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Oltre la pulizia, l’igiene

09 July 2009
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Maggiore concentrazione, minore fatica e costo. I detergenti professionali, nel pieno rispetto ambientale e del consumatore, si stanno evolvendo per essere più “tecnologici”. Vediamo come.

Detergenti, sgrassatori, cere, disinfettanti e anche paste o mousse lavamani. Una panoramica ricca di prodotti quella che vi presentiamo per conoscere le novità del comparto della pulizia professionale. Tante le richieste che ricevono le aziende dai professionisti dei vari settori e altrettanti gli sforzi dei reparti ricerca e sviluppo per proporre soluzioni a nicchie di mercato.
Nel giusto rapporto qualità/prezzo, i produttori parlano di economicità, intesa come basso costo in uso e alta resa, e praticità, cioè prodotti che siano veloci, sicuri ed efficaci.
Si parte naturalmente da una scelta di materie prime di elevata qualità e tecnologia, così da poter regolare le specifiche caratteristiche di ogni prodotto in relazione alla sua destinazione d’uso: la velocità di azione di un detergente, il grado di lucido di una cera, la forza sgrassante dei prodotti concentrati che, come spiega Sutter, sono da sempre il risultato della combinazione fra innovazione ed esperienza. Sulle etichette dei suoi prodotti è ben visibile il plus “tecnologico”, che rappresenta nella maggioranza dei casi una certificazione: dalla Ecolabel per i prodotti a ridotto impatto ambientale, a quella anti-scivolo UL dei laboratori americani per le cere con elevata resistenza allo scivolamento e al traffico; dall’HACCP per i prodotti formulati in modo da garantire la sicurezza delle superfici a contatto con gli alimenti, all’azione igienizzante ecc.

LA RICERCA PUNTA A...

Molto si è già fatto per raggiungere determinati risultati sui prodotti. Ma la ricerca continua.
Ad esempio, al fine di offrire una maggiore sicurezza del prodotto finito, la normativa cosmetica negli anni ha chiesto molti sforzi di miglioramento delle formulazioni dei prodotti lavamani. Nettuno dichiara inoltre che “si è aggiunta una maturata sensibilità da parte dell’azienda e anche dei consumatori, soprattutto stranieri, per prodotti meno impattanti dal punto di vista ambientale”. La sua priorità è quindi lo sviluppo e la ricerca di prodotti che uniscano il rispetto dell’ambiente con l’efficacia.
Le novità riportano concentrazioni maggiori, ma garantendo efficacia a varie diluizioni; si studiano prodotti per comparti tecnici con precise esigenze quindi applicazioni di nicchia, ma anche i cosiddetti “primo prezzo”, come aggiunge Dial, per chi vuole la qualità di un detergente ad uso professionale sebbene abbia un budget molto limitato a sua disposizione.
Altro elemento di studio è la riduzione della schiumosità, contemporaneamente alla velocità nel risciacquo, e l’universalità di applicazioni.
Oltre alla detersione, diventa importante la sanificazione, nel caso di prodotti aventi requisiti per le normative HACCP.
Accanto alla ricerca di componenti sempre biodegradabili, Pigal sottolinea la sicurezza dei componenti impiegati, che offrano anche gradevolezza e persistenza della profumazione, ma sempre in un’ottica di tutela dell'ambiente.

ECOLOGIA, PIU' ATTENZIONE

Nel corso degli anni si è elevata in Nettuno la soglia di attenzione rispetto a tutti gli aspetti ambientali diretti e indiretti. “Inizialmente incentrata soprattutto sul miglioramento del sito produttivo - spiegano - si è allargata a un impegno sugli aspetti indiretti della nostra attività, cioè la riduzione degli imballaggi e lo sviluppo di formulazioni di prodotti ecologiche”.
L’idea di base di varie aziende è molto chiara: si usano prodotti concentrati che garantiscono standard prestazionali di alto livello, ma impatto ambientale molto basso; allo stesso tempo si ottiene un elevato risparmio anche in termini di costi.
Passando alla legislazione, Eco Service invita alla realizzazione e applicazione di leggi che vietino l'utilizzo di sostanze tossiche come ad esempio il tricloroetilene.
Molto interessante e innovativa è la scelta di Chimiclean, con una linea di detergenza alla spina, che permette il riciclo del flacone e l’eliminazione del packaging.
L’impegno di Kroll è indiscutibile. Ci raccontano, infatti, che “da diversi anni, ha implementato un sistema di gestione integrato per la qualità e l’ambiente, conforme alle norme UNI EN ISO 9001 e UNI EN ISO 14001, ed è la prima azienda cosmetica italiana ad aver ottenuto la Registrazione Ambientale Comunitaria EMAS; dal 1998 è tra i fondatori del Kyoto Club Italia. Il tutto ci ha portato a essere la prima azienda in Europa a ottenere la certificazione Ecolabel sui prodotti professionali e anche sui prodotti per il settore Ho.Re.Ca. n° di registrazione “IT/030/001”. L’azienda inoltre lancia un monito contro coloro che semplicemente aggiungono la parola “eco” prima del nome del prodotto. Kroll ha iniziato, infatti, nel 1986 a modificare tutte le formule utilizzando sempre di più materie prime naturali vegetali ottenute da fonti rinnovabili, quindi in tempi in cui l’ecosostenibilità “non era una moda”.
Accanto alla certificazione ISO 14001, ottenuta nel 2003, come azienda che opera nel massimo rispetto per l’ambiente, le risorse umane, la popolazione e il territorio in cui è situata, e al Charter A.I.S.E., ottenuta nel 2007, Sutter si contraddistingue per la continua attenzione verso le tematiche ambientali nella fabbricazione dei suoi prodotti, a partire dalla scelta di materie prime sicure e a ridotto impatto ambientale. Proprio per questo la nuova gamma Sutter Brico Professional comprende prodotti certificati Ecolabel, marchio comunitario rilasciato dal comitato Ecolabel-Ecoaudit, solo in seguito alla rigorosa analisi della composizione dei prodotti e del loro ciclo di vita, dalla fabbricazione allo smaltimento.
Anche Icefor ha volontariamente scelto di aderire al regolamento Charter A.I.S.E., le cui indicazioni e i consigli di sicurezza sono presenti nelle etichette, per garantire una miglior comunicazione e informazione nei confronti dei consumatori.
Raro investe consistenti risorse e capacità per il miglioramento continuo delle sue performance ambientali e sociali, proponendo soluzioni totalmente naturali, efficaci e, sicure per l’uomo, gli animali e l’ambiente, destinate alle comunità e all’industria alimentare.

