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Qualità e professionalità si “saldano”

15 November 2007
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La saldatura, si sa, è un collegamento di parti solide che realizza la continuità del materiale fra le parti che vengono unite. A differenza della brasatura, in cui viene fuso unicamente il materiale d'apporto, in genere la saldatura presuppone la fusione delle parti che vengono unite, e viene garantita quindi anche la continuità delle caratteristiche del materiale delle parti unite.
Da quanto sopra, consegue che la saldatura è un collegamento permanente che si differenza anche da altri collegamenti permanenti (es. chiodatura o incollatura) che non realizzano la continuità metallica: il risultato dell’operazione è il cosiddetto “giunto saldato”, chiamato anche più semplicemente “saldatura”. Le modalità di comportamento dei vari materiali nelle operazioni di saldatura vengono definite dalla loro “saldabilità”, che ne esprime l’attitudine a essere saldati.

I diversi processi di saldatura


Sono numerosi i processi di saldatura, e tra questi ricordiamo i seguenti.
  1. La saldatura ossiacetilenica, un procedimento di saldatura in cui l'energia viene fornita dalla combustione di acetilene in ambiente fortemente ossidante. Questo procedimento, non richiedendo energia elettrica, è stato fra i primi a essere studiato per la saldatura (1895) e fu utilizzato fin dagli inizi del XX secolo.

  2. La saldatura a elettrodo rivestito è attualmente una delle tecnologie di saldatura più diffuse nel mondo, principalmente per i bassi costi delle apparecchiature e per la versatilità di impiego. Fra l'altro è il procedimento più adatto per essere impiegato all'aperto (quindi in cantiere).

  3. La saldatura ad arco sommerso è un procedimento di saldatura ad arco a filo continuo sotto protezione di scoria. La morfologia generale della zona di saldatura (cioè il fatto che l'arco scocchi sotto la scoria) permette di generare una grande quantità di calore che, essendo schermato dalla scoria, cattiva conduttrice termica, resta localizzato nel bagno di saldatura.

  4. La saldatura MIG (Metal-arc Inert Gas) o MAG (Metal-arc Active Gas) (l'unica differenza fra le due è il gas che viene usato per la protezione del bagno di saldatura) è un procedimento di saldatura sviluppato dopo la seconda guerra mondiale che ha assunto un peso, in termini di prodotto saldato per anno, sempre crescente. Uno dei principali motivi che hanno permesso questo sviluppo è stata la riduzione dei costi nei prodotti di elettronica.

  5. La saldatura TIG (Tungsten Inert Gas) è un procedimento di saldatura ad arco con elettrodo infusibile (di tungsteno), sotto protezione di gas inerte, che può essere eseguito con o senza metallo di apporto. La saldatura TIG è uno dei metodi più diffusi, fornisce giunti di elevata qualità, ma richiede operatori altamente specializzati.

  6. La saldatura al plasma è un miglioramento del procedimento TIG che consente di ottenere maggiori benefici in termini di produttività. Diversamente dal tradizionale processo TIG, vi sono due afflussi indipendenti di gas.

  7. La saldatura a elettroscoria è una tecnologia di saldatura elettrica automatica a filo continuo, in cui la fusione del metallo base avviene sotto la protezione di una scoria fusa. Nel caso che la protezione sia data da un gas inerte, la tecnologia di saldatura è indicata come saldatura a elettrogas.

  8. La saldatura laser è un processo di giunzione che fonde insieme le superfici da unire attraverso il calore ottenuto dall’applicazione di un fascio di luce coerente focalizzato.


