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Pile e batterie: dal 18 dicembre cambia la legge sul riciclo

12 December 2008
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Già approvato nel Consiglio dei ministri del 19 novembre, entro in vigore il 18 dicembre il decreto legislativo 188 del 20/11/2008 che recepisce la direttiva europea 2006/ 66/CE sulla produzione e il riciclo di pile e accumulatori, che abroga la direttiva 91/157/CEE.
Il sistema è improntato in maniera quasi esclusiva sulla responsabilità dei produttori di pile e di accumulatori ai quali si chiede di sovvenzionare tutte le operazioni, dall’informazione ai cittadini, alla raccolta differenziata dei rifiuti, nonché di finanziare la realizzazione di sistemi di trattamento e di riciclaggio dei rifiuti di pile e di accumulatori.
Sono dunque i produttori che d’ora in poi debbono farsi carico in maniera globale di tutti gli oneri inerenti la raccolta, il trattamento ed il riciclaggio delle pile e degli accumulatori siano essi portatili, industriali o di veicoli, in qualunque momento immessi sul mercato.
Le novità ora introdotte puntano a organizzare non solo un consumo, ma anche una produzione sostenibile, introducendo modifiche sostanziali. La direttiva infatti prevede disposizioni che disciplinano la raccolta, il ritiro e la produzione di tutti i tipi di pile, fissando obiettivi che devono essere raggiunti a livello nazionale:
  • raccolta di almeno il 25% delle pile portatili utilizzate annualmente in ogni Stato membro entro il 2012, per raggiungere il 45% entro il 2016;

  • obbligo di riciclare tutte le pile raccolte (con le eventuali deroghe per le pile portatili pericolose);

  • limitazioni all’uso del mercurio in tutte le pile e all’uso del cadmio nelle pile portatili;

  • divieto di smaltimento in discarica o mediante incenerimento delle pile industriali o delle batterie per autoveicoli;

  • l'adozione di requisiti specifici per i processi di riciclo dei diversi tipi di pile (obbligatorietà di soddisfare determinati livelli di efficienza);

  • obbligo per i produttori di pile, in conformità al principio della responsabilità del produttore, di finanziare i costi della raccolta, del trattamento e del riciclaggio delle pile usate.

Il provvedimento si propone di ridurre al minimo la produzione di rifiuti derivanti dalla dismissione di pile e accumulatori, favorendo la raccolta dei rifiuti al fine del loro reimpiego, del riciclo o del recupero.