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Hodara: una firma di qualità

20 January 2011
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Dalla fascetta stringitubo in metallo introdotta negli anni ’50 alla nuova linea Self in blister, passando naturalmente per gli utensili manuali: Hodara Utensili firma la qualità dei suoi prodotti. Ecco come nasce un marchio.

Passione, etica professionale e soprattutto capacità imprenditoriale hanno permesso a Davide e Roberto Hodara di fondare un’azienda e indirizzarla sulla strada del successo. Oggi Vittorio Hodara dirige questa dinamica realtà, che lui stesso paragona a “una Lady che opera con molta energia”, e la sta accompagnando verso una forte ripresa. I segnali ci sono tutti: investimenti, ricerca, nuove linee, ampliamenti di gamma, promozioni, azioni di sell-out. E i numeri parlano chiaro: l’azienda sta crescendo sia come merceologie (basta vedere il catalogo 2010 per rendersene conto) sia come numero di clienti rivenditori.
Per capire come una moderna azienda ha affrontato la crisi e ne sta uscendo più solida di prima, abbiamo incontrato Vittorio Hodara, Amministratore Delegato del Gruppo Hodara Utensili.

MondoPratico: Tutti si aspettavano un crollo del commercio tradizionale e della rivendita in particolare. Perché ciò non è accaduto e quali sono le ragioni della vitalità del settore tradizionale?
Vittorio Hodara: Premesso che tante previsioni, anche dei più grandi esperti, vengono totalmente ribaltate dai fatti, la rivendita è molto più dinamica e “invasiva” di come molti la descrivono. Mi riferisco soprattutto al trading della provincia, della campagna, delle zone industriali e artigianali, alle rivendite legate al territorio e quindi ai distretti. In questi casi è fondamentale “andare a cercare” il cliente e soddisfarlo con prodotti e servizi mirati. È uno sforzo apprezzato da molti consumatori che usano i prodotti per la propria attività e non solo per piacere o necessità come il “faidateista”. Questi utilizzatori trovano nella rivendita servizio, convenienza, consulenza, modalità di pagamento e assortimento che “reggono” al mutare dei mercati. Parlando di rivendite in senso lato, la promiscuità dei settori (ferramenta, forniture industriali, utensilerie, termoidraulica, edile, agricolo, elettrico, elettrotecnico) gioca a vantaggio del punto vendita. Sono loro che rappresentano il tessuto del nostro parco clienti.

MondoPratico: Ha notato un cambiamento nel modo di approcciare il mercato in questi due anni di crisi? E come Hodara ha seguito questo cambiamento?
Vittorio Hodara: Hodara ha sviluppato in questi anni, a livello qualitativo e quantitativo, i rapporti con i rivenditori medio/grandi localizzati nelle realtà geografiche collegate a vari distretti industriali, non solo in crisi ma anche in tenuta ed espansione. Ha supportato al meglio questi clienti e rivenditori che a loro volta hanno pienamente soddisfatto le aspettative dei loro clienti - intendo: anche spesso senza fargli fare magazzino, ossia sul venduto. Su questo bacino noi ci sviluppiamo. Questa tipologia di clientela trova interesse nel convogliare parecchi dei loro acquisti in un’azienda come la nostra, perché nel panorama delle aziende nazionali e internazionali, dopo 62 anni, noi cerchiamo di essere una “Lady che opera con molta energia”. Nel nostro staff ci avvaliamo anche di persone giovani che “spingono”, che propongono e che realizzano iniziative che vengono recepite. E lo dimostra il nostro ultimo catalogo, molto profondo e ampliato nelle merceologie e nelle novità.
Collocati fra i marchi leader delle multinazionali e le aziende private nazionali, noi ci riserviamo una nicchia di qualità artigianale, di passione e di sviluppo. Come qualità di prodotto, servizio e accessori, paragono Hodara Utensili a una “boutique” di azienda, con una spiccata attitudine a essere camaleontici e a personalizzare i bisogni dei clienti.

