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Intervista a Marco Mozzon, direttore marketing Bricocenter

04 October 2016
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In occasione dell'inaugurazione del negozio di Milano Portello di Bricocenter, il direttore marketing dell'insegna Marco Mozzon ci ha guidato all’interno del punto vendita e ci ha spiegato la strategia di Bricocenter per essere sempre più il punto di riferimento in città per il cliente hobbista.
 
“La vicinanza e il contatto con tutti i nostri clienti e con un intero quartiere: è questa la nostra vocazione, e nel negozio di Milano Portello siamo riusciti a realizzare un negozio di prossimità capace di esprimere al meglio questa nostra attitudine”. Sono queste le parole con cui ci ha accolto Marco Mozzon, direttore marketing di Bricocenter, nel giorno dell’inaugurazione del nuovo punto vendita dell’insegna di Adeo il 30 giugno scorso a Milano.
Il negozio di Milano Portello, il sesto nel capoluogo lombardo caratterizzato dal format di metratura piuttosto ridotta, tipico del centro città, si estende su circa 1.300 mq, andando così a fare compagnia a quello di Farini (1.000 mq) Corsica (1.500 mq), Washington (2.200 mq), Milano Affori (1.500mq) e Milano Bande Nere (1.600mq su due piani).
 
F&C: Vi proponete come “I vicini di fare”: non è solo uno slogan, ma una certezza per tutti i vostri clienti…
Marzo Mozzon: Assolutamente sì, la nostra vocazione è garantire quella prossimità fisica che il nostro cliente ci chiede e che noi siamo in grado di fornire. Siamo capillari sul territorio proprio con l’intento di essere riconoscibili e aumentare quel grado di fiducia e affidabilità che ci rende unici sul mercato; la nostra priorità è proprio quella di espanderci e diventare sempre più il punto di riferimento per chi ha necessità di effettuare interventi di manutenzione, riparazione e abbellimento della casa e del giardino.
 
F&C: Siete quindi vicini di fare di nome e di fatto, a partire dal direttore del punto vendita…
Marco Mozzon: Esatto, a partire proprio dal direttore del negozio, che vive nel quartiere e che quindi lo conosce a fondo. Anche per questo siamo dei vicini di fare, conosciamo gli abitanti e ci mettiamo nelle condizioni di aiutare i consumatori nell’acquisto: è questa la nostra identità. Organizziamo eventi e realizziamo laboratori per favorire la cultura del fare e per sviluppare il territorio su cui operiamo. Mi piace citare come esempio “Insieme per il nostro quartiere”, un’iniziativa a medio termine, della durata di 4-5 mesi, durante i quali si realizzano dei progetti pratici nel quartiere, come dipingere la facciata di una scuola, sistemare un’aiuola oppure rinnovare dei locali della comunità.
 
F&C: Si può quindi affermare che Bricocenter ha una funzione sociale?
Marco Mozzon: Direi proprio di sì: vogliamo dare valore al quartiere in cui ci troviamo, e le nostre iniziative ne sono la testimonianza.
 
F&C: A proposito di progetti pratici, in cosa consiste “La scuola del fare”?
Marco Mozzon: Abbiamo lanciato la Scuola del Fare nel all’inizio del 2016; si tratta di un progetto educational teso a promuovere il fai da te e distribuito su quattro distinti canali: il primo, quello principale e più ovvio, è il negozio; il secondo è un book che creiamo e distribuiamo ai nostri clienti; il terzo è il canale youtube, attraverso il quale diffondiamo i video relativi al progetto, e il quarto è la community presente sul nostro sito internet http://casabrico.bricocenter.it/ La scuola del fare parte con un evento al mese, per poi raddoppiare con due appuntamenti mensili, fino ad arrivare a un evento alla settimana. 
 
F&C: Il mercato del DIY è in continua evoluzione: come si posiziona oggi Bricocenter tra i tanti competitors che affollano il comparto?
Marco Mozzon: Il mercato è complesso e le aziende si devono adeguare ai cambiamenti, altrimenti corrono il serio rischio di venirne tagliate fuori. Da quando siamo sul mercato, sono nate tante nuove insegne sul territorio italiano, ma questo ci ha sempre stimolato a migliorare e ancora oggi, dopo anni, ci sprona a fare sempre meglio.
 