ESPORRE IN MODO ACCATTIVANTE

Dalla cartellonistica pubblicitaria per il punto vendita ai pannelli di ausilio per gli utilizzatori professionali, ubicati nei luoghi di lavoro, riportanti le corrette modalità di utilizzo e dosaggio dei detergenti per i vari impieghi, le aziende cercano di comunicare nel modo più efficiente.
In casa Arexons si sono scelti pratici tear-off pronti per l'esposizione a banco di prodotti specifici, ma anche un espositore da banco universale, adattabile a tutti i tipi di prodotti della gamma e a tutte le tipologie di formati, nonché 6 espositori da terra.
Per agevolare l’utente nella scelta più corretta del prodotto, Kroll ha inserito dei display box da porre all’interno dei punti vendita per conoscere le caratteristiche e i plus degli articoli.
Punta a particolari promozioni Ma-Fra, che alterna alla presentazione dei prodotti in grandi e accattivanti espositori.
“Oggi, più che in passato, non è più sufficiente avere un prodotto tecnologico, innovativo, di elevata qualità, se non è supportato da un’adeguata strategia di trademarketing” evidenziano da Sutter, il cui principale strumento di vendita è rappresentato dall’espositore: solo un sesto di pallet per contenere 54 pezzi (6 pezzi per 9 referenze differenti), che si traduce in ingombro ridotto sul punto vendita e facilità di sell-out.
Lavora molto sul punto vendita Raro, con azioni di comunicazione e marketing a costo zero; “dalla progettazione dell’immagine coordinata del punto vendita (supporti cartacei, insegne, vetrofanie, pop interni, advertising, mailing ecc..) alla promozione su internet del negozio. Pertanto il marchio, unitamente al singolare layout utilizzato e ai suggestivi giochi di colori e luci dona un’immagine unica allo shop, che diventerà un vero e proprio punto di attrazione per i clienti”.

Dalle norme alle etichette
Tutti i prodotti chimici identificati come “detergenti” devono essere conformi al regolamento CEE n. 648/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 31/03/2004 relativo ai detergenti.
La documentazione tecnica di legge, costituita dalle schede tecniche e dalle schede di sicurezza (tossicologiche), deve essere aggiornata alle ultime normative disponibili e in particolare le schede di sicurezza devono essere redatte con riferimento a queste principali leggi:
  • D.Lgs. 14/03/2003 n. 65 (classificazione, imballaggio ed etichettatura preparati pericolosi);

  • D.M. 28/02/2006 (recepimento Direttiva 2004/73/CE, 29° ATP);

  • Direttiva 2006/8/CE (modifica della direttiva 19999/45/CE sui preparati pericolosi);

  • Regolamento (CE) n. 1907/2006 (Reach).

Partendo da questa approfondita analisi della situazione attuale, Dial Professional segnala che i controlli sull’effettivo rispetto delle leggi siano talvolta carenti, soprattutto per la mancanza di consapevolezza da parte degli addetti alle acquisizioni del settore pubblico dei rischi nei quali incorrono gli utilizzatori di prodotti non conformi ai principi suddetti.
Stessa opinione a favore di maggiori controlli in Eco Service, che auspica anche più normative nel settore chimico.
Raro aggiunge un’informazione riguardo al rispetto delle norme in merito al contenuto del prodotto, che sono regolamentate dal D.Lgs. 21 del 06/02/2009 che recepisce il regolamento 648/2004.
Per Kroll, produzione, confezionamento e immissione sul mercato dei prodotti avvengono nel pieno rispetto della legge che regola la produzione cosmetica (Legge n° 713/86 e successive modifiche e integrazioni).
Le indicazioni sulle etichette devono essere in caratteri indelebili, facilmente leggibili e visibili. Nettuno elenca le seguenti:
  • il nome o la ragione sociale e la sede legale del fabbricante o del responsabile dell’immissione sul mercato del prodotto;

  • il contenuto nominale, al momento del confezionamento, espresso in misure legali del sistema metrico;

  • le modalità d’impiego e avvertenze;

  • la funzione del prodotto;

  • l’elenco degli ingredienti, espressi secondo la nomenclatura combinata (INCI), nell’ordine decrescente di peso al momento dell’incorporazione. Tale elenco viene preceduto dal termine “ingredienti” o “ingredients”. È inoltre obbligatorio indicare anche i componenti allergenici presenti nelle miscele dei profumi;

  • per i prodotti che hanno una durata inferiore ai 30 mesi è obbligatorio riportare la data di scadenza mentre per quelli che hanno durata superiore si indica il periodo per il quale il prodotto, una volta aperta la confezione, è ancora valido (PAO). Quest’ultima indicazione viene espressa riportando il logo (vasetto di crema aperto) affiancato dal limite temporale espresso in mesi preceduto da una M.

  • il lotto di produzione.