MondoPratico: Come siete riusciti a distinguervi nel panorama nazionale?
Vittorio Hodara: Chi sceglie Hodara “usa” la nostra azienda per una moltitudine di referenze a marchio che trattiamo solo noi e lo può fare anche sul venduto, senza fare magazzino, con condizioni, pagamenti, premi, proposte mirate sul profilo del cliente. Inoltre accede a tante attività che portano a prediligere il nostro prodotto, che ha sicuramente delle peculiarità rispetto agli altri, ma che soprattutto porta all’utile e al margine. La nostra politica, infatti, ha mantenuto il rispetto del margine nei confronti del rivenditore: è lui che fa il ricarico e questo - supportato dal servizio e dalla qualità del prodotto - fa sì che ci sia un guadagno di rispetto per il rivenditore.
E qui tocchiamo un altro punto importante: la nostra azienda da tanti anni gode di una reputazione di prodotti di qualità con prezzi “non per tutti”; con gli anni ha mantenuto alto lo standard qualitativo diventando allo stesso tempo più aggressiva sulle quotazioni dei prodotti e conquistando più spazi all’interno dei punti vendita in confronto ai concorrenti di pari qualità.

MondoPratico: Dove si stanno indirizzando i maggiori investimenti nella vostra azienda? E in base a questo, su quale modello si potrà sviluppare ulteriormente il commercio?
Vittorio Hodara: L’azienda, fondata da mio padre e mio zio nel 1948, basa la propria offerta commerciale attorno al marchio HuFirma, un nostro brand nato nel 1994 che garantisce la qualità del prodotto. Da allora è iniziato un lavoro molto intenso mirato a produrre migliaia di referenze nel campo del serraggio, del fissaggio, della perforazione, degli utensili manuali, delle torce da lavoro, delle calzature da lavoro, e ultimamente anche dei siliconi. Un’offerta commerciale che oggi, da zero, rappresenta il 75% del nostro giro di affari e che propone dei prodotti di alta soddisfazione professionale. È un menu di lavoro che non si può paragonare a quello di altre aziende leader in un settore merceologico, perché noi offriamo strumenti di lavoro unitamente a prodotti di consumo.
Il restante della quota prodotti è composta da esclusive storiche che negli anni si sono confermate leader mondiali: sono cutter e lame Olfa, lame per seghetto a mano Ultra, livelle Zenith, Lime Colletto portoghesi, aggraffatrici americane Arrow ecc.
A questi brand, abbiamo abbinato i prodotti HuFirma. Una scelta pionieristica perché siamo stati tra i primi nel nostro settore a lanciare gamme di utensili a marchio proprio. Abbiamo scelto un marchio che non fosse un prodotto di riserva, ma di tutto rispetto.
Le famiglie di prodotti HuFirma hanno tutte un posizionamento di rilievo nel loro mercato di riferimento e i nostri investimenti si indirizzano verso categorie merceologiche che hanno un futuro di maggior domanda nel mondo del lavoro. Hodara Utensili è un’azienda che opera e cresce vicino al territorio, perché ci sono tante nicchie e tanti microdistretti che richiedono prodotti. Dobbiamo essere propositivi per i clienti che servono questi distretti.
Accanto agli investimenti su prodotti, servizi e rete vendita, ultimamente stiamo indirizzando i nostri sforzi anche verso nuovi canali distributivi, dando vita a collaborazioni molto mirate e qualificate con interlocutori esteri per i prodotti di consumo HuFirma.

MondoPratico: Internet e e-business possono aiutarvi nel vostro lavoro di copertura del territorio?
Vittorio Hodara: Internet inteso al privato non ci interessa, perché è il lavoro dei nostri rivenditori e non vogliamo sovrapporci a loro. È invece prioritario per noi il rapporto di collaborazione con il rivenditore. A livello di investimenti, abbiamo invece in corso un processo di order entry che nel tempo sarà reso disponibile prima alla forza vendite e poi ai nostri clienti. Uno dei punti di forza riconosciutoci da anni - e lo stiamo confermando anche in questo difficile periodo - è la velocità di servizio : tra il momento del ricevimento dell’ordine e la sua evasione non passano più di 24 ore. Il cliente che ha fatto l’ordine ieri, si vede recapitato l’ordine oggi al 98% tramite i nostri due corrieri nazionali convenzionati, con percentuali di inevaso molto basse.

MondoPratico: Si parla molto di green economy e di energie rinnovabili. Sarà un settore che verrà coinvolto nel vostro business?
Vittorio Hodara: Nel catalogo 2010 abbiamo già inserito diverse famiglie di prodotti accessori a questi nuovi settori. La mia opinione è che sia assurdo non entrare in questo business di grande sviluppo.