I pareri delle aziende


A causa delle alte temperature in cui si opera nel corso dei processi di saldatura, è evidente come tale procedimento sia estremamente delicato e complicato. Oggi la nuova tecnologia corre in soccorso alle aziende produttrici, che possono proporre soluzioni sempre più competitive al servizio della clientela.
Awelco, ad esempio, ha fatto da pioniere nel settore hobbistico nel proporre la gamma a inverter con tecnologia e componentistica SMT (Surface Mounting Technology), capace di garantire prodotti realizzati con macchine completamente automatizzate, sinonimo di qualità e prezzo. Tutte le macchine proposte da Awelco sono realizzate secondo il criterio dell’essere immediatamente pronte all’uso, evitando al consumatore finale l’incertezza del dover scegliere l’accessorio giusto o, quantomeno, l’incertezza sul prezzo finale d’acquisto per una macchina completa e pronta all’uso: proprio a tal fine l’accessoristica in dotazione è assemblata, al fine di facilitare l’approccio con l’utensile appena acquistato.
Nella nostra indagine, svolta tra i protagonisti del settore in Italia, emerge una spiccata tendenza “esterofila” da parte delle aziende produttrici, anche se non mancano casi di aziende più “campaniliste”: se Fema, ad esempio, destina addirittura il 100% della propria produzione all’esportazione, e aziende come Cebora, MWM e Tecna sono tendenzialmente più portate all’export, c’è chi come Carpaneto esporta solo il 10%, o addirittura Ferritalia che, con il marchio Yamato, distribuisce solo sul territorio italiano, fatta eccezione per le vendite al socio El timbre - servicio de ferreteria, che risiede in Spagna.
C’è poi anche chi, come Fimer, da un paio d’anni a questa parte si sta concentrando sul mercato italiano, per attenuare la forte disparità tra fatturato Italia e fatturato estero, considerato che quest’ultimo sfiora il 90% del totale.
E sempre a proposito di obiettivi futuri, sempre in Fimer si punta sul processo di saldatura MIG-MAG inverter con arco pulsato e pulse in pulse, oltre allo sviluppo di una saldatrice sempre MIG molto innovativa ancora in fase di sperimentazione. La tendenza è senza dubbio quella di elevare la gamma spostandosi verso il settore professionale, anche per sfuggire all’aggressione dei produttori a basso costo del far-east.
Proprio sulla concorrenza a basso costo, proveniente in particolare dai Paesi dell’Estremo Oriente, la maggioranza delle aziende interpellate segnala una presenza sempre più massiccia di articoli di scarso livello qualitativo presenti sul mercato, che rischiano di far orientare il consumatore verso una scelta dettata dal risparmio economico. L’unica possibilità a disposizione dei produttori Made in Italy, per non lasciarsi travolgere da quest’ondata di concorrenza, è quella di puntare tutto su qualità, servizio e assistenza post-vendita, elementi di valorizzazione e di distinzione.

Le normative di riferimento


Il processo speciale di saldatura è definito da norme nazionali ed internazionali che fissano i requisiti di qualità (UNI EN 729) e che prevedono la qualifica dei procedimenti di saldatura ai sensi delle norme della serie UNI EN ISO 15607, la qualifica dei saldatori ai sensi delle norme della serie UNI EN 287, la qualifica degli operatori ai sensi della norma UNI EN 1418:1999 e la qualifica dei brasatori ai sensi della norma UNI EN 13133, mediante l'esecuzione delle prove stabilite dalla norme stesse.
La qualifica dei saldatori serve essenzialmente a dare evidenza della loro competenza e abilità nell'esecuzione delle giunzioni permanenti.
La certificazione è un riconoscimento della professionalità dei saldatori e degli operatori, che si traduce in una maggiore affidabilità del loro operato.
È evidente che tali processi debbano essere applicati con metodo, controllando la tecnica di saldatura, senza lasciare nulla al caso: gli errori in produzione non sono rari e quando si verificano possono avere pesanti effetti sulla sicurezza del prodotto finale e determinare gravi danni economici.

RAEE, in programma un workshop a SALDAT


In occasione della prossima edizione di SALDAT (in programma a Verona dal 10 al 12 maggio 2007), ANASTA (Associazione Nazionale Saldatura, Taglio e tecniche Affini) organizzerà un workshop per informare la distribuzione e gli utenti di apparecchiature di saldatura e taglio sulle applicazioni dei decreti applicativi del D.lgs 151/2005 RAEE. Quest’ultimo stabilisce misure e procedure finalizzate a prevenire la produzione di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Direttiva 2002/96 CE - WEEE), promuoverne il reimpiego, il riciclaggio e le altre forme di recupero in modo da diminuirne la quantità di rifiuti da avviare allo smaltimento.
Sebbene il termine di iscrizione al Registro dei Produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche sia stato prorogato alla fine del prossimo giugno, ANASTA ha anticipato ai propri associati le peculiarità di iscrizione, consigliando alle aziende del settore di aderire a un solo consorzio (ecoR’it nella fattispecie) e organizzando un incontro con le aziende associate per definire un metodo comune di applicazione dei decreti applicativi.