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Gli utensili “tengono”

24 February 2012
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Nuove linee, attenzione a settori “emergenti” o in espansione, un’esposizione studiata sul punto vendita in cui il packaging permette una facile individuazione dell’articolo: così il mercato utensili manuali affronta il 2012.

Fra situazione attuale e prospettive future, abbiamo chiesto alle aziende la loro opinione sul comparto degli utensili manuali. C’è un cauto ottimismo e si confida in “una ventata di positività generale che trascini un po’ tutti i settori” dichiarano da Dami.
Attenzione è posta alla presentazione ed esposizione dei prodotti, nonché a dimostrazioni sul punto vendita per utilizzatori selezionati e la ricerca punta l’attenzione sull’innovazione oltre a impiegare tecnologie avanzate.

Crescita a piccoli passi


Un po’ stabile, un po’ in leggera crescita, il comparto degli utensili manuali non sembra subire drammaticamente la situazione generale di mercato e certamente una ripresa della produzione industriale può ridare vigore nel nuovo anno, come afferma Alfredo Casartelli, amministratore di Mundial, cui andrebbe aggiunta “la normalizzazione dei mercati in generale” dichiara Luciano Fortunato, addetto alle vendite in Omma. Passando dal macro al micro, “la liquidità finanziaria da parte dei rivenditori e degli utilizzatori è un elemento che influenzerà le vendite” quest’anno sottolinea Alessandro Cavallari, amministratore delegato di Unior Italia.Esther Ferrando, responsabile commerciale di Siba, evidenzia che “si sono verificate delle variazioni nell'andamento delle vendite dei singoli articoli: alcuni sono aumentati mentre altri hanno avuto delle diminuzioni”.
Tra i fattori che potrebbero dare “maggiore ossigeno” al settore, Massimiliano Cecconi, key account manager tools Italia di Irwin, cita la ripresa economica nell’edilizia e termoidraulica.
Qualche azienda registra un certo calo, mentre Ferritalia accenna a un aspetto negativo, cioè al fatto che “è iniziato un trend di saturazione che porta ad un calo storico dell'utensile”. Sebbene Ausonia Nanutti Beltrame non veda buone prospettive per il 2012, Andrea Pinelli, responsabile marketing, ritiene che “puntando alla qualità dei prodotti e soprattutto all'ottimo servizio si possa riuscire ad ottenere un risultato soddisfacente”. L’inserimento di una nuova gamma di utensili per edilizia ha permesso a Sodifer di ottenere, a livello generale, buoni risultati lo scorso anno e quindi per mantenere un trend di crescita anche nel 2012 “il nostro obiettivo è quello di completare la gamma dell’utensileria per edilizia”.

Su e giù tra i comparti


Sebbene non sia facile prevedere quali potrebbero essere i settori dai quali nel 2012 si potrebbero ricevere maggiori richieste e in quali invece registrare un calo, abbiamo chiesto direttamente alle aziende quali fossero le loro previsioni.
Se molti concordano che il comparto costruzioni potrebbe essere quello dal quale si riceverà una minore richiesta, il meccanico potrebbe essere invece un settore più vivace. Ma anche il “fai da te, - aggiungono da Fumasi - inteso come rinuncia da parte delle famiglie a chiamare i professionisti del settore e provare a far da sé”, anche se Esther Ferrando, responsabile commerciale di Siba, ricorda che “le vendite nel 2012 dovrebbero essere influenzate negativamente dalla minore disponibilità delle famiglie”, mentre un andamento positivo potrebbe essere determinato “dall’aspettativa di crescita delle aziende in conseguenza delle scelte operate (e anche da quelle promesse) del nuovo Governo”. Manuele Avanzolini, direttore commerciale in Rivit, prevede che arriveranno “maggiori richieste da parte del settore legato alle coperture metalliche, grazie allo sviluppo del settore fotovoltaico”. Anche in Carlo Stechel & Figli(distributore in Italia del marchio Wiha) concordano che si andrà in questa direzione, poiché sono “in aumento le nuove tecnologie per esempio il settore energetico (solare)”. In un’ottica più generale, Sergio Pirola, marketing manager di Sna Europe, ritiene che “prevarrà la richiesta di utensili di qualità con maggiore attenzione all’aspetto della sicurezza e alla tutela dell’ambiente”. Secondo Alberto Lovo, responsabile vendite Italia per PSP Outillage (Francia) e Bellota Herramientas (Spagna), conterà infine “la capacità di adeguare articoli e offerte alle mutate esigenze del mercato”.

Come incentivare le vendite?