F&C: Concorrenza che, nel vostro caso specifico, arriva anche dall’interno di Groupe Adeo, da parte dei vostri “cugini” di Leroy Merlin e Bricoman…
Marco Mozzon: Rispetto agli altri player del settore, comprese le insegne del nostro gruppo, Bricocenter ha la vocazione di servire clienti inesperti che hanno poca dimestichezza con i lavori quotidiani di riparazione e manutenzione. Rispetto a noi, ad esempio, Leroy Merlin offre soluzioni più complesse di ristrutturazione e decorazione della casa, mentre Bricoman si rivolge espressamente all’artigiano e al professionista che lavora in cantiere.
 
F&C: Il format del centro città di Bricocenter resterà dunque questo? E’ ormai rodato o potrebbero esserci esperimenti su superfici ancora più piccole come già testato dal vostro gruppo in Spagna?
Marco Mozzon: Non ti nascondo l’interesse e la curiosità di provare ad andare su superfici ancora più piccole, ma il format in tal caso dovrebbe essere diverso da quello attuale. Mi piacerebbe testarlo, non ovviamente nell’immediato, ma potrebbe essere uno sviluppo futuro su cui fare degli interessanti ragionamenti.
 
F&C: In che modo Bricocenter riesce a fidelizzare il proprio cliente? Quali sono le armi a disposizione all’interno del punto vendita?
Marco Mozzon: Credo che la cosa più richiesta, mai come in questi tempi, sia la facilità di trovare il prodotto giusto e al tempo stesso la velocità nell’uscire dal negozio. Il binomio facilità di ricerca e velocità nell’uscita è un aspetto fondamentale, e noi su questo siamo preparati. Inoltre la nostra offerta è strutturata in base al bisogno del consumatore. Non dimentichiamo, poi, che ci troviamo a dialogare con clienti non sempre esperti in materia, quindi siamo in grado di garantire loro una facile lettura del banco: il cliente non può orientarsi tra numeri e codici, è nostro compito spiegargli la funzione del prodotto e la sua utilità nel lavoro che intende fare.
 
F&C: Da sempre la grande distribuzione paga la minore “attenzione” del personale verso i clienti rispetto al rapporto che si instaura nel negozio tradizionale: e in Bricocenter?
Marco Mozzon: E’ questo un aspetto su cui abbiamo lavorato molto, e in ogni negozio è disponibile un servizio che siamo sicuri verrà apprezzato: ogni addetto alla vendita è dotato di un telefono portatile personale, attraverso il quale può essere in contatto diretto con i clienti. In questo modo si crea un rapporto sincero e duraturo, grazie al quale i collaboratori Bricocenter possono dialogare con la clientela del negozio; cerchiamo di favorire al massimo il rapporto tra clienti e collaboratori, perché è il segreto alla base del successo di un negozio di prossimità come il nostro.
Offriamo inoltre servizi, oltre a quelli classici di un centro bricolage, che ci rendono ancora di più un punto di riferimento nel quartiere: i nostri clienti sanno che da noi possono ricaricare il cellulare, pagare una bolletta, stampare una foto. Servizi che consentono un notevole risparmio di tempo. Ci proponiamo come il negozio di quartiere dove poter conoscere sempre più e perché no, anche coccolare, la clientela.
www.bricocenter.it
 

Un evento sociale a misura di quartiere
Giunto alla quarta edizione, Insieme per il nostro quartiere è il concorso Bricocenter dedicato alle idee e ai progetti per migliorare i quartieri di tutta Italia. Ogni anno sono circa 300 i progetti proposti e votati dalla comunità (cittadini, associazioni, istituzioni). Per poter essere ammesso alle votazioni, ogni progetto deve essere finalizzato al miglioramento di un luogo del quartiere di riferimento, un luogo di pubblica utilità che sarà poi utilizzato dall’intera comunità.