Analisi » Il 2020 del Cleaning Professionale in Italia
Il 2020 del Cleaning Professionale in Italia
E' stata presentata l’annuale indagine sul settore Produzione del Cleaning professionale, realizzata tra luglio e novembre da Cerved per Afidamp.
Il 2020, anno segnato dal Covid 19, mostra un andamento contrastante per il settore, in base all’area di operatività. Bene per il comparto dei chimici, meno per il settore delle macchine e della carta. Complessivamente un anno difficile per le modalità in cui le imprese hanno operato.
Le stime per il settore Macchine vedono un calo consistente per il 49% del campione, che stima il proprio decremento di fatturato in media del 22%. Questo è dovuto principalmente al blocco delle attività produttive e alla diffcoltà di esportazione, voce che ha storicamente rappresentato una percentuale molto alta per la categoria. Ma ci sono state anche dichiarazioni positive (circa il 20% del campione) o di stabilità (28%) dovute alla tipologia di prodotti venduti e di mercati serviti.
Gravemente penalizzato è stato chi opera col settore Horeca (previsto calo di fatturato tra il 15 e il 20%).
Altalenante il settore dei prodotti chimici. L'eccezionale vendita di disinfettanti ha fatto crescere il fatturato di chi li produce anche del 200% sul 2019. Cifra però ridotta a causa della mancata vendita di altri prodotti. Infatti se il 52% delle imprese intervistate prevede una crescita nel 2020 (on incremento medio del 28%), il 20% registra un calo del 19%.
La valutazione complessiva sul 2020 è comunque negativa, con oltre il 30% delle aziende intervistate che dichiara di aver lavorato peggio quest'anno.
Ricordiamo che il comparto complessivo delle aziende italiane di produzione del settore del Cleaning Professionale ha rappresentato, nel 2019, un valore totale di circa 3,5 miliardi di euro.
Il 2020, anno segnato dal Covid 19, mostra un andamento contrastante per il settore, in base all’area di operatività. Bene per il comparto dei chimici, meno per il settore delle macchine e della carta. Complessivamente un anno difficile per le modalità in cui le imprese hanno operato.
Le stime per il settore Macchine vedono un calo consistente per il 49% del campione, che stima il proprio decremento di fatturato in media del 22%. Questo è dovuto principalmente al blocco delle attività produttive e alla diffcoltà di esportazione, voce che ha storicamente rappresentato una percentuale molto alta per la categoria. Ma ci sono state anche dichiarazioni positive (circa il 20% del campione) o di stabilità (28%) dovute alla tipologia di prodotti venduti e di mercati serviti.
Gravemente penalizzato è stato chi opera col settore Horeca (previsto calo di fatturato tra il 15 e il 20%).
Altalenante il settore dei prodotti chimici. L'eccezionale vendita di disinfettanti ha fatto crescere il fatturato di chi li produce anche del 200% sul 2019. Cifra però ridotta a causa della mancata vendita di altri prodotti. Infatti se il 52% delle imprese intervistate prevede una crescita nel 2020 (on incremento medio del 28%), il 20% registra un calo del 19%.
La valutazione complessiva sul 2020 è comunque negativa, con oltre il 30% delle aziende intervistate che dichiara di aver lavorato peggio quest'anno.
Ricordiamo che il comparto complessivo delle aziende italiane di produzione del settore del Cleaning Professionale ha rappresentato, nel 2019, un valore totale di circa 3,5 miliardi di euro.
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