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Strumenti di misura: la misura è esatta!

15 April 2010
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La scelta di materiali di qualità porta a costruire strumenti sicuri e affidabili. Le aziende puntano all’elettronica, che permette di ridurre i tempi, ma non si sottovaluta l’importanza degli strumenti manuali.

Dal flessometro al laser


Tra strumenti di misura manuali e quelli elettronici “sicuramente l'elettronica ha preso piede negli utensili manuali - affermano da Caverio Angelo - ma risultano ancora indispensabili quelli senza elettronica. Per quanto riguarda i nostri prodotti manuali vengono fiancheggiati dalle attrezzature elettroniche, ma non sostituiti da essi”.
Dello stesso parere anche in Sodifer che dichiara: “anche se gli strumenti elettronici stanno prendendo sempre più piede e si stanno ritagliando un loro mercato, gli strumenti meccanici rivestono ancora un ruolo importante all’interno della famiglia degli strumenti di misura. La tendenza è comunque quella di offrire all’utilizzatore finale articoli di qualità, che soddisfino le caratteristiche di precisione nella misurazione, maneggevolezza e resistenza agli urti. Tutto ciò si ottiene utilizzando i migliori materiali plastici e metallici”.
In Siba addirittura si preferiscono solo strumenti di misura lineari, non elettronici, perché diventano facilmente obsoleti.
Ecco quindi che i cataloghi offrono il meglio di flessometri, livelle, calibri, squadre, comparatori, righe e quelli che sfruttano i vantaggi dell’elettronica come distanziometri a raggio laser, livelle laser, rilevatori, misuratori di distanze, aree e volumi.
Precisa, infatti, Leica che “i livelli ottici, elettronici e i livelli laser consentono di misurare lunghezze, aree, volumi, livellare, squadrare e mettere a piombo superfici. Sono diventati indispensabili, nel cantiere moderno, e per qualunque artigiano voglia lavorare in maniera efficace e precisa, riducendo tempi e costi di lavorazione”.
Si può quindi dire con l’azienda Romeo Maestri che si va verso la trasformazione del lavoro di due persone in quello di una sola.

L’andamento della domanda


Se uno strumento è destinato a durare nel tempo, affermano da Melchioni, le motivazioni al cambiamento possono essere solo due: la rottura di quello in uso o la necessità di funzioni aggiuntive o misure diverse. Diventa perciò difficile stimare che a un aumento della domanda da parte degli hobbisti corrisponda un incremento significativo delle vendite.
D’altra parte Leica ha constatato che l’inserimento in gamma anche di modelli caratterizzati da un ottimo rapporto prezzo/qualità, più idonei per l'hobbista, ha fatto registrare un aumento delle vendite nel settore brico e fai da te.
Anche in Elematic-ITW si ritiene che “l’hobbistica nel comparto ferramenta, giochi indubbiamente una parte importante all’interno di quelle che sono le vendite del segmento “strumenti di misura”.
Nel momento in cui i prezzi del mercato della tecnologia laser si abbasseranno, secondo Ullmann si incrementerà la domanda dell'hobbista, il quale, aumentando le attività in casa e diventando più esigente sui risultati del suo lavoro, probabilmente effettuerà nuovi acquisti di strumenti più efficienti e affidabili.

Coinvolgere rivenditore e cliente finale


Tanti sono i modi per incentivare le vendite sul punto vendita. Bosch punta alle open house, mentre per Elematic-ITW gadget, promozioni e iniziative “sono all’ordine del giorno. Il brand E-Formula ha il suo valore aggiunto in ferramenta, proprio perché è un marchio vivo e dinamico, che sa incentivare continuamente il rivenditore, con le sue nuove idee e le sue originali proposte”.
Da parte delle aziende non mancano quindi offerte mirate, ma anche promozioni a seconda della stagione, a prezzi netti o attraverso giornalini con prezzi particolarmente accattivanti. E per il punto vendita espositori da banco, banner e depliant si aggiungono agli incentivi periodici, di carattere economico, con sconti e omaggi di prodotti dedicati al rivenditore, che, a sua volta, li gira al consumatore finale.
Il lancio di campagne promozionali per incentivare il consumatore professionista alla prova d'acquisto è la strategia di Ullmann, che punta anche sulla presentazione attraverso il sito aziendale.

Più spazio di esposizione significa più vendita?


Basta entrare in un punto vendita della Gds per capire come gli spazi offerti si prestano meglio a un’esposizione più adeguata per la scelta del prodotto e per la comunicazione sul punto vendita, affermano da Bosch. In genere l’utente ha anche una scelta maggiore rispetto alla ferramenta.
È infatti il maggiore afflusso di gente rispetto al canale tradizionale, la maggiore visibilità del prodotto che permettono di fornire maggiori possibilità di scelta e incrementare la vendita di questi articoli, aggiungono da Siba.
Per Caverio, se l'esigenza non è mirata a un singolo prodotto o non si necessita di particolare assistenza professionale o di velocità di acquisto, si scelgono i grandi centri; al contrario si entrerà nella ferramenta più vicina a casa “con la persona di riferimento competente e più professionale dei commessi della Gds che cambiano ogni 6 mesi”.
Anche per quanto riguarda le confezioni si possono fare interessanti osservazioni: se nella Gds espositori e confezioni “parlanti” sono indispensabili per la scelta, Sodifer spiega che nel canale tradizionale, a causa della minore disponibilità di spazio espositivo, la confezione viene ridotta al minimo e può essere sostituita da particolari espositori da banco. È infatti nella ferramenta che può trovare spazio un prodotto più tecnico con caratteristiche che, se vengono sottolineate nella maniera opportuna, possono indurre il cliente a comprare il prodotto anche se risulta leggermente più caro.
Una sensazione di maggiore libertà è quello che differenzia i due canali a parere di Leica, che sottolinea come entrare in un punto vendita della Gds, per provare e toccare i prodotti esposti sullo scaffale, senza dover chiedere un articolo, risulti più agevole.
Se per scegliere un flessometro non è necessaria un'ampia esposizione né specifiche conoscenze del prodotto, precisano da Ullmann, “l'esposizione di un misuratore laser, senza consulenza, crea più confusione che aiuto alla scelta e non permette un acquisto sufficientemente informato. Ritengo dunque che, in questo caso, la Gds non sia, per il momento, il punto vendita adatto”.


Distanziometri a confronto
Due sono le famiglie di distanziometri: i laser e quelli a ultrasuoni, differenti per tecnologia, precisione, affidabilità e prezzo (fino a un rapporto di 5 a 1). I primi si basano su raggi di luce, mentre gli ultrasuoni su onde sonore. Le modalità di misura e i risultati ottenuti sono profondamente diversi.