L’espositore, da banco o da terra, “con chiara evidenziazione dei plus «nuovi»” aggiungono da Ferritalia, con una buona proposta promozionale resta il modo migliore per catturare l’attenzione del cliente che entra nel punto vendita e spingerlo all’acquisto. Più articolato il progetto, oramai consolidato, in Axel Group del “metro lineare”. Come spiegano Nicola Chiavenato e Sandro Cascino del Comitato Tecnico, “prevede delle scaffalature sviluppate su moduli lineari che possono essere adattati alle dimensioni del negozio e sono complete di gamma merceologica (in questo specifico contesto, degli utensili manuali). Si punta quindi ad un minor numero di pezzi, ma ad una più vasta e completa gamma di prodotti puntando anche l’attenzione all’esposizione dei prodotti e all’assortimento, in modo da soddisfare a pieno le esigenze del cliente”.
Anche gli eventi, come open house con dimostrazioni pratiche “con inviti personalizzati ad utilizzatori selezionati” precisano da Dami, riscontrano un buon interesse, creando la fidelizzazione con il cliente finale, obiettivo ottenibile anche con omaggi in merce come suggerisce Marcella De Martini, responsabile import di Com-It. “È importante aiutare il rivenditore a creare sell out. - dichiara Matteo Gregorini, amministratore delegato di Ferrutat Colimar. - In quest’ottica stiamo proseguendo la politica del “Mini Shop”, autentici punti vendita Ferrutat Colimar all’interno del punto vendita”.
E il packaging? Andrea Pinelli, responsabile marketing di Ausonia Nanutti Beltrame, afferma che tra gli obiettivi c’è quello di “facilitare al cliente l'individuazione del prodotto più adatto alle sue esigenze tramite un packaging rinnovato e moderno”. Anche in Sodifer si segue questa strada: “tutti i nostri utensili sono infatti presentati e venduti con una confezione “parlante” su cui viene esemplificato il funzionamento e l’utilizzo dell’articolo e vengono evidenziate tutte le caratteristiche tecniche e qualitative che lo contraddistinguono. Per ogni utensile viene inoltre studiato un vestito su misura che, all’occorrenza, consente l’impugnatura e permette al consumatore finale di testarne la maneggevolezza e i materiali”.

C’è ricerca anche in un semplice utensile


Poter soddisfare anche le richieste di specifici utensili che giungono da parte dei punti vendita è un punto di attenzione per Omma. “Inoltre - aggiunge Luciano Fortunato, addetto alle vendite - anche il nostro reparto studio/progettazione, è sempre alla ricerca di nuovi prodotti che possano garantire una eccellente affidabilità agli utilizzatori”. “Una parte consistente dei nostri utensili è classificata Ergo™; - afferma Sergio Pirola marketing manager in Sna Europe - essi sono stati sviluppati in conformità ad un processo scientifico indirizzato alla creazione di utensili ergonomici; questo processo è unico ed esclusivo nel panorama dell’utensileria manuale. La nostra ricerca è indirizzata verso il continuo sviluppo ed ampliamento di questa gamma di utensili, e nella realizzazione di utensili con una attenzione sempre maggiore verso la tutela ambientale; in questa direzione si muove la recente introduzione della gamma di chiavi prodotte con la tecnologia della forgiatura a freddo (vedi chiave 6M)”.
Punta alla tecnologia laser avanzata PSP Outillage con il marchio Peugeot, mentre Bellota verso il miglioramento, in generale, della qualità percepita e del packaging. L’innovazione è comunque declinata sotto diversi aspetti per “rendere più veloce e semplice il lavoro, con minor fatica da parte dei lavoratori” afferma Manuele Avanzolini, direttore commerciale in Rivit: nuove tecniche produttive, materiali innovativi e design attuali, conservando e migliorando sempre l’ergonomia e la sicurezza. Non mancano le aziende che ampliano la propria offerta, concentrando gli sforzi su articoli per settori diversi e specializzati o come in Sodifer il cui obiettivo “è quello di completare la gamma dell’utensileria per edilizia poiché vediamo nelle rivendite edili un mercato molto importante sul quale indirizzare i nostri sforzi”.

Uno sguardo al mercato tedesco

In base ai dati di FWI, l’associazione tedesca dei produttori di utensili, il comparto registra una crescita a doppia cifra, dovuta sia all’alta qualità sia ai continui investimenti delle aziende in nuovi prodotti e in efficienti processi interni.
La richiesta di utensili tedeschi sui mercati esteri è rimasta solida ed è aumentata da gennaio a settembre del 7,7%. Inoltre, gli ordini interni sono addirittura incrementati del 15,6%. In linea con le stime iniziali, il giro d’affari, sempre da gennaio a settembre, si è innalzato di circa il 13%.
Nel primo semestre 2011 l’export ha avuto un valore di 1,73 miliardi di euro, pari a un incremento del 15,7% rispetto allo stesso periodo del 2010, e l’Europa si conferma il mercato principale per la vendita degli utensili tedeschi.
E il 2012? Il 60% delle aziende intervistate appartenenti a FWI afferma che il proprio business è soddisfacente e per il 38% è favorevole. Infine, il 63,8% si attende che il proprio giro d’affari resti stabile da ora alla prossima primavera.


La sapienza giapponese

Tajima, distribuita da Ullmann, ha aggiunto alla novità l’alta qualità della tecnica di fabbricazione e dei materiali impiegati per cui le lame delle seghe Rapid Pull G-SAW hanno un acciaio al carbonio SK95 di grande purezza, sono state sottoposte alla tempratura in stile giapponese e hanno denti induriti. La speciale dentatura obbliga l’impiego della forza per il taglio nel movimento a tirare, anziché a spingere, della sega. Inoltre Rapid Pull G-SAW è la prima sega pieghevole e altamente versatile, perché a essa sono applicabili 4 differenti lame. L’azienda Ullmann spiega inoltre perché l’uso del taglio giapponese è a tirare e non a spingere.
In Giappone la maggior parte delle attività artigianali viene tradizionalmente svolta a terra e preferibilmente da seduti. Lo shokunin (l’artigiano giapponese) bloccava i pezzi di legno con i piedi che usava come morsetti, tenendo le mani libere per lavorare. In questa posizione è molto più facile tirare un attrezzo anziché spingerlo poiché, allontanandolo, si rischia di perdere l’equilibrio e di cadere. Inoltre, tirando l’attrezzo si sfrutta meglio la forza dei muscoli col risultato di rendere più efficace lo sforzo e di impiegare meno tempo a completare un lavoro.