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Elettroutensili, un 2009 in contrazione

07 October 2010
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Con un decremento pari al -21,6 in valore rispetto all’anno precedente, si è chiuso il 2009 degli elettroutensili in Italia: il calo ha colpito maggiormente il segmento professionale, anche a causa del crollo dell’edilizia, ma non ha risparmiato il semiprofessionale.

Secondo i dati disponibili dai rilevamenti di Assutel, Associazione Nazionale Aziende degli Utensili Elettrici, Componenti ed Accessori, in Italia al termine dello scorso anno si è verificato nel settore degli elettroutensili un decremento pari al -21,6% in valore rispetto al 2008.
Un calo “fisiologico”, dettato dalla congiuntura economica generale e, nello specifico, dal crollo dell’edilizia che ha trascinato con sé tanti comparti strettamente legati al settore construction.

LE DIFFERENZE TRA IL PROFESSIONALE E IL SEMIPROFESSIONALE


Se si parla di elettroutensili non si può non fare i giusti distinguo tra i due principali segmenti che compongono il comparto. E, ovviamente, le differenze sono dettate proprio dal calo dell’edilizia, che ha segnato in maniera particolare
il professionale: in quest’ultimo, infatti, il decremento è stato pari al -23,0% in valore, contro un calo, sempre in valore, del -15,9% nel semiprofessionale.
Indagando proprio il settore semiprofessionale, non emergono particolari disuguaglianze nelle varie famiglie di prodotto.

IL CALO DEL SETTORE EDILE TRASCINA IN GIU' IL PROFESSIONALE


Tornando al professionale e alla crisi dell’edilizia che ne ha causato principalmente il calo, dai risultati delle statistiche elaborate da Cresme, Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l'Edilizia e il Territorio, risulta chiaramente che il settore edile ha realizzato complessivamente una decrescita ritenuta molto significativa, pari, infatti, a -9% rispetto al 2008.

A SORPRESA ANCHE GLI ATTREZZI A BATTERIA SOFFRONO


Analizzando nello specifico il settore professionale degli elettroutensili, si nota che l’andamento negativo è riscontrabile in tutte le principali famiglie di attrezzi, a sorpresa anche in quella degli attrezzi a batteria, che tradizionalmente risulta in crescita. Piuttosto pesante il dato riferito alle categorie dei tassellatori e dei martelli demolitori, i quali insieme costituiscono la famiglia più rilevante a valore (27%), che evidenzia una situazione negativa sia per quanto riguarda le quantità sia per il valore (-25,5%).

TRE DOMANDE AD ALBERTO CASATI, PRESIDENTE DI ASSUTEL E GENERAL MANAGER ITALY & EASTERN MEDITERRANEAN DI STANLEY BLACK & DECKER


MondoPratico: Situazione attuale di mercato: si registra un divario tra il segmento hobbistico e professionale, oppure entrambi dimostrano oscillazioni di acquisto non significative?
Alberto Casati: La situazione di mercato è decisamente contrapposta, in quanto il mercato consumer si sta riprendendo con decisione dopo un 2009 in contrazione, mentre il mercato professionale, pur essendo in crescita, non è ancora riuscito a lasciarsi alle spalle le difficoltà del settore construction. Quest’ultimo sta penalizzando tutta la categoria, non permettendo di far segnare un trend più appropriato alla categoria di prodotti che la compongono.

MondoPratico: La commercializzazione di prodotti contraffatti provenienti da Paesi orientali è un problema in crescita? Quali sono le azioni che Assutel promuove o su cui intende impegnarsi?
Alberto Casati: Penso che la crisi del 2009 si sia fatta sentire anche sui prodotti contraffatti: certamente Assutel continua a monitorare e a vigilare con tutti i mezzi a disposizione, affinché questo problema si contragga sempre più.

MondoPratico: Quali differenze si notano tra l'approccio al cliente nella rivendita tradizionale e nella GD, tenuto conto della necessità di saper fornire il maggior numero di informazioni nella scelta dell'articolo?
Alberto Casati: Le differenze sono abbastanza nette e in particolare la distribuzione tradizionale, pur non abbandonando il prodotto consumer, si sta sempre più concentrando nel proporre al mercato articoli professionali atti a soddisfare i consumatori più esigenti, che richiedono prodotti specifici in base alle applicazioni. Le stesse aziende oggi propongono cataloghi sempre più specializzati, completi e segmentati.
I distributori, nel frattempo, si sono organizzati offrendo personale sempre più competente tecnicamente, offrendo servizi aggiuntivi ai propri consumatori al fine di fidelizzarli: molti rivenditori iniziano a uscire sul mercato per stimolare la domanda e anticipare le richieste.
Insomma, direi che finalmente la rete distributiva italiana si sta organizzando, portando avanti nuovi progetti al fine di differenziarsi sempre più dai loro storici competitors della distribuzione organizzata: a ognuno il proprio consumatore.