segnali di ripresa all’inizio del 2007 si sono rafforzati nel secondo semestre, consentendo confortanti previsioni per il 2008. È previsto un aumento della produzione intorno al 7% con un adeguamento dei listini prezzi, che permetterà di recuperare l’aumento dei costi di produzione. Le prospettive per i mercati internazionali sono buone, anche se l’ingresso di prodotti esteri di qualità scadente che sottraggono quote minime di mercato si avverte comunque. Si auspica una maggiore attenzione da parte delle autorità competenti, perché le normative in atto vengano rispettate, impedendo l’ingresso di prodotti che non hanno alcun requisito di sicurezza per i consumatori.

Il comparto dei DPI


Nel 2007 il fatturato ha registrato un leggero aumento nei primi mesi dell'anno e un rallentamento nel secondo semestre. Per il 2008 si stima una crescita del 5%, previsione strettamente correlata all'attuazione della riforma di tutta la normativa di sicurezza applicabile nei luoghi di lavoro. L'adozione del Testo Unico dovrebbe, infatti, avvenire nel maggio 2008.
La stabilità del mercato e dell'occupazione registrate nel 2007, al momento non lasciano intravedere una politica di investimenti significativa per il 2008.