Accedi oppure registrati

Interviste » Svelt: un nome, un programma

Svelt: un nome, un programma

22 October 2009
Photogallery

Tag e categorie

Nel 1964, nel bergamasco, un rivoluzionario trabattello era al centro dei passaparola tra gli imbianchini del tempo. Stava nascendo Svelt, che da una semplice vendita porta a porta ha saputo diventare, oggi, un nome di prestigio nel mondo delle scale e dei trabattelli a livello europeo. Un’azienda che negli anni ha immesso sul mercato prodotti innovativi, facendo da pioniere nella produzione di articoli diventati poi di successo nel corso del tempo.
Siamo stati ospiti del direttore commerciale Davide Agosta, che ci ha raccontato come una geniale intuizione di suo padre negli anni Sessanta ha dato vita a quella che oggi è un’azienda di 100 dipendenti in continua evoluzione ed espansione.

SVELT: DI NOME E DI FATTO


MondoPratico: Partiamo dal nome: perché “Svelt”?
Davide Agosta: Perché è un nome che incarna la nostra filosofia e i plus della nostra produzione. Il nome Svelt nasce proprio dalla caratteristica del prodotto: leggero, veloce, rapido, appunto svelto. Svelt non è però solo un nome e un marchio, è bensì diventato negli anni una filosofia, un modo di approcciare il lavoro. Un’azienda che si chiama Svelt non può essere lenta; qui infatti tutto è “svelt”: le risposte ai clienti, la produzione, le consegne, che avvengono entro 7 giorni in tutta Italia.

MondoPratico: Svelt è, da quasi 50 anni, sinonimo di innovazione e di novità di prodotto. Ma come nasce l’idea di rivoluzionare il mondo dei lavori in quota?
Davide Agosta: Nasce tutto da un’intuizione di mio padre, nel 1964, quando crea il primo prototipo di trabattello da destinare agli imbianchini del tempo, che avevano necessità di avere a disposizione una struttura più veloce per effettuare i lavori.
Si trattava di un trabattello poliedrico, telescopico e richiudibile, una vera novità se paragonata ai ponteggi di quei tempi. Una rivoluzione nel settore, che in fretta veniva recepita dagli artigiani, abituati a lavorare con ponteggi ingombranti. Dopo qualche anno di vendita locale porta a porta, Svelt iniziava la prima distribuzione organizzata sul territorio nazionale, in cui venivano coinvolti i rivenditori di allora, che pian piano effettuavano sempre un numero maggiore di ordini a mio padre grazie al passaparola tra gli imbianchini, convinti dalla reale efficacia del prodotto.
Intorno alla fine degli anni Settanta comincia poi la produzione di scale, che fino ad allora era ferma al tradizionale prodotto in legno. Noi fra i primi abbiamo lanciato la scala telescopica in acciaio, e mi piace ricordare in particolare il successo clamoroso riscosso dalla “Sveltina” che, oltre a essere caratterizzata da un nome senza dubbi originale e di impatto, ha dato il “la” a una gara tra i nostri concorrenti, che hanno sgomitato per copiarcela. Anche in quel caso, come spesso accaduto poi per altri nostri prodotti innovativi, ne abbiamo poi negli anni abbandonato la produzione a causa del proliferare di articoli copiati sempre più economici: come sempre noi abbiamo mangiato la carne, lasciando l’osso agli altri.

MondoPratico: Dagli anni Novanta in poi, con l’inizio della produzione di trabattelli in alluminio c’è stata un’ulteriore crescita, che ha portato anche ad aggredire il mercato europeo…
Davide Agosta: Il trabattello in alluminio è l’evoluzione di quello in acciaio. A cavallo tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del 2000 ci siamo anche dedicati all’espansione all’estero, in particolare inaugurando una sede in Spagna, presto diventata in pochi anni il terzo produttore spagnolo di trabattelli, e nel 2005 una in Romania, anch’essa diventata a breve il secondo produttore locale di scale e trabattelli.

MondoPratico: Siete stati i primi a lanciare la scala telescopica ultracompatta, i primi a distribuire il trabattello automatico: la ricerca di novità da proporre al mercato sembra proprio essere nel vostro dna…
Davide Agosta: E’ così, siamo sempre alla ricerca di qualcosa di innovativo, anche se è ovvio che ciò costa in termini di ricerca, stock, brevetti, impegno produttivo.
Abbiamo il catalogo più vasto in Italia e uno dei più vasti in Europa.
Con un catalogo di circa mille referenze, con una scelta tra 200 tipi tra scale, trabattelli e strutture speciali, sappiamo di essere il punto di riferimento nel settore.
Tra le 100 pagine del catalogo 2009 dedicato alle strutture speciali trovano spazio le applicazioni realizzate nella storia di Svelt: sei capitoli di applicazioni, nello specifico auto, treni, aerei, industria, edilizia e cantieri nautici. Siamo stati “costretti” a realizzare un allegato che contenesse solo le novità, perché con un’offerta così vasta il cliente rischiava di non cogliere e di non apprezzare lo sforzo in termini di innovazione fatto da parte dell’azienda.
Abbiamo tutte le scale, i trabattelli e le strutture speciali che esistono al mondo. Da quest’anno abbiamo iniziato a produrre carrelli manuali, e già siamo tra i primi tre produttori italiani in termini di gamma e potenzialità.

MondoPratico: Con quali marchi è presente Svelt sul mercato?
Davide Agosta: Abbiamo due marchi, Svelt per il professionale ed Ecolinea per la gamma domestica. Ciò perché non vogliamo che chi usa il nostro prodotto professionale si aspetti di riscontrare le stesse caratteristiche anche negli articoli destinati a un utilizzo saltuario e casalingo.
Forniamo un servizio a 360 gradi al rivenditore, e proprio per questo di recente abbiamo aumentato le referenze della gamma fai da te.
Abbiamo un ufficio legale interno che mensilmente deve contrastare importatori che, consciamente o inconsciamente, “scovano” in Cina qualche prodotto molto simile al nostro e decidono di commercializzarlo in Italia. Finora sono già 6 gli importatori bloccati, ma sappiamo che non saranno gli ultimi.