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Tutti i numeri del pulito

18 September 2009
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Una crescita del 3%, è il risultato registrato dall’universo cleaning nel 2008 rispetto all’anno precedente. Purtroppo Afidamp, nel presentare il suo annuale studio del mercato della pulizia professionale, ha precisato che il 2009 risentirà pesantemente delle crisi economica mondiale, per cui questi dati sono una bella fotografia del settore, ma non collimano del tutto con la realtà attuale. In effetti il primo trimestre 2009 fa prevedere un calo del 25%, tristemente normale in questo periodo, ma anomalo per un mercato che dagli anni 70 in poi ha sempre conosciuto il segno più.

UNO SGUARDO D'INSIEME


La ricerca è stata suddivisa in cinque macro settori, all’interno dei quali sono state effettuate altre distinzioni. Le cinque aree sono le macchine, i prodotti chimici, le attrezzature, i panni e il resto dei prodotti, come ad esempio dispenser, asciugamani, spazzole. Un conteggio a parte è stato fatto per gli accessori e i ricambi che sono considerati uno spin off del settore stesso.
Il fatturato totale è stato 1.338.411.554 di euro (grafico 1), con le macchine che, pur in calo dello 0,6%, hanno pesato per il 43%. Se le attrezzature hanno ottenuto risultati positivi (+3%), addirittura ottimi sono quelli di chimici, fibre e panni e del comparto chiamato “altri prodotti” con una crescita rispettivamente dell’8, 9 e 10%.
L’Italia si conferma uno dei paesi leader nel settore del cleaning professionale e, nelle macchine ed attrezzature, viene comunemente considerato il più importante produttore mondiale. L’export infatti rappresenta il 51% del totale della produzione, quota che sale oltre il 60 per le macchine e relativi ricambi e per le attrezzature. È statisticamente interessante notare come i dati peggiori siano quelli dei settori con una maggior percentuale di produzione dedicata all’export.

LE MACCHINE


Il comparto macchine, con 571.245.327 di euro e 1.175.540 pezzi ha sostanzialmente confermato le quote di mercato del 2007 (grafico 2); il calo dello 0,6% è completamente ascrivibile alla crisi economica, lo dimostra il fatto che dopo il primo semestre le aspettative erano quelle di registrare la consueta importante crescita. Il costo di ogni singola macchina è salito da 469,56 di euro del 2007 ai 485,94 (un aumento del 3%) assorbendo la diminuzione del 4% in termini di pezzi prodotti.
Le idropulitrici professionali, a caldo e a freddo (grafico 3), si confermano uno dei comparti più importanti, con un incidenza del 19% sul totale delle macchine per la pulizia. Anche in questo caso il dato del volume di vendite si discosta da quello del fatturato. Se infatti i volumi crescono del 3% in Italia e addirittura del 14% nelle esportazioni, il fatturato ha un segno meno (3%) nel nazionale e solo un 1% di crescita all’estero. Questo dato si spiega con la maggiore domanda di idropulitrici monofase a freddo, un prodotto al limite tra professionale e domestico, che ha un costo inferiore rispetto a macchine più complesse che in passato incidevano maggiormente sulla produzione.

I PRODOTTI CHIMICI


I prodotti chimici sono divisi in tre famiglie: per pavimenti e ambienti, per l’igiene personale e gli attivatori biologici. I primi rappresentano il 91% dell’intero comparto e quindi hanno un peso preponderante nei dati dell’intero comparto. Si è già detto che il settore è cresciuto del 9%, ma un’analisi più approfondita dei dati riserva qualche sorpresa: nel 2007 il valore dell’export era cresciuto del 41% pur registrando una leggera flessione in termini di volume. Dunque a meno quantità di export corrispondevano prezzi più alti dei prodotti. Quest’anno il dato si è pressochè invertito: il volume delle esportazioni è cresciuto del 21%, ma questa crescita ha portato solo un 6% in più di fatturato. In Italia invece il valore è salito del 10%, doppiando il +4% del volume. Complessivamente i prodotti chimici hanno generato più di 200 mln di euro di fatturato per un totale di 118.638 tonnellate, in un settore che è ancora dominato dalla domanda interna (le esportazioni si fermano al 17%).

ATTREZZATURE, FIBRE E PANNI


Le attrezzature, che comprendono carrelli e telai, tessili per pavimenti e accessori vari, sono un comparto con una forte propensione per l’export. Il 60% del totale della produzione è infatti destinato ad essere venduto fuori dai confini nazionali. Anche in questo caso la crescita del 3% è un segnale di rallentamento rispetto agli importanti tassi degli anni passati. Il dato diffuso è relativo al solo fatturato, 79.735.906 di euro, per cui non è possibile fare un raffronto con i volumi.
Fibre e panni (grafico 5) invece hanno invece dati più affini al settore dei prodotti chimici. La produzione, oltre 36 milioni di euro di fatturato, è per l’83% destinata al mercato italiano, ma in questo caso la crescita del valore delle esportazioni ha trainato tutto il comparto. Infatti a fronte di una crescita media del 10%, le esportazioni hanno avuto un’impennata (+60%) rispetto ad un 2007 che era stato in calo, mentre il mercato interno si è fermato ad un 4%. Il prodotto dell’anno è stato sicuramente il panno per superfici che ha registrato una domanda pressoché doppia rispetto all’anno precedente (+94% di esportazione). In particolare il panno in microfibra si sta imponendo all’attenzione del mercato perché, anche se più caro rispetto ad altri, consente un notevole risparmio nell’utilizzo dei prodotti chimici.

ALTRI PRODOTTI


Sono una voce significativa, il 28,2% del totale, e comprendono al loro interno merceologie importanti come dispenser e diffusori, asciugamani e bobine di carta, spazzole e dischi trascinatori. Si tratta di una produzione a contenuto tecnologico più ridotto, ma che comunque quasi per la metà è destinata al mercato estero. Il fatturato totale di 377.457.763 di euro e per più della metà coperto dagli asciugamani e bobine, ma sono i dispenser a far registrare un exploit interessante. Complessivamente il mercato italiano ha avuto una lieve flessione (-0,2%) abbondantemente compensata dalla crescita del 22% dell’export. Tra le categorie il risultato più importante è quello dei dipsenser e diffusori (vd. Box), sono calo le batterie e caricabatterie (-7%) mentre hanno segno positivo tutti gli altri comparti.